Dunque, ieri è accaduto questo.
Contatto telefonicamente il customer service ( che poi sarebbe il servizio per i costumi, letteralmente).
Io ho un problema. Serio.
Ecco. È giunto il momento di parlarne, magari solo qui che è di nicchia.
Io mi perdo.
Voglio dire: se stessimo insieme, e voi mi faceste fare un giro su me stesso occhi chiusi, io non vi troverei più. Matematico.
Io perdo anche me stesso. Spesso.
E mi ritrovo con difficoltà. Solo chiedendo in giro.
Dunque, il servizio costumi è in via Cipro. Io scopro di essere nella via parallela ad essa.
Ora.
Io il concetto di rette parallele lo ho chiaro, conosco anche la formula per calcolarne la distanza, anche nello spazio.
Ma se ad essere parallele sono non 2 rette ma 2 strade, i termini cambiano e si entra nel campo della fisica teorica.
Ste strade si deformano, si incurvano, la geometria euclidea trapassa ed assume regno il caos.
Quindi impossibile io possa trovarla, una strada parallela ad una data.
Ma conosco molti metodi.
Il primo è chiedere, sfoderando un dialetto non romano per non far la figura del co jo ne qual sono.
In assenza di top con ingaggio elevatissimo chiedo ad un signore, sfoggiando un dialetto siculo.
" scusasse, via Cipro, indo è?"
Ora.
Come caxxo mi è uscita quella frase io non so.
Il Tizio mi ha guardato strano, mi ha indicato con la mano dove andare.
Io rispondo " grassie " e scappo via.
Ora.
Io capisco.
La vita è arte. Immaginazione.
Fantasia.
Ribaltare i concetti, le forme, stravolgere gli ordini.
Una vita vissuta come parodia della stessa.
Ma come caxxo mi è uscita quella frase non si sa.
Il telefono me lo hanno ridato in un'ora di lavorazione.
Era questo, no? 😊⚡