Ciao a tutti,
ieri la nostra Lazio conquistava finalmente l'accesso alla Champions League, ma per la prima volta - pur potendo - non ho visto la partita.
La mia mente era altrove.
Mi ha lasciato.
Dopo 8 anni insieme la mia ragazza mi ha lasciato.
Ero davvero convinto che sarebbe stata la donna della mia vita e ancora non mi spiego la velocita' con cui tutto e' finito. Piu' penso pero' e piu' vedo cose che avrei potuto fare diversamente. E mi chiedo: riusciremo a ritrovarci?
Post lungo, spero che qualcuno senza troppo da fare riuscira' a leggerlo.
Ho 32 anni, lei 30. Da tre anni viviamo e lavoriamo in Cina. Purtroppo da piu' di un anno e mezzo la mia vita e' inquinata da disturbi di salute: insonnia, tremori interni, palpitazioni, fame notturna, disturbi intestinali. Ho dovuto cambiare tantissime abitudini: ho smesso di fumare, ho smesso di bere, ho cominciato a fare piu' attenzione all'alimentazione, ho dovuto smettere di fare sport ad alta' intensita' (amavo correre) e ho cominciato ad andare a dormire molto presto. Ovviamente tutte queste cose, unite al non sapere esattamente cosa stava succedendo, hanno modificato la mia vita e quella della mia ragazza.
Dopo un'infinita' di test e di visite, ho cominciato a lavorare sull'intestino seguendo una terapia per ripristinare l'equilibrio della flora intestinale. Come se non bastasse, circa un anno fa mi e' stato prescritto un antibiotico (levofloxacina) che mi ha causato danni ai tendini e ai nervi. Da mesi convivo con dolori e bruciori diffusi, soprattutto alle gambe.
Tutto cio' ha posto un peso non indifferente sulla nostra relazione e posso dire che e' stata una delle cause, se non la causa principale, di cio' che poi e' successo. Dopo l'inizio dei miei problemi, la mia ragazza ha cominciato a manifestare ansia - di cui soffre di suo - e a non essere sicura di voler rimanere in Cina.
A gennaio siamo tornati in Italia per qualche settimana e siamo andati a stare dalle nostre rispettive famiglie che non vedevamo da due anni e mezzo. Io ne ho approffittato anche per fare ulteriori controlli. Dopo lo scoppio della pandemia, siamo rimasti bloccati in regioni diverse e non ci siamo visti per mesi. Allo stesso tempo, la Cina ha chiuso le frontiere e questo ci ha impedito di tornare a casa nostra. Inoltre, dopo la riapertura delle frontiere regionali, abbiamo continuato ad aspettare perche' le condizioni per vedersi non erano ottimali dato che io non potevo andare da lei per mancanza di spazio e per necessita' di seguire un certo tipo di alimentazione e lei lavorava e lavora tuttora online e da me non poteva stare.
Nonostante la distanza - che gia' avevamo testato per due o tre anni durante il corso della nostra realzione - le cose andavano piuttosto bene. Io ero focalizzato sulla mia salute, lei voleva stare con la sua famiglia e rilassarsi. Ci sentivamo sempre e in modo assolutamente normale. All'inizio dell'estate lei ha proposto di passare un paio di settimane al mare per stare un po' insieme, ma i limiti dettati dalle mie necessita' alimentari e dagli alti costi ci hanno fatto scartare questa ipotesi.
Tuttavia, circa una settimana fa, ho dato un'occhiata su Internet e ho visto come ci fossero appartamenti in localita' di mare non turistiche a prezzi ragionevoli, dove avrei anche potuto seguire la mia dieta cucinando a casa. Gliel'ho proposto, ma ha detto che quei posti non le interessavano. Dopo aver espresso delle perplessita', ha detto anche che aveva bisogno di stare con la sua famiglia e con le sue amiche, aggiungendo poi che in ogni caso con i miei problemi fisici non e' che potessimo fare granche'. Mi sono risentito e abbiamo discusso. Il giorno dopo mi ha chiesto scusa, ma ha detto che c'erano altre cose di cui dovevamo parlare che sentiva di aver tenuto nascosto. Mi ha detto che sarebbe venuta a Roma per parlare con me.
Prima di farlo, abbiamo parlato su Skype (lei mi aveva chiesto se preferivo parlare subito su Skype o aspettare). Ci saremmo rivisti dopo 5 mesi e speravo di poter risolvere qualsiasi problema telematicamente in modo da godermi il momento in cui l'avrei riabbracciata. Sapevo che c'erano dei problemi, ma credevo che fossero delle cose risolvibili. Su Skype mi ha detto di essere insoddisfatta, di non voler tornare in Cina, di essere in preda ad attacchi di ansia, ma di non sapere bene che cosa voleva. Le ho detto che sapeva che qualora avesse voluto andarsene dalla Cina, avrebbe potuto farlo, ma che avremmo dovuto avere un progetto concreto e prima trovare un lavoro altrove. Ha detto di essere confusa e che il giorno dopo sarebbe venuta a Roma.
Domenica mi ha scritto dicendo che non aveva le idee chiare riguardo a quello che doveva dirmi e che quindi si sarebbe presa qualche giorno per riflettere. Alla fine ci siamo visti martedi', appena due giorni dopo. Ci siamo incontrati a Ostia e ho visto subito che era estremamente fredda. Abbiamo cominciato a parlare e ha ribadito le sue inquietudini, i suoi dubbi per il futuro, il suo non voler tornare in Cina e il fatto che si sentiva ansiosa e depressa. Le ho detto che mi pareva difficile sentirsi cosi' male per una citta' o per una vita che magari non soddisfava al 100% e ho aggiunto che secondo me la verita' era che non riusciva piu' a reggere la mia situazione e tutti i miei problemi di salute e per questo si sentiva cosi' male e cosi' angosciata. Ha detto di si', aggiungendo poi che la situazione aveva fatto si' anche che i suoi sentimenti cambiassero. Ha detto che ero cambiato e che non mi amava piu'. Mi sono sentito terribilmente ferito e tradito perche' ho avuto l'impressione che mi stesse abbandonando dopo tutti gli anni che abbiamo passato insieme perche' ero "malfunzionante".
Dopo un po' mi sono calmato e le ho detto che io ero sempre lo stesso, noi eravamo sempre gli stessi e che non doveva permettere ai problemi che non dipendevano da noi di inquinare il nostro rapporto. Ha ribadito che non ce la faceva piu', che si sentiva soffocare e che si sentiva triste. Le ho detto di provare a passare un po' di tempo insieme e vedere come andavano le cose, visto che erano cinque mesi che non ci vedevamo. All'inizio ha detto di no, ma poi si e' sciolta, si e' rilassata, e' tornata la persona che conosco e la ragazza che amo. Abbiamo fatto una passeggiata, siamo andati a un bar, poi mi ha proposto di cenare insieme. Abbiamo cominciato a parlare di altre cose, a ridere e a scherzare, come se non fosse successo nulla. Durante la cena abbiamo parlato e parlato e parlato. Mi ha proposto di vederci anche il giorno dopo e di fare altre cose. Mi ha proposto di cercare una sistemazione nel suo paese per stare un po' insieme li' o di andare da alcuni suoi amici che hanno casa vicino al mare in Puglia. Ha detto che voleva fare qualcosa per il nostro rapporto, che non voleva buttare tutto via. Le ho detto che come prima cosa doveva cercare di capire quello che sentiva e ha risposto dicendo:come posso non sentire niente? Ha cominciato a cercare le mie mani, alzandosi per andare in bagno mi ha abbracciato e baciato sulla guancia. Dopo la cena, mentre la accompagnavo a prendere il treno, mi ha preso la mano, mi ha messo il braccio sulle sue spalle ed era tranquilla e felice. Prima di salutarci, ci siamo baciati ed e' stato un bacio lungo, intenso, bellissimo. Dopo ci siamo abbracciati e mi ha detto che si', eravamo sempre noi, niente era cambiato. Ci siamo salutati dandoci appuntamento al giorno dopo.
Mercoledi' mi sono quindi svegliato molto sollevato, anche se ero ansioso che qualcosa potesse andare storto. Alle 10.30 le ho scritto per dirle che ci saremmo visti dopo pranzo, lei ha detto che andava bene. Prima di uscire di casa, le ho scritto di nuovo dicendole che avrei forse fatto un po' tardi. Mi ha risposto chiedendo se mi poteva chiamare. Ho subito capito che c'era qualcosa che non andava. Era in lacrime ed era molto agitata. Mi ha detto che non voleva vedermi e che non provava niente. Le ho chiesto spiegazioni, visto quanto accaduto la sera prima, ha replicato che aveva sbagliato, che lo aveva fatto per "noi", ma non per lei e che non provava niente. Ho mantenuto calma e freddezza perche' vedevo che non stava bene. Ha detto che aveva bisogno di stare da sola e risolvere i suoi problemi emoitvi, le sue insicurezze, la sua ansia e che sarebbe andata in terapia. Le ho detto che era una buona idea, poi prima di chiudere mi ha chiesto se avrebbe potuto contattarmi se ne avesse avuto bisogno e l'ho salutata dicendole di si'.
Il giorno dopo (ieri) mi ha scritto di nuovo chiedendomi se poteva chiamarmi. Mi ha detto che aveva deciso di tornare nel suo paese il giorno dopo (oggi)e che non voleva vedermi, ne' sentirmi. Era piu' agitata del giorno prima e quasi aggressiva. Ho cercato di mantenere la calma e le ho detto che quando eravamo stati insieme aveva chiaramente provato qualcosa e che secondo me il giorno dopo era stata travolta dall'ansia ed era andata di nuovo nel panico. Ha risposto che aveva preso la sua decisione e ha ribadito che non mi amava piu'. Ha detto poi che aveva bisogno di stare da sola per risolvere i suoi problemi emotivi e che non sapeva quanto tempo le sarebbe servito. Mi ha detto che non mi avrebbe chiesto di aspettarla. Ho replicato dicendo che le avrei dato tutto il tempo di cui aveva bisogno, ma nel caso in cui lei gia' sapesse che questo tempo altro non era che un preludio a una rottura, allora sarebbe stato meglio farla finita subito. Ha detto che si sentiva messa con le spalle al muro e che allora era meglio lasciarsi.
Ieri e' stata una giornata molto complicata, aggravata poi stanotte da un'insonnia ancor piu' intensa del solito. Mi sono svegliato ripetutamente, l'ultima volta alle 4 - senza piu' addormentarmi - con la mia mente che era un treno inarrestabile che ripercorreva tutto quanto accaduto cercando di mettere le cose al loro posto. Alla fine e' prevalso un sentimento di dispiacere nei suoi confronti per i problemi con cui convive da sempre - e fin dall'inizio della nostra relazione - e le ho mandato poi un messaggio dicendole che avevo capito meglio che cosa stava passando e i motivi per cui sentiva il bisogno di intraprendere un percorso di analisi per risolvere delle questioni irrisolte, cosi' come i motivi per cui sentiva il bisogno di farlo da sola. Sentivo il bisogno di dirglielo e l'ho fatto, nient'altro.
Adesso, tra le tante cose, il pensiero va a quando la Cina riaprira' le frontiere e cosa significhera' vederla portare via le cose dal nostro appartamento e dover rimanere li' da solo dove ogni cosa mi ricordera' lei.
Comunque, volevo sapere che cosa ne pensate di quello che e' successo e del suo comportamento, specie rispetto a quello che e' successo martedi' a cena, alle sue parole, al bacio e a poi la doppia marcia indietro nei due giorni precedenti. Sono confuso e non so bene come interpretare tutto cio'.