Le zone di protezione
L'Area del Parco Nazionale d'Abruzzo è suddivisa nelle seguenti zone:
Zona A - riserva integrale, il territorio è integro e merita conservazione assoluta, con divieto di effettuare qualsiasi alterazione dell'ambiente, salvo eventuali limitati interventi necessari per la salvaguardia di certi componenti. L'accesso dei visitatori è consentito solo a piedi, lungo itinerari obbligatori prefissati, preferibilmente con l'ausilio di Guardie o Guide del Parco. La ricerca scientifica e l'osservazione naturalistica sono ammesse in base a speciale autorizzazione.
Zona B - riserva generale, il territorio è ben conservato, con segni della secolare presenza umana, e deve essere mantenuto in questo stato favorendo la sua graduale riconversione verso aspetti originari e spontanei. Le attività economiche tradizionali - agrosilvo-pastorali - preesistenti sono possibili sotto il controllo del Parco, ed ove necessario con talune limitazioni. Le opere e le strutture esistenti possono essere mantenute e restaurate. Non è consentito realizzare nuove iniziative non decise e promosse dall'autorità del Parco.
L'accesso ai visitatori è consentito:
a piedi o su cavalcatura, lungo itinerari preferenziali segnalati ma liberi;
con mezzi motorizzati, pubblici e privati, esclusivamente lungo la rete stradale stabilita dall'autorità del Parco e, nel caso di strade di penetrazione nel cuore del Parco, eventualmente con pagamento di un apposito pedaggio;
con mezzi di servizio per esigenze di servizio o di lavoro, sotto il controllo del Parco.
Zona C - protezione, il territorio è antropizzato, con caratteristiche di ambiente seminaturale che meritano di essere mantenute, cercando di favorire certe possibilità di uso multiplo del territorio.Le attività economiche tradizionali - agrosilvopastorali - possono essere promosse, riconvertite, potenziate alla stregua di speciali piani zonali, nel rispetto degli usi e delle consuetudini in atto.Sono ammesse le sole opere e trasformazioni dell'ambiente relative a progetti di miglioramento e ripristino anche su iniziativa di altri Enti, purchè con l'approvazione e il controllo del Parco. L'accesso dei visitatori è libero.
Zona D - sviluppo, il territorio è largamente antropizzato. Esso viene destinato quindi alle esigenze delle collettività locali e alla fruizione dei visitatori del Parco, in armonia con lo sviluppo e la rivitalizzazione degli insediamenti preesistenti. Questa zona è intesa a consentire:
Sotto-Zona D1 - centri abitati, la realizzazione delle condizioni necessarie per la vita e lo sviluppo delle collettività locali;
Sotto-Zona D2 - infrastrutture ricettive, la creazione delle infrastrutture ricettive e complementari indispensabili;
Sotto-Zona D3 - attrezzature del parco, la creazione delle principali attrezzature organizzative e di servizio del Parco.
Sigurd tieni presente sopratutto quanto riportato in zona A.
Con il mio cane non ho potuto percorrere i sentieri della Camosciara. Ho chiesto alla forestale e mi è stato risposto che essendo riserva integrale non potevo portare il cane nemmeno al guinzaglio.
Poi però i soliti sbadati non hanno letto il cartello e sono passati, la forestale stava guardando altrove....