e sta inter cinese?

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Online momi

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Re:e sta inter cinese?
« Risposta #60 il: 10 Mar 2017, 12:42 »
E infatti oggi la Gazzetta scrive: "Colpo Inter, preso Berardi"  :) :) :)

Sono pure su Keità?  :pp

Offline Precisione

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Re:e sta inter cinese?
« Risposta #61 il: 01 Mar 2018, 18:26 »
Calcio, inchiesta 'Sole 24 Ore': Inter non ha requisiti per iscrizione in A

"A leggere il bilancio dell’Inter viene da chiedersi come possa il club nerazzurro essere ammesso al campionato di Serie A". Così inizia l'inchiesta condotta dal 'Sole 24 Ore' sulla gestione economica dell'Inter. Il quotidiano economico fa i conti in tasca alla società nerazzurra e le conclusioni non sono confortanti: "Il patrimonio netto consolidato è negativo per 83,41 milioni al 30 giugno 2017. C’è un peggioramento di quasi 29 milioni rispetto al 30 giugno 2016", il che "significa che il capitale versato dai soci è insufficiente a coprire le perdite accumulate e che la società avrebbe dovuto portare i libri in tribunale, da tempo. Il risultato netto consolidato è da anni in rosso. Nello scorso esercizio la perdita netta è stata di 24,6 milioni, inferiore ai 61,3 milioni del bilancio 2016". "La Figc non applica il fair play finanziario dell’Uefa", sottolinea il quotidiano. "Nella gestione di Carlo Tavecchio e Michele Uva la Federcalcio si è data regole molto più lasche. C’è però da chiedersi come faccia la Covisoc a dare il via libera all’iscrizione di una società dal cronico deficit patrimoniale e di conto economico". L'inchiesta del 'Sole' prosegue elencando nel dettaglio i dati del bilancio e le cifre iniettate dai vari azionisti, tra cui Suning e Thohir.

Offline PARISsn

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20907
Re:e sta inter cinese?
« Risposta #62 il: 01 Mar 2018, 22:06 »
il risultato netto consolidato è in rosso da 10 anni pure per la riomma....magnate tranquilli se pensate che le fanno fallire... 8)

Offline bak

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20168
Re:e sta inter cinese?
« Risposta #63 il: 02 Mar 2018, 12:41 »
il risultato netto consolidato è in rosso da 10 anni pure per la riomma....magnate tranquilli se pensate che le fanno fallire... 8)

Hanno riscattato "le freak" e frisel con le cessioni del lama russo e di un altro mentecatto che non ricordo.
Passivo a 43 mld.
Re:e sta inter cinese?
« Risposta #64 il: 28 Mar 2018, 10:14 »

inter di merda



Guido De Carolis per il Corriere della Sera

L’impero cinese si sgretola e perde due architetti della ricostruzione. Walter Sabatini, coordinatore tecnico di Suning e gestore del mercato dell’Inter, ha presentato le dimissioni (non ancora accolte) e Fabio Capello, scelto proprio da Sabatini, ha risolto il contratto con il Jiangsu di cui non è più allenatore. Esplode così il caos in casa nerazzurra. A inizio marzo, il 62enne Sabatini ha comunicato al patron Jindong Zhang la volontà di lasciare l’incarico e a oggi attende risposta.
 
«Stiamo discutendo, ma non sono un ciarlatano: devo rispetto all’Inter e ai suoi tifosi. Sarebbe stato bello costruire una storia un pochino più consistente», ha detto il coordinatore tecnico parlando già al passato, quando ieri è uscito dalla sede del club. Non c’erano altri dirigenti nerazzurri. Steven Zhang è in Cina, il direttore sportivo Ausilio è in vacanza, l’amministratore delegato Antonello e il direttore generale Gardini erano a Roma per impegni con l’Eca, il vicepresidente Zanetti in Argentina. I cinesi stanno valutando se accettare le dimissioni, sembra però impossibile sanare una frattura amplificata dall’ultimo mercato. Il rapporto tra Suning e Sabatini, sotto contratto fino a dicembre 2018 con opzione per altri due anni, è andato in crisi a inizio agosto: troppi paletti e poca autonomia. Il proprietario Jindong Zhang si è via via disinteressato dell’Inter. Da oltre un anno non si vede a Milano, ma ha posto rigorose linee guida: rispetto del fair play finanziario e delle rigide direttive del governo cinese, contrario a esportare capitali da investire nel calcio. Così sono andate in fumo le promesse dello scorso maggio, quando arrivarono Sabatini e Luciano Spalletti.

L’idea di creare un network di squadre di Suning in giro per l’Europa è abortita e pure la chance di un progetto di lungo respiro. Due fattori pesano sulla volontà di Sabatini: la reale volontà di costruire e l’asfittica catena di comando della galassia Suning e dell’Inter. Le lungaggini su ogni decisione hanno portato alla resa Sabatini, costrettoaessere più un politico che un guerriero.

Allontanarsi dall’Inter è una scelta sofferta, i segnali però c’erano come pure le voci di un possibile ritorno dell’ex ds Marco Branca e dello sbarco dell’ad del Bologna Claudio Fenucci. Non aver potuto creare una squadra tutta sua, e i rifiuti di Suning all’arrivo di Ramires e Pastore, hanno fatto saltare il banco. «Andare in Champions sarebbe una consolazione per un’esperienza non esaltante», ha chiosato Sabatini, che ha rassicurato sul futuro di Spalletti: «Spero resti l’allenatore dell’Inter per un quinquennio». Chissà. Comunque sia, Suning esce con l’immagine distrutta dopo l’addio di Capello e Sabatini. Se due figure di spicco del nostro calcio lasciano di loro spontanea volontà significa una sola cosa: il progetto cinese non è credibile, ma è solo di un’allarmante fragilità.




Mirko Graziano e Luca Taidelli per la Gazzetta dello Sport

Poche ore di bufera vera ieri mattina hanno di fatto ribaltato il mondo Suning. Walter Sabatini e Fabio Capello hanno chiesto la risoluzione del contratto. In tempi diversi: quindici giorni fa il 62enne dirigente di Marsciano (Perugia), settimana scorsa don Fabio. Ma le notizie sono emerse appunto solo ieri. I legali di Capello sono già a Nanchino per formalizzare l' addio allo Jiangsu sotto i vari punti di vista: in mattinata è atteso un comunicato ufficiale del colosso cinese. Sul fronte Sabatini bisognerà invece prima attendere il faccia a faccia fra le parti, con Zhang junior che potrebbe incontrare il dirigente nel giro di 24-48 ore.

Nulla va dato per scontato, appare comunque obiettivamente difficile pensare a un qualcosa di diverso dal divorzio. Solo con reali pieni poteri in mano Sabatini potrebbe infatti cambiare idea. «Stiamo parlando in un clima molto sereno - conferma l' indiscrezione lanciata ieri mattina su Gazzetta.it -, ma non fatemi altre domande, perché aspettiamo gli eventi.

Stiamo discutendo, ripeto, in un clima di totale comprensione reciproca. Sarebbe stato bello costruire una storia un po' più consistente...». Parole che sembrano lasciare pochi dubbi... «Capello? Scarsa identità di vedute sulle cose fatte - continua Sabatini -, quindi Fabio ha chiesto e ottenuto la risoluzione del contratto. Il tutto senza polemiche o toni particolari, perché Suning ha apprezzato il lavoro fatto dal tecnico, la sua maestria e la sua esperienza nel tirare fuori la squadra da una situazione di classifica inizialmente difficile. Tutto si è svolto nel rispetto dei ruoli e della storia».

INCOMPATIBILITÀ A Milano ha lasciato in realtà il segno il burrascoso mese di gennaio, quello del mercato di riparazione, che poi non è stato tale. Facile immaginare che a «innescare» Sabatini siano state soprattutto le grandi difficoltà incontrate nel muoversi con la giusta autonomia in sede di trattative. Insomma, Walter non se la sente più di andare avanti senza poter incidere a modo suo su un mercato reso già molto difficile dai paletti del fair play finanziario e dalle restrizioni del governo cinese, senza trascurare il complicato meccanismo di comunicazione Milano-Nanchino anche in sede di normale amministrazione. Mal digeriti, anzi per nulla metabolizzati gli stop in particolare alle operazioni Ramires, Pastore e Texeira, con i due brasiliani di proprietà proprio dell' altro club di Suning.

Si parla anche di uno scontro durissimo con la proprietà nelle ultimissime battute di mercato, ma a Sabatini è forse dispiaciuto di più il mancato concreto «appoggio» - o perlomeno vissuto come tale da lui - di alcune componenti italiane del club. E in questo senso scarso «aiuto» sarebbe arrivato anche da Spalletti, tanto che i due, si dice, si sarebbero sentiti poco o niente da inizio febbraio ad oggi. Sabatini e Ausilio erano stati chiari:

«Se non ci rinforziamo, il quarto posto è a rischio, e senza Champions si svaluta ogni cosa, soprattutto la rosa, e quindi addio plusvalenze sicure, e paletti del fairplay finanziario più difficili da neutralizzare». Strategia però seccamente bocciata da Suning, segno di un feeling evidentemente mai sbocciato, di una fiducia mai cresciuta nei confronti del dirigente che più di tutti si è esposto in questi mesi.

STRATEGIA CINESE? La «lunga freddezza» cinese potrebbe oggi anche essere letta come una tattica ben studiata per logorare lentamente ma definitivamente un rapporto nel quale più nessuno credeva nei piani alti del colosso cinese. E un simile atteggiamento sarebbe figlio, fra le altre cose, dei risultati sul campo, sia dell' Inter sia dello Jiangsu. Partiamo dal club di Nanchino, affidato a Capello lo scorso giugno: contratto fino a dicembre 2018, circa 8 milioni a stagione. Don Fabio, chiamato in corsa, centrò l' obiettivo portando la squadra alla salvezza. Male invece nelle coppe. Una vittoria e due sconfitte nelle prime tre giornate dell' attuale Chinese Super League.

Risultati evidentemente ritenuti inadeguati rispetto all' investimento fatto per uno staff tecnico scelto appunto da Sabatini. L' inizio del 2018 è obiettivamente deludente, ma gli alibi non mancano: mercato in entrata anonimo (austerity anche qui), ceduta la «stella» Roger Martinez, mai a disposizione finora Boakye e Ramires, i due più importanti stranieri in rosa.

Dal canto suo, l' Inter sta faticando non poco a «blindare» il quarto posto, obiettivo che Zhang ha posto come obbligatorio a inizio stagione. E al di là di un mercato più o meno a «ostacoli», i cinesi si aspettavano probabilmente di più anche con il budget messo a disposizione la scorsa estate. Bonus compresi, Vecino e Dalbert sono complessivamente costati più di 50 milioni in cartellini: sovrastimati, certo, operazioni però concluse prima del «blocco governativo». A pesare ancora oggi come macigni ci sono in verità le operazioni Joao Mario e Gabigol, e qui Sabatini e parte dell' anima italiana del club c' entrano poco.

SPALLETTI E AUTARCHIA Secondo Sabatini, il suo probabile addio «non avrà ripercussioni su Spalletti. E' l' allenatore dell' Inter e auspico che possa rimanere per un quinquennio almeno. Luciano è un grande professionista e merita di vincere grandi trofei in nerazzurro». Il futuro del tecnico rimane ovviamente legato ai risultati, leggi zona Champions. Uno spartiacque anche per i piani futuri del club. Il divorzio da Capello e Sabatini infatti è la conferma della fine del progetto globale cinese in cui si credeva che Suning avrebbe riversato milioni e milioni sui top player.

Ma il cambio di rotta lo si era capito già nella scorsa estate, con il freno imposto da Pechino. L' era dell' autarchia e dell' autofinanziamento comunque non inizia certo sotto cattivi auspici. Lo testimoniano le operazioni che hanno portato a Lautaro Martinez (miglior prospetto argentino, già in nazionale a 20 anni) e al parametro zero Stefan de Vrij, con Asamoah e Bernard molto vicini.

Online NEMICOn.1

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Re:e sta inter cinese?
« Risposta #65 il: 29 Mar 2018, 10:29 »
Oggi Sandro Sabatini , alla doppia radio , faceva notare una cosa molto interessante di un probabile motivo del divorzio e cioè , che all'Inter l'influenza argentina è molto forte (vedi Zanetti e i contatti con Milito collaboratore di  Ausillio )  e si andava a scontrare con il modo di operare di Sabatini  molto attivo sul mercato argentino .

Offline PARISsn

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20907
Re:e sta inter cinese?
« Risposta #66 il: 29 Mar 2018, 12:12 »
mah....io dico solo una cosa...e davvero con molta amarezza....cioe' con l'Inter in queste condizioni...con il caos societario e i libri contabili che andrebbero portati in tribunale da almeno 3 anni come dettagliatamente spiegato in un articolo del Sole 24 Ore qualche settimana fa'....con il Milan che ha il passaggio di proprieta' sotto gli occhi della magistratura che pur senza nomi iscritti ha cmq aperto un inchiesta, e il suo patron cinese sotto inchiesta per riciclaggio...una gestione seria della Federazione, rivolta al buon andamento e alla crescita ( in positivo e non dei debiti ) del calcio italiano...dovrebbe non dico favorire per carita'...ma di certo far di tutto perche  la Lazio non venga danneggiata...unica societa' di cui si è sicuri ci sara' anche  l'anno prossimo, con i bilanci a  posto, una squadra cmq competitiva per  i primi posti...e che non dipende da soldi che arrivano dalla Cina e che come vediamo, gli stessi cinesi sono poco propensi a investire visto i restringimenti del governo cinese sui capitali esportati per  il calcio... 8)
Re:e sta inter cinese?
« Risposta #67 il: 29 Mar 2018, 12:39 »
mah....io dico solo una cosa...e davvero con molta amarezza....cioe' con l'Inter in queste condizioni...con il caos societario e i libri contabili che andrebbero portati in tribunale da almeno 3 anni come dettagliatamente spiegato in un articolo del Sole 24 Ore qualche settimana fa'....con il Milan che ha il passaggio di proprieta' sotto gli occhi della magistratura che pur senza nomi iscritti ha cmq aperto un inchiesta, e il suo patron cinese sotto inchiesta per riciclaggio...una gestione seria della Federazione, rivolta al buon andamento e alla crescita ( in positivo e non dei debiti ) del calcio italiano...dovrebbe non dico favorire per carita'...ma di certo far di tutto perche  la Lazio non venga danneggiata...unica societa' di cui si è sicuri ci sara' anche  l'anno prossimo, con i bilanci a  posto, una squadra cmq competitiva per  i primi posti...e che non dipende da soldi che arrivano dalla Cina e che come vediamo, gli stessi cinesi sono poco propensi a investire visto i restringimenti del governo cinese sui capitali esportati per  il calcio... 8)

Il paradosso del mondo calcio fa sì che siano proprio quelli che tu elenchi i motivi per cui le due milanesi ci arriveranno davanti (o faranno in modo che ci arrivino davanti).
Re:e sta inter cinese?
« Risposta #68 il: 30 Mar 2018, 21:31 »
mah....io dico solo una cosa...e davvero con molta amarezza....cioe' con l'Inter in queste condizioni...con il caos societario e i libri contabili che andrebbero portati in tribunale da almeno 3 anni come dettagliatamente spiegato in un articolo del Sole 24 Ore qualche settimana fa'....con il Milan che ha il passaggio di proprieta' sotto gli occhi della magistratura che pur senza nomi iscritti ha cmq aperto un inchiesta, e il suo patron cinese sotto inchiesta per riciclaggio...una gestione seria della Federazione, rivolta al buon andamento e alla crescita ( in positivo e non dei debiti ) del calcio italiano...dovrebbe non dico favorire per carita'...ma di certo far di tutto perche  la Lazio non venga danneggiata...unica societa' di cui si è sicuri ci sara' anche  l'anno prossimo, con i bilanci a  posto, una squadra cmq competitiva per  i primi posti...e che non dipende da soldi che arrivano dalla Cina e che come vediamo, gli stessi cinesi sono poco propensi a investire visto i restringimenti del governo cinese sui capitali esportati per  il calcio... 8)

Tipica situazione del nostro paese. Fare un favore agli amici è infinitamente più importante che fare le cose giuste, prima o poi però il botto arriva... e in questo campo c'è poco da nascondere, con molti italiani incazzati di brutto poi... 

Offline surg

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Re:e sta inter cinese?
« Risposta #69 il: 02 Apr 2018, 17:22 »
Ieri sul cellulare mi è apparsa la notizia di una praticamente certa fusione tra Inter e Milan.
Ieri era il 1° Aprile

Offline bak

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20168
Re:e sta inter cinese?
« Risposta #70 il: 28 Feb 2019, 13:19 »
La semestrale di Inter, Media and Communication (la controllata dell’Inter riguardante ricavi commerciali e diritti tv) fa sorridere Suning e la società nerazzurra. I ricavi, infatti, sono cresciuti di 64,4 milioni di euro rispetto allo stesso dato relativo a dicembre 2017.

Spiccano, nel bilancio, ovviamente gli introiti della Champions, che ha garantito la bellezza di 42,5 milioni di euro, a fronte di soli 539.000 nel 2017.

In totale, l’Inter è passata da 115,6 milioni a 180,1 milioni di ricavi (tra commerciali e diritti tv) complessivi. Un balzo in avanti del 55,7%. Anche gli introiti dagli sponsor sono cresciuti, da 42,9 milioni fino ad un totale di 60,7 milioni.


Spicci, insomma.

http://www.fcinter1908.it/copertina/ufficiale-inter-boom-ricavi-con-la-champions-644-mln-rispetto-al-2017-spiccano/?intcmp=inter-ricavi
Re:e sta inter cinese?
« Risposta #71 il: 28 Feb 2019, 14:27 »
Eh ma fasse un giro in CL pe fasse butta' fori subito a noi non ce piace. Mejo la coppa Italia.
Re:e sta inter cinese?
« Risposta #72 il: 28 Feb 2019, 15:18 »
Spiccano, nel bilancio, ovviamente gli introiti della Champions, che ha garantito la bellezza di 42,5 milioni di euro, a fronte di soli 539.000 nel 2017.

Sono cifre stranissime.
Non credo che l'Inter abbia già incassato i soldi della Champion's che si sta ancora giocando e soprattutto l'Europa League garantisce a ogni squadra che partecipa alla fase a gruppi un fee di 2,6 milioni di euro più 360 mila per ogni vittoria e 120 mila per ogni pareggio. Come fa l'Inter ad aver preso solo 539mila euro ?
 

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