mamma mia Dresda,ma dove vivi?Assieme ai barbari? :-D
Mah, quello che dici tu me lo disse un collega di Trier a tavola qualche tempo fa.
Lui era un po' più radicale, diceva con molta veemenza che ad est del Reno ci sono i barbari. e lui stesso era tedesco.
Ho vissuto per due anni a Monaco di Baviera ed ho visitato diverse città dell'ovest per non essere completamente di questo avviso.
Per curiosità andavo proprio a vedere i mercati, cosa che faccio sempre quando visito un posto nuovo: vedere cosa la gente compra e cosa c'é in offerta sui banchi del mercato.
Ed era molto diverso da qui.
Ci sono varie scuole di pensiero sul perché e per come, ma sono addivenuto alla conclusione che al contrario dei loro fratelli occidentali, per i tedeschi dell'est mangiare bene equivale a sfamarsi, a riempirsi la gozza.
Darsi pena per cucinare bene è per i più una perdita di tempo. Quest'ultima frase l'ho sentita dire da più persone, non è una conclusione mia.
E di conseguenza l'offerta non può che essere molto limitata.
In linea di massima, i prodotti fondamentali che uno trova qui a Dresda sono i seguenti:
1. Poca varietà di verdura. Questo dipende pure dall'agricoltura locale, non è colpa loro se il clima non permette di far crescere le melanzane, ma cribbio se piantate le zucchine non le fate diventare cucuzze e offritele con i fiori, che sono buoni lo stesso. Per dire.
Qualche tempo fa ha aperto un nuovo supermercato biologico. Roba al banco delle verdure semplicemente magnifica. Ci siamo chiesti io e mia moglie: quanto durerà? Poco è durato: qualche settimana dopo l'inaugurazione abbiamo trovato verdura molto vecchia. Perché? Semplice: se chi viene a fare la spesa ti compra un pomodoro, due banane, qualche po' di patate o carote, come fai ad avere smercio?
La proprietaria del supermercato ci premiò regalandoci una busta della spesa di quelle in iuta, che normalmente si pagano, dicendoci: "voi siete buoni clienti, siete i soli che comprano tutta questa verdura".
2. molta varietà di carne di maiale, pochi tagli di manzo, dell'agnello non si conosce che quello che già bruca l'erbetta (porelli, che ammazzi quelli piccoli da latte, so' così teneri), carne di vitello col binocolo.
3. si punta molto sui prodotti di stagione: fragole e asparagi a primavera (io preferisco le fragole tedesche a quelle spagnole, che sono piene di pesticidi), ciliegie in estate, mele, pere, zucche e cotogne in autunno, rund um Kohl, tutto ciò che riguarda il cavolo, in inverno. L'inverno è lungo, io non gliela faccio, non per il freddo ma per le stesse cose.
Ah si, dimenticavo le patate e le carote e tutto ciò che è radici. Sono davvero buone (e vorrei vedere).
4. Il pane. In Baviera c'erano delle varietà che lèvete, qui il pane bianco non lo sanno fare. Tanto che me lo faccio spesso da solo. O trionfano i precotti, che sono croccanti quando escono dal forno, poi dopo un paio di ore li puoi usare al posto della palletta da tennis, o se lo fanno artigianale non gli viene mai uguale.
C'é del pane che mi piace, quello integrale con i semini, oppure il bauernbrot, quello che i francesi chiamano pain de campagne, fatto con il lievito madre (sauerteig), ma è troppo acido perchè la sauerteig (letteralmente pasta acida) è fatta con la segale. questo pane molto corposo non è adatto per accompagnare i salumi, perché ha un sapore invasivo. Fa pasto a sé.
5. il pesce. Che d'è? l'unico posto qui dove si può trovare
qualcosa è alla METRO. Molte vole è imbalsamato. A Monaco avevo un grossista che lo vendeva fresco con tutte le interiora, te lo dovevi pulire te.
Mi viene da piangere se ci ripenso
6. Latte, formaggi et similia. Il latte, il burro la panna, lo jogurt, sono eccezionali, proprio niente da dire, come caschi caschi bene. I formaggi di alpeggio pure. Il resto (intendo formaggi italiani e francesi) si trovano nei negozi specializzati, incluso un supermercato italiano che sta però dall'altra parte di dove vivo. Difficile trovare cosine "sofisticate" tipo la ricotta. Per questo me la faccio da solo, comprando il latte di capra da un allevatore.
Per fortuna l'essere umano si adatta e cerca anche degli appigli.
Per esempio abbiamo conosciuto un tizio che a tempo perso (di professione è architetto) alleva vitelli e manzi in una fattoria e regolarmente ci avverte quando macella le bestie o ha della selvaggina appena cacciata (capriolo, cinghiale, cervo).
Allora ce scappa pure qualche ossobuco o qualche bel cosciotto di capriolo.
Per concludere un trattato sulla non cucina, ti offro un omaggio floreale ostgermanico