Ieri mi sono visto il palio in televisione.
Tutto. Il corteo antico, la presentazione del drappone, l'interminabile mossa, la gara, anzi la corriera.
La preparazione alla partenza è durata più di un'ora, il ritardo è stato dovuto al comportamento di Veleno II, fantino della contrada del Montone, che aveva come unico scopo quello di ostacolare il Nicchio.
I commentatori hanno lasciato intendere che Veleno, non nutrendo chance di vittoria con il cavallo che montava, era stato investito dalla contrada per cui gareggiava, del compito esclusivo di impedire che fosse il Nicchio a vincere.
La busta che viene solennemente consegnata in duplice copia al sindaco e al mossiere (colui che da il via al palio, quando ritiene regolare lo schieramento) determina la griglia di partenza.
Il Veleno II, che rientrava al palio dopo anni di squalifica per comportamento scorretto, era distante diverse posizioni dall'acerrimo rivale e quindi per un' ora abbondante si è assitito al tentativo di avvicinare il suo cavallo al Nicchio per ostacolarlo alla partenza.
Il mossiere lo ha ammonito per tutto il tempo, conteggiando i richiami ufficiali.
E il Veleno II non se lo è filato di striscio per tutto il tempo.
Alla fine, d'improvviso, non si sa come, i cavalli sono partiti.
Veleno II ha puntato subito il fantino del Nicchio, lo ha affiancato, afferrato e strattonato a terra, vincendo la sua corriera e soddisfacendo i suoi mandanti della contrada del Montone.
Il palio è stato vinto dalla Torre.
Al termine c'è stata la rissa tra i contradaioli del Montone e del Nicchio che, pare, se le siano date di santa ragione.
Durante le batterie di preparazione il cavallo Periclea, fratturatosi una gamba, è stato abbattuto, ultimo di una cinquantina morti in occasione del tradizionale evento.
La rivalità tra le due contrade sopramenzionate pare nasca nel '600, per un dono non ricevuto, e tra alti e bassi, è arrivata ai nostri giorni.
Su palco, tra gli altri, presenti i ministri Boschi e Giannini.