Ammazza oh, non vedete l’ora eh 😝
Cerco di condensare tre anni circa in poche righe:
Quando avevo 17 anni ho conosciuto un ragazzo di 25. Era venuto a chiedere informazioni per iscriversi in palestra, ma era indeciso. Però ha cominciato a passare a trovarmi e/o vedermi allenare e aspettarmi fuori, dopo un mesetto ci siamo scambiati i numeri, e insomma. Mi scriveva anche quando era al lavoro e io ero cotta persa, era tutto perfetto e non mi pareva vero finalmente un po’ di felicità (sono rimasta orfana a 15 anni e sono stati anni molto duri e tristi, per me e per mio fratello che ha quattro anni più di me).
Dopo un altro mesetto ci mettiamo ufficialmente insieme, era tutto bellissimo lui era dolcissimo mi faceva regali anche grandi , mi accompagnava e mi veniva a prendere in palestra ed ero al settimo cielo. Poi ha cominciato ad accompagnarmi e venirmi a prendere anche se uscivo con le amiche , poi anche se uscivo con mio fratello e i suoi amici perché a detta sua ci provavano con me.
Ha cominciato a voler venire anche lui, e ho acconsentito… tanto se non veniva con me era un continuo messaggiarmi o chiamarmi fino a portarmi a rinunciare alle uscite e rimanere a casa, perché con lui che si sedeva con me e la mia migliore amica ovviamente era impossibile scambiare alcun tipo di confidenza, e se usciva con me e gli amici di mio fratello (che sono anche miei ovviamente) cominciava a guardare tutti in cagnesco generando tensione e più di una volta litigi, soprattutto con mio fratello.
Tutto ciò è avvenuto gradualmente ovviamente. Manipolandomi al punto da convincermi che non c’era niente di male a non andare al mare, a fare una passeggiata o a una festa con le amiche o con mio fratello, che anzi aveva ragione tutto sommato, era geloso e voleva stare tranquillo e “dopo tutto quello che faccio per te” ne aveva il diritto!
Tengo a precisare che ho un carattere molto forte, quindi litigavamo tantissimo, era un continuo tira e molla ma poi lui sapeva come prendermi (e sì, duole dirlo, pure il quel senso. Il che ha indubbiamente contribuito a prolungare il tira e molla) e per qualche tempo tutto tornava perfetto…ma ogni volta poi pretendeva un po’ di più.
Pratico arti marziali da quando ho sei anni. Quella palestra è famiglia per me, il mio Maestro mi ha fatto da padre quando ho perso il mio, ha fatto tanto per me e anche per mio fratello. È capitato spesso che per lunghi periodi mi sia trovata a essere la sola ragazza del corso (statisticamente in 15 anni ho visto mollare ragazze all’80% rispetto ai ragazzi!). Questa cosa lo faceva impazzire, perdeva ore della sua vita a guardarmi allenate dalla strada di fronte alla palestra, perché il Maestro dopo un po’ si è fatto rodere di brutto e gli aveva detto di lasciarmi stare e non farsi vedere. E se non stavo dove lui poteva vedermi, erano urla e insulti, poi ha cominciato anche a tirarmi i capelli e darmi schiaffoni. Inevitabilmente mi difendevo. Succedeva in strada, al centro commerciale, dovunque. Tranne a casa, perché mio fratello a un certo punto gli ha puntato il fucile (regolarmente denunciato) e lo ha minacciato di fargli saltare la testa…ovviamente da brava cogliona io me la prendevo con mio fratello.
Il nostro rapporto continuava tra pochissimi alti e molti molti bassi. Non ho mai lasciato la palestra anche se ero arrivata ad avere crisi di ansia se mi rendevo conto di non stare davanti al finestrone dove poteva vedermi.
Solo mio fratello, il Maestro e pochissime amiche hanno capito il mio momento di difficoltà, hanno sopportato l’ignorare i loro consigli e la mia aggressività nei loro confronti ( in realtà mi sentivo punta nel vivo perché sapevo benissimo che avevano ragione. Ma non potevo stare senza di lui e soprattutto credevo a lui quando mi diceva di non poter stare senza me).
Potrei andare avanti a raccontare aneddoti fino a domani e oltre ma credo di aver reso l’idea molto chiaramente .
Dopo la quarta volta che tornavamo insieme, finito l’idillio sono cominciate le botte vere.
Credo che se non ho riportato mai grossi traumi (e se non sono finita al creatore🙄) sia perché so come parare i colpi e incassare , so come cadere, come ripararmi dai calci in testa e ai genitali, come liberarmi da uno strangolamento, come contrarre i muscoli quando addosso ti arriva la qualunque … tutte cose che purtroppo mi sono servite… oltre a qualche angelo custode che mi ha miracolosamente salvata da un frontale su strada extraurbana perché mentre una sera litigavamo in macchina, gli ho detto che era finita e lui mi ha detto “o stai con me o con nessuno” e mi ha preso il volante mandandomi nella corsia opposta… ne sono uscita con la macchina (di mio fratello poi) da buttare ma miracolosamente illesa. In preda a una crisi isterica in cui per la prima volta hanno dovuto togliermelo dalle mani, ma illesa. E decisa a non volerne sapere mai più. Non ho nemmeno ceduto alle sue minacce di suicidarsi, al suo stalkeraggio telefonico, mediatico e fisico. Mi sono lasciata convincere da mio fratello e dalla mia migliore amica ad andare in terapia, perché evidentemente avevo enormi problemi di autostima e personali se avevo perso anni appresso a uno così (e ci vado ancora ogni tanto. È la cosa migliore che abbia mai fatto, dopo mia figlia ovviamente. Davvero, ho imparato ad amarmi).
MA!! Colpo di scena. Dopo due mesi di questa situazione da cui stavo pian piano uscendo mi rendo conto che il ciclo non arriva. Però arriva la nausea 🙄 manco a dirlo, test positivissimo alla prima botta, ero già di 9 settimane. Seguono giorni terribili in cui non so se dirglielo, se tenere il bambino e non dirglielo, se non dirglielo e abortire, insomma. Pianti su pianti. Mio fratello non voleva assolutamente ma dal momento che avevo deciso di tenere il bambino speravo potesse avere una famiglia. E quindi gliel’ho detto. Seguono pianti di gioia, giuri e spergiuri che sarebbe cambiato, amore eterno, andiamo a vivere subito insieme ci sposiamo e bla bla. E io non ci credevo più di tanto eh, ma ero innamorata nonostante tutto e pensavo che magari diventando padre avrebbe messo la testa a posto. Così sembrava. Stavamo cercando casa insieme. Lui lavorava e avevamo appuntamento per vedere una casa in affitto. L’agente immobile era un uomo e lui è arrivato quasi a fine appuntamento. Apriti cielo, una discussione interminabile perché a suo dire mi stava spogliando con gli occhi. Continuata anche a cena fuori con una coppia di suoi amici. E vabbè, mi sono detta, almeno non ha alzato le mani. Dopo qualche settimana ha cominciato a insinuare che secondo i suoi calcoli il bambino non poteva essere suo 🙄 e quindi si era messo in testa che volessi “attaccare il cappello” e farmi mantenere da lui (tra l’altro ho sempre lavorato io, anche al liceo. Ho sempre fatto la cameriera e la faccio tutt’ora e pure lì, potete immaginare le scenate e quante volte ho rischiato di perdere il posto grazie alle sue piazzate. Devo davvero ringraziare il mio capo che è un pezzo di pane). E così sono ricominciate le botte.
Credo che l’istinto di protezione nei confronti del bambino che portavo in grembo mi abbia convinta a mettere un punto definitivo, insieme alla terapia che ha dato da subito buoni risultati.
E quindi. Lui è uscito dalla nostra vita del tutto anche se con fatica, ha anche un’ordinanza restrittiva. La bambina porta il mio cognome e non conoscerà MAI suo padre. E se si avvicina stavolta gliene do io per tre anni che ne ho prese!
Ho capito di essere forte, ho capito quanto mi amano le poche persone che ho vicino, e quanto io ami loro, e tante altre cose.
Ho imparato a rispettare me stessa e di conseguenza, a farmi rispettare. E tutto è bene quel che finisce bene.
La situazione difficile adesso è che vorrei tanto trovare un bravo ragazzo che sia pure un bravo papà e ami mia figlia come fosse sua. Vorrei innamorarmi davvero e possibilmente essere ampiamente ricambiata senza complicazioni strane o casi umani di mezzo. Ma è dura eh. Ormai sono arrivata a presentarmi con “ciao piacere Christina, ho una figlia!” Così almeno se è scappano subito 😂😂 oh che sia chiaro : Astrid è la luce dei miei occhi, del mio cuore e della mia anima. È la mia forza, e se dovrò prendermene cura da sola per il resto della vita, pazienza. Ho le spalle abbastanza larghe!
Nel frattempo siccome l’astinenza non fa per me ho un paio di friends with benefit
e uno dei due non è propriamente single ma l’ho saputo da poco e devo ancora decidere che fare. Si accettano consigli 👀
mentre stavo rileggendo quello che ho scritto per controllare eventuali errori mi ha inviato un whatsapp il famoso corriere 😰😰😰😰😰 vi giuro 😰😰😰😰
P.s. se mi aveste detto di accannare (giustamente) vi avrei ignorato . Io devo sempre sbatterci il muso 😅