Nato in quel di Como (non certo feudo biancoceleste!) in una famiglia di milanisti (anche se a dirla tutta il nonno tifava Fiorentina perchè ci giocava un suo amico, e il babbo fino a Superga tifò Torino e solo poi passò al Milan), fin da piccolo ho provato una spiccata simpatia per la Lazio; erano gli anni di Giordano, della "maglia-bandiera", dell'impresa dei -9; e onestamente, non avessi avuto un padre e un fratello maggiore entrambi dal carattere autoritario ed entrambi sfegatati rossoneri, penso sarei diventato laziale già allora (tanto per dirne una, l'unica sciarpa di calcio mai comprata in vita mia fu quella degli Eagles Supporters - la ricordo benissimo, era la seconda dall'alto in questa foto:
, purtroppo poi andata persa in qualche trasloco!). Comunque sia, dopo i fasti sacchiani mi capitò (era ora!
) quella che il comico "Giginho" definiva "A Descoverta D'a Fi*a", che insieme ad un'altra scoperta (cioè, chi fosse Berlusconi) mi portò a disinteressarmi totalmente del calcio per un paio di decenni. Molti anni dopo, essendo emigrato all'estero, mi ci sono riavvicinato tramite la Nazionale. Tornato in patria, la partita in tivù insieme con la famiglia è diventata un mezzo rito, ma mentre tifare la Nazionale mi veniva naturale, sentivo che quanto al Milan (seppur ormai deberlusconizzato) non era così, mi dovevo sforzare "turandomi il naso" per tutte le cose che non mi andavano giù, dalle gestioni opache e scellerate, ai troppi giocatori-mammolette ricoperti d'oro in cambio di prestazioni incolori a dir poco, e a mille altri dettagli che ora non sto qui ad elencare. Mi è subito riscattata invece la simpatia per la Prima Squadra Della Capitale, di cui ho seguito, due anni fa, l'avventura in EL, e l'anno scorso quasi tutte le partite, dal campionato all'EL alla Coppa Italia. Così facendo ho notato che, in campionato come in Coppa, nelle sfide tra Lazio e Milan mi trovavo ormai a tifare per i biancocelesti; unendo a ciò anche la scoperta di che cosa fosse il "Fondo Elliot" (squali della finanza, gente che Tex Willer farebbe volare fuori dalla stanza a ceffoni) mi son finalmente deciso, alla tenera età di 45 anni, a fare il gran salto. Ho fatto "outing" coi parenti
, mi son comprato la maglietta della Lazio, e sono ora felicemente biancoceleste.
Notate che in un certo senso mi pare di poter dire che porto bene, perchè dopo poco più di un mese dalla mia nascita la Lazio vinceva il primo scudetto, e nemmeno un paio di mesi dopo il "gran salto" di cui sopra arrivava la Coppa Italia contro l'Atalanta.
Ah, e notate anche che, forse per reazione al certo qual "fanatismo" di famiglia, non sono un ultrà. Il calcio mi piace ma ci sono cose più importanti e valori che per me vengono prima di quello. Per dire, se un domani (che credo e spero non arrivi mai!!!) la Lazio venisse acquistata da un George Soros o da una Laura Boldrini, beh...scusate ma a quel punto credo mi darei all'ippica!
Spero mi possiate accettare anche così! Forza Lazio!