Un amico. Mi ricordo la nascita del figlio nello stesso periodo del mio, intorno alla cena scudetto di Lazionet. Io il mio Tommaso ce lo portai, aveva due giorni, lui non poté venire. Mi chiamava sempre quando vivevo in Inghilterra, ricordo che mi beccava sempre mentre aspettavo il treno. Lo prendevo pesantemente per il culo in quanto milanista, ma ridevamo e mi richiamava sempre malgrado lo massacrassi ogni volta.
Ragazzo semplice, cuore d’oro, ci mancherà.