Non sono io ad aver scritto di compiere un'azione, sia pur al limite ma dentro il Codice della Strada, che pone in pericolo gli altri. Fossero anche stronzi che vanno contromano invadendo la corsia opposta (pena di morte!), come faccio io evidentemente sentendomi la fusione tra Doohan e Valentino Rossi.
Io guido il mio plasticone, d'estate e di inverno, beccandomi freddo, caldo, pioggia, smog, buche, e rischi vari, ma al tempo stesso riducendo sensibilmente traffico e inquinamento. Ogni tanto cascando pure per terra, specialmente per colpa di qualche fenomeno al volante.
Non lo faccio certo perché sono bravo bello e buono, per carità, ma perché sono disposto ad accollarmi quei disagi in cambio di una maggiore velocità di spostamento. E per questa velocità di spostamento, spesso mi trovo contromano invadendo la corsia opposta (pena di morte!), anche se solamente quando vedo che c'è ampio spazio per tutti i veicoli nel giusto senso di marcia.
Ogni tanto però trovo qualche giustiziere della notte come te che, in nome di non so quale giustizia sociale e divina, si sente in diritto di farmi prendere un colpo, e al tempo stesso di mettermi in pericolo, stringendomi lo spazio disponibile senza alcuna motivazione.
Beh, per carità, quando succede certamente rifletto su quale grave danno devo aver fatto a voi ligi alle Leggi nel percorrere in dieci minuti tratti di strada che in macchina mi avrebbero costretto a motore acceso per non meno di un ora... ma ti confesso che a volte (sbagliando, per carità!), qualche augurio di violenta morte precoce esce dalla mia bocca. E se mi hai posto in pericolo reale, a volte non solo qualche augurio verbale.
Su 'sta roba sono molto poco propenso a scherzare, mi spiaccio, che di motociclisti che ci lasciano le penne tutti i santi giorni sulle strade ce ne sono in abbondanza. A volte per colpe proprie, senza dubbio, ma non solo e non sempre...
E prima di fare certe battute, magari rifletti sul fatto che possa esserci qualcuno che ti legge che potrebbe essere stato personalmente coinvolto, direttamente o su persone care, in situazioni simili.