Secondo me ricordi male, c'era una feroce frizione che levati. Ma feroce veramente.
Solo che era una frizione fertile, di quelle che ti fanno pensare, che ti avveleni, ti metti sulla tastiera e ci metti mezzora per scrivere quello pensi e confutare quello dell'altro. E viceversa.
C'era rabbia e sudore. Ma alla fine ci si sentiva tutti un po' migliori. Oggi a leggere questo forum al massimo ti viene l'orticaria per i concetti, sempre gli stessi, ripetuti a pappardella in pochi caratteri.
Il problema è che è cambiato il modo di comunicare. Quando Lazionet faceva epoca non c'erano i social. La gente che scriveva qui dentro (lo dico tra noi, chi è assente, secondo me, ha sempre torto) ci perdeva qualche minuto per sviluppare il proprio pensiero. Oggi si scrive e si scambiano opinioni anche nella vita reale come se fosse un twitter o un pensierino su Facebook. E' un attimo che la discussione diventa manichea. I concetti si semplificano, e semplificandosi diventano banali e manichei. O bianchi o neri. Perché non abbiamo tempo. O non sappiamo cosa farne.
Ma più che il manicheismo il problema è che scriviamo semplicemente peggio di quanto facevamo prima. E la colpa , sì, è probabilmente dei social.
Quando sono entrato io, era la fine del secolo scorso, in media gli utenti scrivevano bene, era un forum molto di scrittura.
Io per parecchi anni sono intervenuto solo nelle aree riservate alla cultura e alla politica, e anche lì comunque c'erano diatribe e faide anche molto dure, ma sempre articolate e dialettiche, a nessuno veniva in mente di ricorrere al'insulto, sarebbe stata una sconfitta conclamata.
Ricordo agoni con Teo, col romanista Khalutz (sulla questione palestinese), ricordo Kim Gordon e Silverado che scriveva divinamente, e poi mi sono sempre piaciuti IB e Tarallo per la loro eleganza e quello humour sottile.
Delle volte litigavo con gente con cui ero in grande disaccordo ma mi piaceva come scriveva.
Poi oh ci sta pure il fatto che momenti in cui le emozioni fluiscono di più favoriscano anche una scrittura più densa, più di cuore.
Il momento attuale è un momento di stallo, mediocre, con questi nodi che non si sciolgono e alla fine appesantiscono tutto (penso sopratutto alla questione nazi ultras e all'inevitabile Lotito).
Sembra come non ci possa essere più romanticismo nell'ambiente Lazio...