La mia Diana è al secondo giorno di ossigeno. Sparato a 4, altrimenti non dà esito. Sembra una giovane nuotatrice che riemerge e ha fame d'aria. Anche con quelle ciocche bianche scomposte e il muso corrucciato e raggrinzito a me sembra una ragazzina. Una ragazzina bellissima. E' la mia mamma e mi si strappa l'anima a morsi ogni volta che boccheggia. Spero in un ultimo giro di valzer, io e la mia signorina davanti al mare. A respirare bene, a ridere, a cantare. A vivere, oggi, domani e sempre. Smisurata preghiera.