Inizio anni 90, ero piccolino, da una parte mio padre e mio nonno laziali dall'altra un parente che tifava milan.
Parliamo del Milan di Van Basten, Gullit, Papin, Massaro, Savicevic... insomma sta roba qua e ovviamente festeggiavano una volta ogni 6 mesi qualche trofeo.
E sto fatto di far festa spesso, mi piaceva. Questo parente mi portava sempre con lui a far festa, il Milan vinceva e vinceva e io festeggiavo e festeggiavo.
Tutto questo è andato avanti fino ai 5 anni, momento in cui ho scelto la Lazio.
Il perchè non lo so, ma ho iniziato a tifare Lazio. Vedevo (e vedo) le partite con mio padre, parlavo di Chamot e Boksic con mio nonno (che era pippa a fasi alterne a seconda che era della Lazio o della Juve), ci si lustravano gli occhi con il primo centrocampista "forte" che ho visto Jugovic, insomma ho preso da lì in poi la Lazio dei fenomeni.
Verso gli 8 (o 10 anni) sono stato per la prima volta a vedere la Lazio all'olimpico, era un Lazio-Parma, il Parma allenato da Scala, che dopo la partita li obbligava a fare allenamento ad alcuni. Quello è stato il mio battesimo del fuoco, da lì non ho potuto far a meno della Lazio, di incazzarmi ad ogni sconfitta e pensare "ma chi cazz me lo fa fare a me" ma puntualmente il giorno dopo sono di nuovo lì a leggere forum, notizie, approfodimenti sul prossimo avversario.
Come disse qualcuno "La Lazio ti entra dentro, non ti lascia più andar via", è vero Felì è così, la Lazio ti sceglie e non ti lascia più andare. Sono felicissimo che la Lazio mi abbia scelto, e gran parte lo devo alle raccomandazioni di mio padre e mio nonno.
Adesso mi ritrovo sotto i 40, con una camera con l'Aquila stilizzata, tentando di riportare mio nipote sulla retta via (rischia di essere gobbo), provando a fargli scomparire i giocattoli dicendogli che sono stati gli juventini ed ogni tanto per essere sicuro al 100% che non prenda strane strade che sono stati i romanisti. La tecnica funziona a metà è ancora lì che cammina sul ciglio della decisione giusta...