Bellissima l'abbazia di Fossanova, confermo. Vicino Fossanova mi avevano consigliato il ristorante il carrubo, prenotazione anticipata perché sempre pieno, infatti noi siamo capitati in zona improvvisamente e non ci hanno fatto mangiare. In bella mostra c'era una maglia di Altobelli, originario della vicina Sonnino, dove poi siamo saliti perché trovammo un tavolo all'osteria portella dove ho mangiato un'ottima capra alla sonninese (tipo in umido con il sugo). Il ristoratore ci spiegava che anticamente quella era una specie di zona franca tra lo stato pontificio e il regno di Napoli ed era usbergo di briganti e fuorilegge vari.
Sempre in zona di confine tra i due antichi stati, poco dopo Terracina, superate le torri delle antiche dogane lungo la strada che costeggia il lago di Fondi, c'è Monte San Biagio, la cui locale salsiccia mi è stata consigliata ma che non ho provato. Dal centro storico in alto c'è un'ottima vista sul lago di Fondi e sul mare a sud di Terracina. Mi dicono esserci la sughereta più grande d'Europa. In basso sulla via Appia c'è una serie di ristoranti dove pare si mangi bene dappertutto. Io ho provato la noce che in rete non è molto quotato ma hanno un gran braciere all'interno e la carne mi è piaciuta.
Per la riviera di Ulisse citata più sopra, Sperlonga è un gioiellino con scorci molto belli nel borgo antico ma francamente in estate è oltremodo caotica e i prezzi un po' troppo elevati. Dicono di avere abolito la plastica e l'acqua la vendono in lattine da 33 cl che costano l'ira di dio. Ci andavo al mare in estate la domenica negli anni 80, vicino la villa di Tiberio, scendendo in spiaggia dopo avere parcheggiato sulla Flacca nei pressi del museo (allora si poteva) e c'era un gran tratto di spiaggia libera che ora si è ridotto assai per l'espansione degli stabilimenti. Ci sono tornato qualche anno fa, il borgo e il mare sono sempre belli, tutto il contorno non mi piace più.
Tra Sperlonga e Formia una visita a Gaeta va fatta, montagna spaccata e borgo antico. Bello il lungomare sul golfo rifatto da poco, tiella alla pizzeria del porto giù in fondo verso la punta, scarola e olive la mia preferita ma sono tutte buone.
A Formia d'obbligo un passaggio alla gelateria Lavezzi. Pinsa da Fuori di pinsa a piazza s. Erasmo, tavoli fuori sotto una torre antica.
Volendo allungarsi verso l'entroterra, sulla via Appia c'è Itri con il suo castello. Secondo me si può fare a meno se non si ha molto tempo a disposizione. La strada che sale da Sperlonga nel primo tratto però è panoramica e le isole pontine si vedono bene soprattutto nelle giornate limpide, anche Ventotene.
Quanto sopra aggiornato a circa tre anni fa (i locali ci sono ancora, ho verificato).
Mi aggancio ai post di angeloadamo per segnalare il ristorante la genziana a Campo Staffi, la trattoria bar centrale le scalette a Filettino, paese natale del generale Rodolfo Graziani, definito criminale di guerra dalla commissione delle Nazioni Unite per la guerra in Etiopia, cui la comunità locale ha dedicato un parco e la cui casa natale è segnalata da una gran targa di marmo lungo la via principale (qui è stato per molti anni sindaco il missino Romano Misserville).
Ad Anagni segnalo il ristorante Vittorio Emanuele, nella piazza adiacente la cattedrale di San Magno, da cui nel medioevo furono comminate le scomuniche contro il Barbarossa, Federico II e Manfredi. Non ricordo lo schiaffo di Anagni, già menzionato più o meno da tutti i manuali scolastici.
Scendendo nella valle del Sacco, ai piedi dei monti Lepini segnalo il ristorante Chiominto a Morolo.
Di più nin zo (cit.)
Buon tour gastronomico.