Non ho voglia di aprire topic apposito e scrivo qui.
Mi è già capitato di scrivere qualcosa di personale. In particolare quando Palo "grande", mio padre, è andato da qualche parte a tifare Lazio con "suo" padre, "mio" nonno Ugo.
Oppure quando mio figlio si è trasferito a Parigi.
Oppure altro che, data la senilità che mi assedia, non ricordo, non so come cercare o mi vergogno a mostrare (una volta qualcuno sostiene che ho scritto di essere d'accordo con Vaz...).
Facendo parte a pieno titolo della categoria vdm, ci sono alcune cose da cui è impossibile prescindere. Prima di tutto la salute e la malattia. Nel dare ed avere della salute sono ormai pesantemente dal lato del devastatore del bilancio del Sistema Sanitario Nazionale, del Fondo di Assistenza integrativa e della compagnia di assicurazioni che mi ha concesso una copertura extra delle spese sanitarie non già totalmente coperte. Il mio essere uomo bionico non si limita alla capsula del molare (o alla dentiera), Al posto di catarattiche lenti che mi facevano credere di vivere una vita "troppo" grigia abbiamo montato due led per cui la parte di vista che indubbiamente ho recuperato viene "oscurata" da scurissime lenti da sole che mi aiutano nell'intolleranza alla luce eccessiva. Abbiamo installato una vasta gamma di "stent" al fine di rendere il mio sistema cardiocircolatorio meno prossimo ad un cesso intasato. La sperimentazione nel campo della cura dell'ipertensione ha fatto importanti passi in avanti da quando sono comparso io nelle corsie del Cardiologico Monzino (dove, peraltro, ho il mio armadietto, il pigiama, le pantofole e lo spazzolino). Abbiamo esplorato quasi tutte le tecniche di "raddrizzamento" di un "ritmo balordo del mio cuore malato" [questa citazione di una delle mie preferite del Faber, erano anni che aspettavo di porterla fare], finora infruttuosamente. L'ultima RMN della rachide (della schiena) mostra a livello lombo sacrale tre vertebre saldate "bone-to-bone" e a livello dorsale "Focalità erniarie in D1 - D2, D2 - D3, D3 - D4, D5 - D6, D6 - D7 e D9 - D10", tali da farmi pensare di aver fatto poco per i dischi D4-D5, D7-D8 e D8-D9 e, più su una anterolistesi di C7 su D1 su base degenerativa.
In parole povere, e tralasciando la gotta e la periodica comparsa di sintomi ipertiroidici, sono un'autentica schifezza d'uomo. Adesso ho anche una bella cicatrice sul petto da esibire la prossima estate al mare.
Tutto ciò è AMPIAMENTE COMPENSATO dalla seconda cosa da cui è impossibile prescindere: i miei figli si sono riprodotti ed hanno generato due bambine (concepite quasi in sincrono, con 8 settimane di scarto) ed un bimbo, fresco di giornata (ok è nato ieri, ma va bene lo stesso, no?). Per questo alle mia angustie di vdmm (vecchio di merda malato) si contrappone la condizione di "marito della nonna".
Mi spiego.
Tecnicamente e biologicamente sarei anche "nonno". Tuttavia immagino che il titolo di nonno vada accompagnato da collaborazione, presenza attiva e fattiva (unione di fatti ed azioni) che si coniugano con il ruolo. Il
marito della nonna gioca il minimo indispensabile con i piccoli, si impegna nel dare loro vizi e cattive abitudini, insegna canzonacce da far impallidire i frequentatori delle osterie venete, promuove la passiona Lazio e l'insofferenza asroma. Quando però c'è da preparare/dare la pappa (*), cambiare pannolini radioattivi e fare bidet termonucleari, occuparsi del bagnetto serale viene fuori il mal di schiena, le palpitazioni, il "ci vedo doppio" ed interviene la titolare del ruolo di nonna. Non me ne vogliano le mamme, nonne e simili che leggono: la sintomatologia è assolutamente tale da impedirmi di scoprire se sono o meno capace di ripetere le gesta di quando avevo 30 anni e cambiavo un Pampers in 3" e 8/10, tipo cambio gomme della Mercedes. Ma, non lo dite in giro, qualcosina di più potrei anche farla.
(*) Sulla preparazione pappa avrei anche fatto molto di più. Ma sono stato molto criticato per la questione "gricia", sul filetto alla Rossini (usando fegato di vitellina da latte invece del foie gras) e sulle seppie con bietole.