è sempre uno struggimento. a volte viene pure pensando a quando il figlio era neonato/bimbino e ti dici vabbè è normale, era tenero e dolce... nono, mancano proprio quelle fattezze, quella voce, quella giornata... come se fosse una persona diversa e tu non sai dove sia finita. una nostalgia che fa male. poi razionalizzi, ti dici che cacchio stai a pensà, eccolo è qui, e passa.
Sabato la riaccompagnavo dalla madre.
Aveva le paturnie.
Parlava poco.
Io a voglia a dirle: "siamo squadra, sai quanto è importante ci diciamo tutto, un figlio deve avere i riferimenti, il papà rifugio, etc.etc. bla bla bla".
Non le andava di parlare, di raccontarsi, come faceva da piccola.
È in questi momenti che senti dentro quella manina che se ne va.
Che pensi a quando la alzavi con un braccio.
Ti passano anni di ricordi in un momento, e sai che quella figlia non c'è più.
Cazzo.
È terribile.
E io davvero, mi separai aveva 8 anni, ho rinunciato a tutto per lei.
Non certo il classico papà separato.
Tutti i weekend con me, tutte le feste, Natale Pasqua, 3 mesi ogni estate.
Zero vita sociale, e questo l'ho fatto con la massima gioia.
Un bellissimo rapporto, molto profondo, che ancora c'è, pur nascosto dalla sua età.
P.s. quella canzone, così semplice, quasi banale, ogni volta che la ascolto un ovo sodo nello stomaco, e i lacrimoni.
Ho titolato figlie, e non figli in genere, perché è vero, tutto è uguale.
Ma le figlie, essendo donne, hanno quella profondità, quella sensibilità, che le rende così meravigliosamente complicate e complici.
Un figlio che ti lascia la mano ti apre un buco nel cuore, su cui a voglia a ragionarci sopra, il buco rimane.
Una figlia potrebbe addirittura sconvolgerti dentro.
Ma non ho figli maschi, sono decisamente di parte...