Perché ti sentiresti sporco ?
Perché si tratta di mio nonno paterno che non è mai stato presente nella mia vita, un ducetto per farti capire.
Da racconti avuti, mio padre andava da lui in ginocchio a pregarlo di venire ai miei compleanni e lui si è sempre negato.
Alla morte di mio padre, che avevo 5 anni, ha pensato bene di mandare il figlio prediletto (pdm3) alla corte di mia madre e sto pdm3 ha pensato bene di uscirsene con una frase perfetta: io sono uguale a lui.
Fortuna che mia madre era sana di mente l'ha cacciato a calci nel culo.
Aggiungi che subito dopo si presentò il pdm a pretendere che io (5 anni, sordo) e mia sorella (circa 6 mesi) andassimo con lui a fare una gita a Orvieto.
Mia madre lo trattò in malo modo, a giusta ragione perché il pdm non sapeva minimamente di cosa io avessi bisogno e soprattutto mia sorella neonata.
Mia madre si è trovata una lettera dal suo avvocato in cui lui minacciava di portarci via da lei (poi la cosa non è andata avanti).
Non c'è mai stato nella mia vita, in quella di mia sorella e di mia madre vedova di suo figlio, neanche nell'immediato della morte di mio padre tranne quando compii 18 anni e che finalmente potetti accedere a un libretto postale aperto dal pdm.
Lui andò a spargere voce che grazie a lui e a quel libretto aperto da lui 13 anni prima, avevo fatto i soldoni.
Il libretto: 400.000 Lire depositate nel 1989, nel 2002 ritirate 200.00€ circa alla conversione, meno circa 20.00€ di spese chiusura libretto, quindi intorno alle 180.00€.
Dulcis in fundo: una lettera firmata da tutti i colleghi di mio padre per la donazione a questo libretto.
Quindi neanche soldi suoi. Ed erano moltissimi i firmatari.
Idem mia sorella.
E all'epoca mia madre gli disse che quei soldi gli servivano ora, non ai 18 anni perché lei era senza lavoro, avendo deciso in comune accordo con mio padre di fare la casalinga qualche mese prima vendendo la sua quota del locale che aveva, e non sapeva come sfamarci.
Lui, anzi LVI dall'alto della sua munificenza, disse che quei soldi erano miei e di mia sorella e che li avremmo presi ai 18 anni.
Mi rimbalza nella mente che da lui non ho mai avuto nulla, nè amore nè gioia, che credo un bambino di 5 anni che perde il padre ne abbia bisogno in modo assoluto, da lui avrei potuto avere soldi e solo soldi prostrandomi ai suoi piedi, cosa appunto che non ho mai mai mai fatto nella mia vita e accettando questa eredità mi sento come se tradissi un principio che mi ha fatto compagnia per tutta la vita.