Trasferirsi all'estero

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Offline Tarallo

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Re:Trasferirsi all'estero
« Risposta #20 il: 11 Set 2010, 14:57 »
certo, sicuramente.. però ecco, io vivo a Burano, 1 isola in mezzo alla laguna dove non ci sono automobili, non c'è caos, non c'è delinquenza. Forse finire in città sarà un trauma leggermente superiore alla media per me.. però, ripeto, l'idea mi attira molto, principalmente per 3 motivi :
1- opportunità lavorative in Italia scadenti, senza considerare anche lo schifo in cui viviamo in generale (parlo di classe politica e quant'altro)
2- essendo una persona parecchio timida, questa cosa potrebbe aiutarmi (ma al tempo stesso è forse 1 ostacolo, da qui nascono le mie paure di farlo veramente)
3- non c'è nessuno che mi tenga ancorata qui. Certo, la mia famiglia, pochi amici ma buoni, ma per il resto non sono fidanzata e alla luce degli "uomini" conosciuti finora, non è che abbia una bella visione del maschio italiano (senza offesa per voi, ci mancherebbe.. però parlo delle mie esperienze).

Ciò che non mi fa essere convinta di 1 simile passo, invece :
1- Venezia, la amo, ci vivo bene.. e da 1 lato mi piacerebbe tantissimo che ci fosse qualcosa o qualcuno che mi convincessero a rimanere qui senza manco pensarci 1 secondo, lo ammetto
2- la lingua. Ok, l'inglese lo so benino, ma col carattere che ho faccio molta fatica a dialogare in generale, figuriamoci in inglese o in chissà quale altra lingua
3- il cambiamento, di cui ho 1 enorme paura
4- la paura, col carattere che mi ritrovo, di essere da sola in 1 paese straniero, con zero amici

Insomma, ci sto pensando da diverso tempo e non so se mi convincano più i Pro dei Contro.. grazie comunque del vostro aiuto, sentire opinioni diverse può senza dubbio aiutarmi  :)


pvt








 :D
No, a parte gli scherzi.

Capisco tutto quello che scrivi, ma la chiave e' questa: tutte queste paure, hai voglia di vincerle o stai bene cosi?

La semplice risposta a questa domanda ti aiutera' a decidere. E se decidi per il si, voglio vincerle, questa determinazione ti aiutera' a superare i momenti buissimi - che ci saranno eccome.
C'e' chi pensa che la vita sia troppo breve per passarla a vincere le paure, a mettersi in discussione, a uscire dalla comfort zone, a scoprire i propri limiti.
C'e' chi invece va e li cerca, io fra questi (non piu' in Italia dal 91 con un breve ritorno tra il 97 e il 2000 :band1: ).

Entrambe le posizioni sono rispettabilissime, la sola scommessa e': mi conosco bene al punto da poter sapere quale dei due io sia?

Offline iDresda

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Re:Trasferirsi all'estero
« Risposta #21 il: 13 Set 2010, 16:58 »
certo, sicuramente.. però ecco, io vivo a Burano, 1 isola in mezzo alla laguna dove non ci sono automobili, non c'è caos, non c'è delinquenza. Forse finire in città sarà un trauma leggermente superiore alla media per me.. però, ripeto, l'idea mi attira molto, principalmente per 3 motivi :
1- opportunità lavorative in Italia scadenti, senza considerare anche lo schifo in cui viviamo in generale (parlo di classe politica e quant'altro)
2- essendo una persona parecchio timida, questa cosa potrebbe aiutarmi (ma al tempo stesso è forse 1 ostacolo, da qui nascono le mie paure di farlo veramente)
3- non c'è nessuno che mi tenga ancorata qui. Certo, la mia famiglia, pochi amici ma buoni, ma per il resto non sono fidanzata e alla luce degli "uomini" conosciuti finora, non è che abbia una bella visione del maschio italiano (senza offesa per voi, ci mancherebbe.. però parlo delle mie esperienze).

Ciò che non mi fa essere convinta di 1 simile passo, invece :
1- Venezia, la amo, ci vivo bene.. e da 1 lato mi piacerebbe tantissimo che ci fosse qualcosa o qualcuno che mi convincessero a rimanere qui senza manco pensarci 1 secondo, lo ammetto
2- la lingua. Ok, l'inglese lo so benino, ma col carattere che ho faccio molta fatica a dialogare in generale, figuriamoci in inglese o in chissà quale altra lingua
3- il cambiamento, di cui ho 1 enorme paura
4- la paura, col carattere che mi ritrovo, di essere da sola in 1 paese straniero, con zero amici

Insomma, ci sto pensando da diverso tempo e non so se mi convincano più i Pro dei Contro.. grazie comunque del vostro aiuto, sentire opinioni diverse può senza dubbio aiutarmi  :)


Oltre ai consigli preziosissimi che ti hanno dato in molti, sopratutto l'ottimo Tarallo, per esperienza diretta ti consiglio di trasferirti, se ti è possibile, in una stagione "consona". L'ideale sarebbe a inizio primavera :)
Per farti un esempio, sono arrivato in Germania a gennaio del 2003, faceva -17 e nevicava continuamente. E' un eufemismo dire che ho trascorso mesi piuttosto difficili prima della fine dell'inverno, tra la non conoscenza della lingua, il fatto che faceva buio alle 15.30 e il clima che era da depressione. E dire che l'inverno mi piace :)

Un'altro modo per stimolare la conoscenza di persone nuove, cercare di vincere la timidezza e provare ad imparare la lingua del posto è iscriversi a quante più attività in cui puoi incontrare gente: corsi di lingua, palestra, teatro, quello che te pare. Nelle bacheche delle università in genere sono affisse molte di queste iniziative per studenti stranieri.

Buona fortuna :)
Re:Trasferirsi all'estero
« Risposta #22 il: 13 Set 2010, 18:05 »
Ah che bel topic...

Ne abbiamo parlato anche personalmente, ma ripeto qui quanto dissi all' epoca.

Io non ci penserei neppure due volte, per quanto ammetto sia comunque difficile.
Ma quello a cui devi pensare per prima cosa è : che alternative ho?
Per quanto dove vivi tu ora possa essere un piccolo "paradiso" in terra, dovrai guadagnarti, come noi tutti, da vivere. E per la facoltà particolare che hai scelto devi per forza di cose andartene.

Per quanto riguarda i piccoli "impicci" caratteriali o i difettucci che tu dici di avere(poi bisogna vedere anche se li hai davvero) bisognerà pure mettersi in testa di superarli...no? :D

Per il resto secondo me è un ottimo consiglio quello di castroman77(anche perchè dice di conoscere gli studi che hai fatto). Oltretutto è anche una buona idea iniziare da un progetto per vedere fin da subito, facendo una piccola esperienza, se sei "fatta" per andartene o per rimanere qui.

Re:Trasferirsi all'estero
« Risposta #23 il: 13 Set 2010, 18:07 »


Capisco tutto quello che scrivi, ma la chiave e' questa: tutte queste paure, hai voglia di vincerle o stai bene cosi?

La semplice risposta a questa domanda ti aiutera' a decidere. E se decidi per il si, voglio vincerle, questa determinazione ti aiutera' a superare i momenti buissimi - che ci saranno eccome.
C'e' chi pensa che la vita sia troppo breve per passarla a vincere le paure, a mettersi in discussione, a uscire dalla comfort zone, a scoprire i propri limiti.
C'e' chi invece va e li cerca, io fra questi (non piu' in Italia dal 91 con un breve ritorno tra il 97 e il 2000 :band1: ).

Entrambe le posizioni sono rispettabilissime, la sola scommessa e': mi conosco bene al punto da poter sapere quale dei due io sia?

bel post. bravo tarallo :D

Curiosità OT: 'ndo stai? :D
Re:Trasferirsi all'estero
« Risposta #24 il: 13 Set 2010, 18:13 »
Curiosità OT: 'ndo stai? :D

Tarallo abita sul monte Olimpo.

Offline MadBob79

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Re:Trasferirsi all'estero
« Risposta #25 il: 13 Set 2010, 18:38 »
Sei giovane, ti sei appena laureata: secondo me, sei nel momento più giusto possibile per fare una esperienza di lavoro all'estero e per vedere se fa per te.

Discorso diverso per il sottoscritto che, per motivi personali, ha perso tutte le occasioni possibili per fare questo salto e che ora, per gli stessi motivi, per altri ancora ma, soprattutto, per paura di perdere quello sputo di posizione creata, sto qui ad accontentarmi di stipendi da fame e di trasferte (pure lunghe) in paesi dove mai nella vita mi sarebbe balenata l'idea di capitarci.
Re:Trasferirsi all'estero
« Risposta #26 il: 12 Ott 2010, 19:53 »
Silvia...qual è stata la tua decisione finale?  ;)

Offline silvia84

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Re:Trasferirsi all'estero
« Risposta #27 il: 12 Ott 2010, 21:36 »
Silvia...qual è stata la tua decisione finale?  ;)
bella domanda................  :(

Offline silvia84

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Re:Trasferirsi all'estero
« Risposta #28 il: 29 Dic 2010, 18:02 »
Forse ho deciso veramente stavolta. Una mia amica vuole andare all'estero perchè a ottobre inizierà un master (se la prendono). Vuole comunque andarci prima di ottobre per affinare la lingua. Pensavo di seguirla e stare via qualche mese per vedere come va. UK o Irlanda, ancora dobbiamo decidere...

Offline MadBob79

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Re:Trasferirsi all'estero
« Risposta #29 il: 29 Dic 2010, 18:05 »
Io, invece, se non combine pu.ttanate al colloquio e se sono disposti ad aspettare fino a maggio, a partire da questa estate mi trasferisco a Svizzera...

Offline Baldrick

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Re:Trasferirsi all'estero
« Risposta #30 il: 29 Dic 2010, 18:15 »
Buona fortuna, sara' dura con tutti quegli orinatoi ad altezza ginocchio...

Offline MadBob79

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Re:Trasferirsi all'estero
« Risposta #31 il: 29 Dic 2010, 18:40 »
?

Offline silvia84

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Re:Trasferirsi all'estero
« Risposta #32 il: 29 Dic 2010, 20:10 »
Come si dà una notizia del genere alla mamma?  :p

Offline Tarallo

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Re:Trasferirsi all'estero
« Risposta #33 il: 29 Dic 2010, 21:56 »
Come si dà una notizia del genere alla mamma?  :p

Dille che sei incinta. (Ammettiamo che tu non sia sposata, abiti ancora con lei e non abbia neanche un fidanzato fisso).

Quando si riprende le dici che scherzavi e che invece vai qualche mese in Irlanda; ti fara' le valigie con le lacrime di gioia agli occhi.

andujo

andujo

Re:Trasferirsi all'estero
« Risposta #34 il: 29 Dic 2010, 22:25 »
Come si dà una notizia del genere alla mamma?  :p

A parte il dirti incinta, puoi sempre fare quel che feci io qualche centinaio d'anni fa: a 23 anni (e probabilmente 13 anni prima che tu nascessi, se sei nata nell'84), giusto dopo la prima laurea, mi arruolai nell'esercito israeliano e, per non annoiarmi, non mi feci mancare neanche una bella guerretta (quella del Kippur), poi andai in America e mi presi un master mentre pulivo i cessi di un albergo (e importunavo le albergatrici!), poi andai in Germania a suonare la tromba con una modella tedesca, della quale mi stufai dopo qualche tempo, ma rimasi li a fare ricerca. Poi decisi che era ora di tornare in Italia: ci stetti qualche anno, negli Ottanta, a cavallo tra Roma e la Toscana, il tempo di farmi 55 milioni di nemici. Tra le altre cose, entrai in Acea e ne uscii picchiando un direttore.
Poi mi trasferii in Francia, poi ancora in America dove ottenni un bel posto al MIT, ed infine mi ritirai ad insegnare in una università in Inghilterra. Dove ora faccio il pensionato e accudisco i miei due piccini.
Silvia, fossi rimasto in Italia, a quest'ora sarei stato un felicissimo barone universitario oppure il titolare di una bella azienda tessile: e sarebbe stata una bella vita "demmerda".
Potrei abbondantemente essere tuo padre: ti dico solo una cosa, che direi e spero di dire ai miei figli tra qualche anno. Buttati, lanciati: tutti noi abbiamo una marea di paracaduti, e manco ce ne rendiamo conto! Che spreco lasciarli li, a marcire... 
Vivila, questa vita.

Offline MadBob79

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Re:Trasferirsi all'estero
« Risposta #35 il: 03 Gen 2011, 11:30 »
Come si dà una notizia del genere alla mamma?  :p

Ma', so' 26: e quando tornano?!
Re:Trasferirsi all'estero
« Risposta #36 il: 03 Gen 2011, 22:19 »
la domanda sulla mamma, a 27 anni, ti deve far capire che sei gia' abbondantemente in ritardo, vai sbrigati!

Offline Pag

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Di tutto e di più
Re:Trasferirsi all'estero
« Risposta #37 il: 04 Gen 2011, 00:34 »
A parte il dirti incinta, puoi sempre fare quel che feci io qualche centinaio d'anni fa: a 23 anni (e probabilmente 13 anni prima che tu nascessi, se sei nata nell'84), giusto dopo la prima laurea, mi arruolai nell'esercito israeliano e, per non annoiarmi, non mi feci mancare neanche una bella guerretta (quella del Kippur), poi andai in America e mi presi un master mentre pulivo i cessi di un albergo (e importunavo le albergatrici!), poi andai in Germania a suonare la tromba con una modella tedesca, della quale mi stufai dopo qualche tempo, ma rimasi li a fare ricerca. Poi decisi che era ora di tornare in Italia: ci stetti qualche anno, negli Ottanta, a cavallo tra Roma e la Toscana, il tempo di farmi 55 milioni di nemici. Tra le altre cose, entrai in Acea e ne uscii picchiando un direttore.
Poi mi trasferii in Francia, poi ancora in America dove ottenni un bel posto al MIT, ed infine mi ritirai ad insegnare in una università in Inghilterra. Dove ora faccio il pensionato e accudisco i miei due piccini.
Silvia, fossi rimasto in Italia, a quest'ora sarei stato un felicissimo barone universitario oppure il titolare di una bella azienda tessile: e sarebbe stata una bella vita "demmerda".
Potrei abbondantemente essere tuo padre: ti dico solo una cosa, che direi e spero di dire ai miei figli tra qualche anno. Buttati, lanciati: tutti noi abbiamo una marea di paracaduti, e manco ce ne rendiamo conto! Che spreco lasciarli li, a marcire... 
Vivila, questa vita.

 :shock: :shock: :shock: ma che spettacolo!

porgascogne

porgascogne

Re:Trasferirsi all'estero
« Risposta #38 il: 04 Gen 2011, 10:37 »
andujo,
seriamente

io ti voglio incontrare, poi ti faccio una foto e me la metto sul comodino

ovviamente, butto quella di Tarallo che c'è adesso
Re:Trasferirsi all'estero
« Risposta #39 il: 04 Gen 2011, 12:16 »
ovviamente, butto quella di Tarallo che c'è adesso

Anche perché ormai é consumata...
 :)
 

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