Confermo sulla bruttezza di Terni. Pure Catanzaro mi hanno raccontato che non scherza. Non ci sono mai stato ma un collega calabrese me l'ha descritta come la città più brutta d'Italia.
Genova. Non mi è piaciuta ma non me la sento di dire che è una città brutta. Solo che non ne ho capito la bellezza. Stessa impressione ricavata da La Spezia, che però ho trovato migliore. Tutta la Liguria, almeno i posti che ho visto, non posso dire che siano brutti in assoluto, ma mi dà un senso di asfissia anche con il mare davanti. Spazi molto stretti, che ovviamente ne fanno lievitare i costi. Mi hanno detto che le logistiche collegate al traffico merci del porto di Genova conviene farle nell'alessandrino. Il costo aggiuntivo dovuto al trasporto è ampiamente compensato dal risparmio sul costo dei capannoni industriali, così mi hanno detto.
Confermo anche la bellezza di Spoleto, dove tra l'altro ho fatto il servizio di leva.
La mia personale classifica è la seguente:
1. Frosinone: confusione, anche visiva (provate ad arrivarci dalla Casilina provenienti da Roma e vi rendete conto di cosa dico, questo almeno fino a una quindicina di anni fa, magari ora saranno migliorati), senso di soffocamento, parlata locale che ferisce l'orecchio e veicola un senso di brutalità. Non dovrei dirlo perché era il mio capoluogo di provincia e il ramo paterno della mia famiglia è originario di quelle parti, non del capoluogo ma di zone più belle, che da quelle parti non mancano, ma nel mio giudizio c'è una componente affettiva che estremizza i lati negativi e cela i positivi (devono pur essercene da qualche parte).
2. Alessandria
3. Novara
Non mi dilungo sulle piazze d'onore. Se contiamo anche le città non capoluogo di provincia vorrei menzionare Omegna. Visitata qualche anno fa per lavoro, ho fatto una passeggiata nel centro storico e ne ho ricavato un senso di polverosità, di tempo fermo a 40 anni fa. Ho fatto fatica a trovare qualcosa di bello. Non fosse per il lago, sarebbe proprio un posto da dimenticare in fretta.