La cosa più difficile il primo giorno è sopravvivere alle piste ciclabili in mezzo ai marciapiedi, capita infatti che mentre con lo sguardo all'insù ammiri un murales o vaghi con lo sguardo in cerca di punti di riferimento ti capiti di trovartici inavvertitamente sopra. La convinzione che mi sono fatto è che per molti ciclisti, che per inciso sembra che stiano partecipando a un qualche tipo di competizione tale è l'impegno che profondono sui pedali, sia un punto d'onore non rallentare o deviare dal proprio percorso a causa di tali piccoli inconvenienti, anche se c'è da dire che generalmente ti avvertono dell'imminente impatto con un breve scampanellio che ti dà giusto il tempo di schivarli o di riacciuffare per la collottola la propria progenie che sta per essere spazzata via.
Poi che dire
Mi ha sconvolto, in positivo, la rilassatezza della vita, la tranquillità generale, la percentuale di giovani in giro.
e la quasi totale mancanza di omologazione degli stessi.
Un grazie a tutti per le informazioni, sono riuscito a provare, con soddisfazione, Monsieur Vuong, Stav e Knopfi.
Alcune note sparse:
il Berlin Sea Life Centre a parte l'Aquadom e qualche acquario particolare non merita secondo me i 40 e passa euro spesi, tanto più se avete in programma una visita allo Zoo dove c'è già un Aquarium molto ben fatto.
Il Lego Discovery Centre invece con i bambini è quasi obbligatorio.
Meritano una visita anche il
Deutsches Technikmuseum Berlin a Kreuzberg e il Deutsches Historisches Museum in Unter den Linden, a proposito a colui che si è impossessato della fotocamera dimenticata per due minuti da mia figlia su una panca con dentro tutte le foto che avevo fatto auguro tutto il mio bene,
amara considerazione che neppure delle persone che visitano i musei che trattano dell'olocausto ci si può più fidare.
Al sesto piano del KaDeWe sono dovuto scappare prima di impazzire davanti alla vastità di scelta di cioccolatini, se fosse stato un mese invernale penso che non ne sarei uscito vivo.
Ho rosicato come un riomista quando sono finalmente riuscito a capire dove era finita la Kaiser Wilhelm Gedächtniskirch:
Una menzione speciale per l'assenza di zanzare, per le quali rappresento un'ambitissima preda, e per il clima, poter girare in maglietta, con temperature per noi quasi autunnali, senza sembrare un marziano e senza che l'umidità ti frantumi le ossa non ha prezzo.