Quella che, in questi ultimi tempi, trovo più insopportabile è "quant'altro". Ovunque. Lo leggi e lo senti ovunque.
Due persone su tre non riescono a chiudere un elenco, una lista, un'enumerazione di cose senza dire "e quant'altro".
A lievissima distanza, ma questo è un mio vecchio cavallo di battaglia: "senza se e senza ma".
Lo odio, mi fa schifo.
Credo che il demerito sia di Sergio Cofferati, anno 2002. Fu lui a dire 'sta stronzata per la prima volta in pubblico. Il contagio partì da lì.
Un piccolo anedotto.
"Asfaltato" per la prima volta l'ho sentito dire da Tarallo a casa de Porga.
Parliamo di più di 7 anni fa.
Lì per lì mi fece anche sorridere. Oggi mi fa schifo.
Perché tutto sta lì, nella diffusione.
Nel 1993 quando per la prima volta in campeggio sentii dire da un amico "qua se schiuma" me sò ammazzato dalle risate. Già a fine vacanza quando l'espressione si era propagata e anche le signore di 65 anni cominciarono a dire "qua se schiuma", volevo fa' 'na strage de campeggiatori.
Comunque, trovo sia molto divertente rubare le espressioni da uomini pubblici, soprattutto dai politici. Poi, se si diffondono, lasci perdere.
Per esempio, io da Mastella ho rubato "nodo concertativo". Ma nessuno lo usa, quindi vado avanti.
Da Mancino ho rubato "linguaggio severo". Il bravissimo Nicola lo disse cazziando Speroni in aula.
Da Dini rubai "cacadubbi" ma è durata poco. L'espressione di Dini, fino ad allora abbastanza sconosciuta, si è propagata velocemente.
Da Gava ho rubato "pampuglie", che vorrebbe dire "inezie", "quisquilie".