...l'amata mamma...
Devo però dire che ho ripetuto questo percorso con i miei figli: sono stato io a mettere l'uovo nel bicchierino e forarlo, e ogni volta che me lo hanno chiesto ho sentito una punta di orgoglio misto a nostalgia. Purtroppo anche loro da un po' non me lo chiedono più.
Ti voglio bene Cialtron!
anche mia madre me lo dava, ogni tanto, "l'uooovo alla cocca" (o piuttosto stretta, pronuncia campana), e la voglio mettere in mezzo perché oggi è il suo onomastico. Scompare poi per lunghissima pezza dalla mia vita, salvo riapparire improvvisamente e trionfalmente un paio di anni fa durante un weekend passato a dobbiaco nella colazione servitaci nel B&B di un certo peter, altoatesino-napoletano (sotto la falsa ingenuità da contadino si celava un furbacchione da paura) dalle mani fatate che faceva anche una cazzo di torta buonissima. L'ho proposto anche io a mia figlia, che menziono anche perché, avendo preso il nome dalle due nonne, è anche il suo onomastico, ed è stato un successo facile facile. la bambina ama le uova, ma proprio come oggetti, tanto che mia moglie ha dovuto comprargliene cinque di pietra levigata per farla giocare.
Sono passato anche io per una incerta fase zabaione, che però non ha lasciato grandi ricordi. Il problema fondamentale era che se non separavi bene il tuorlo dall'albume veniva una mezza ciofeca e noi, io e mia sorella, mia madre lavorava e usciva prima di noi, non eravamo particolarmente bravi in questa delicata operazione. Ma proposito di uovo sbattuto:
...allungare con vin santo (o marsala per gli sfigati)...
sarà per questo che tempo fa parlando con colleghi di gelato allo zabaione ed evocando l'uso del marsala, un collega originario proprio di marsala (maissala per i locali), che se lo produce in casa, mi ha formalmente scomunicato, condannandomi alla privazione eterna del suo ottimo liquore?