Queste sono notizie, storie, esistenze che in qualche modo ti mettono di fronte allo specchio: Emiliano (o BA alla bisogna), lo abbiamo frequentato TUTTI qui dentro, tutti ci abbiamo scambiato qualcosa, battute, scazzi, impressioni sulla squadra del cuore o chissà cos'altro, fino a pochi giorni fa BiancoAzzurro era uno di noi, non uno più di noi, di Emiliano sapevamo poco (anzi niente), nel marasma del momento neanche avevamo realizzato che da giorni non scriveva piu, un amico virtuale ma anche no (per chi l'ha conosciuto), poi arriva un messaggio che non capisci, senti solo uno strano effetto intorno allo stomaco, e continui a pensare di aver letto male.. Poi i messaggi proseguono, lo sconforto di chi scrive si somma al tuo e li cambia tutto... E cambi anche tu, inizi a farti domande che non hanno mai risposte, sei solo molto giù, molto triste, poca voglia di parlare, soprattutto di Lazio.
Io invece penso che sapesse bene quello a cui andava incontro, al rischio che aveva accettato di correre, basta leggere che cazzo è questa malattia per farsi un idea di quanto non sia stato semplice affrontarla per tutti questi anni.
Ho visto le sue foto, magari sbaglio io ma in fondo ai suoi occhi vedo un fondo di malinconia, di rimpianto per tutto quello che sarebbe stato lecito aspettarsi a 28 anni, dall'altra parte della tastiera c'era una persona con una storia che non immaginavamo e non potevamo immaginare, chissà con quanti Emiliano ci scazziamo tutti i giorni qui dentro, gioiamo, confrontiamo delusioni e speranze...
L'idea che mi sono fatto è che non so se ne sarei stato capace, capace come lo è stato lui, a 28 anni... Quasi la meta' dei miei
Non sono credente, e penso che quando muori resti solo nel ricordo delle persone che ti hanno voluto bene e che hai amato quando potevi farlo.. Comunque sia, con quella sciarpetta al collo, questa resta casa sua
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