Questo topic mi rende la giornata triste perché dopo più di quarant'anni probabilmente quest'anno niente Alto Adige.
Belli e giusti tutti i consigli, ma quello che do io ancora manca e chi conosce bene l'Alto Adige dovrebbe sempre dare a chi ci si avvicina per la prima volta. Non divagare troppo. L'Alto Adige é piccolo ma immenso, le distanze geografiche che su un pezzo di carta o su uno schermo di telefonino sembrano minime, nella realtà si dilungano a dismisura. Una settimana é appena sufficiente per esplorare un minimo intorno alla località dove si sta. Io conosco a menadito la Val di Funes, forse la più scontrosa e la più nascosta delle valli dell'Alto Adige, probabilmente offuscata e tranquillamente serena all'ombra della vicinissima e parallela Val Gardena. Non é un caso che il più famoso Altoatesino al mondo sia nato proprio da queste parti (Reinhold Messner). Il segreto per restare incantati dall'Alto Adige é cominciare per piccoli passi, intorno al punto di partenza, parlando con i locandieri, con gli uffici turistici (che sono ottimi), con i tabaccai, con i giornalai. Un piccolo sentiero che parte dietro le cucine puo' portarti in un angolo di paradiso dove magari troverai una vecchia locandiera che non aspettava altro che offrirti una grappa al pino muco. Attenzione però, gli altoatesini non regalano nulla, ma nulla di nulla, quindi alla locandiera devi anche aver pagato un ottimo pranzo prima. Paolo Rumiz non li ama per molte ragioni che condivido in parte. La storia ha insegnato (o forse consigliato) loro di chiudersi in se stessi e non é facile rompere quella loro naturale e protettiva corazza, ma se ci riesci é un arcobaleno di sapori, gentilezza e sincerità. Sono ruvidi e scontrosi ma profondamente veri. Come Panterone racconta, anch'io ho intessuto legami con le persone che da più di trent'anni, il mese di agosto, hanno e ancora accolgono la mia famiglia. Gente che alla fine del soggiorno ti fa trovare, sul tavolo della stanza, barattoli di marmellata fatta in casa, forme di formaggio di malga da portare via, bottiglie di grappa fatta in casa. Quindi il vero grande consiglio per chi inizia a conoscere l'Alto Adige é di cominciare a guardare intorno a se , senza programmare nulla, perché é una regione che si deve scoprire passo per passo.