Situazione difficile 2 - il ritorno

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Offline Drake

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Situazione difficile 2 - il ritorno
« il: 19 Feb 2022, 21:06 »
scatenatevi  :)


Re:Situazione difficile 2 - il ritorno
« Risposta #1 il: 19 Feb 2022, 21:54 »
Nighty night.

Era dovuto.

Offline LaFonte

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Re:Situazione difficile 2 - il ritorno
« Risposta #2 il: 19 Feb 2022, 22:13 »
Allora, premessa, sono lesbica. O meglio, mi piace pensare di essere una bisex che non ha ancora trovato un uomo di suo gusto  :). E oltre ad essere lesbica sono in the closet; per chi non sa chevvordì, non è ufficiale, non lo sbandiero ai quattro venti ma lo dico solo se e quando e con chi credo, tipo qui adesso. Ma penso che una persona un minimo perspicace dopo un po' che mi conosce ci arrivi da sé.
Bè, un bel giorno in ufficio da me arriva una neoassunta, una decina d’anni meno di me, bella, elegante, solare, dolcissina, sprizzante entusiasmo per il nuovo lavoro.
Io devo lavorare fianco a fianco con lei per insegnarle il mestiere in vista del mio prossimo trasferimento, e così faccio.
Tempo un mese, mi rendo conto di avere le farfalle nello stomaco, ho circa 40 anni ma mi sono innamorata come un’adolescente… anzi di più, innamorata come mai prima di allora.
Ovviamente, lei è superetero e fidanzatissima.
L’istinto mi dice di insegnarle più in fretta possibile e scappare di corsa al nuovo lavoro. Ma sto così bene quando lavoro con lei… così rimando e rimando e rimando e rimando...
Morale, ho preso il più grosso treno in fronte della mia vita, guardandolo arrivare sempre più vicino ogni singolo giorno che passava. Avere qualcuno che mi scrivesse ACCANNAAA!! di continuo forse avrebbe ridotto un po' i danni.

Offline Tarallo

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111509
Re:Situazione difficile 2 - il ritorno
« Risposta #3 il: 19 Feb 2022, 22:39 »
Allora, premessa, sono lesbica.

OT
Qualcuno porti i sali a Stylish Kid, che qui ha perso i sensi.
EOT

Io veramente non so come si possa dire ah ma lo sapevi dovevi stare lontana. Ma davvero c’è chi ci riesce? Anche se sai che la tranvata  arriva? Ma si può vivere non vivendo?

Offline Dissi

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Re:Situazione difficile 2 - il ritorno
« Risposta #4 il: 19 Feb 2022, 22:43 »
Se non avessi preso la tranva, provando, saresti stata tutta la vita c dubbio....

Online FatDanny

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Re:Situazione difficile 2 - il ritorno
« Risposta #5 il: 19 Feb 2022, 22:50 »
...

le neoassunzioni sono il male. Sempre.
Portano quella ventata di novità destabilizzante che non dovrebbe mai esserci in un luogo di lavoro.
che alla fine dopo x anni quello che doveva succede è successo, ce se mette l'anima in pace a guardà sempre quelle solite brutte facce.
Poi arrivano le assunzioni. è tipo il giorno delle matricole.
Al 90% è un disastro. Più l'organizzazione è grande più è probabile il disastro per la legge dei grandi numeri.
Solidarietà.
Ma penso che pure se qualcuno ti scriveva accanna il treno in faccia lo prendevi uguale.

Offline LaFonte

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1582
Re:Situazione difficile 2 - il ritorno
« Risposta #6 il: 19 Feb 2022, 22:54 »
le neoassunzioni sono il male. Sempre.
Portano quella ventata di novità destabilizzante che non dovrebbe mai esserci in un luogo di lavoro.
che alla fine dopo x anni quello che doveva succede è successo, ce se mette l'anima in pace a guardà sempre quelle solite brutte facce.
Poi arrivano le assunzioni. è tipo il giorno delle matricole.
Al 90% è un disastro. Più l'organizzazione è grande più è probabile il disastro per la legge dei grandi numeri.
Solidarietà.
Ma penso che pure se qualcuno ti scriveva accanna il treno in faccia lo prendevi uguale.

Parole sante. Ma certo a leggere le min.chiate che avreste sicuramente scritto giorno dopo giorno mi avrebbe tirato su il morale.
Credo.
Re:Situazione difficile 2 - il ritorno
« Risposta #7 il: 19 Feb 2022, 23:02 »
Ma non ho capito se ti sei dichiarata o no. Se sei andata via o stai ancora là.
Re:Situazione difficile 2 - il ritorno
« Risposta #8 il: 19 Feb 2022, 23:05 »
Allora, premessa, sono lesbica. 
Pure io.
Re:Situazione difficile 2 - il ritorno
« Risposta #9 il: 19 Feb 2022, 23:27 »
Una "situazione difficile" è capitata anche a me, proprio di recente (qualche settimana fa).
Allora, premetto che sono sposato ed il motto "Nei secoli fedele" lo applico anche nella mia vita privata.
Ebbene, dicevo, qualche settimana fa una nostra amica che abita al piano di sotto ha chiesto a mia moglie se poteva accompagnarla in concessionaria per ritirare la sua auto lì in assistenza. Mia moglie era fuori, mentre io ero a casa, per cui mi ha mandato un messaggio vocale per chiedermi se potessi accompagnare io la nostra amica. Avendo terminato il mio turno e senza altri impegni, ho acconsentito.
Quel pomeriggio pioveva, nonostante fossero le 15-15,30 il cielo era già buio e faceva molto freddo. Mentre guidavo si parlava del più e del meno. Ad un certo punto ho notato che, ogni volta che cambiavo marcia, la nostre mani si sfioravano. Io poi ho l'abitudine di guidare sempre col braccio destro poggiato sul bracciolo centrale, e anche lei aveva messo il suo braccio lì, con i nostri gomiti quindi che si toccavano... Insomma, per farla breve, mentre avevo la mano sul cambio lei sposta la sua mano sulla mia, simulando un gesto involontario ma che involontario non era affatto visto che ha tenuto la sua mano sulla mia anche quando mi sono girato verso di lei con sguardo che non so neppure io come definire, diciamo incredulo (ma mica tanto sorpreso, ad essere sincero).
La cosa è finita lì, io mi sono ritratto senza avere la prontezza di dire granché, anche perché eravamo già arrivati all'ingresso della concessionaria.
Ci siamo incontrati più volte, da quel giorno. Anche in presenza dei nostri rispettivi coniugi (e dei nostri figli, che spesso giocano insieme).
C'è imbarazzo, soprattutto da parte mia. E la spontaneità che c'era una volta ora è solo un ricordo. E mi spiace.
Re:Situazione difficile 2 - il ritorno
« Risposta #10 il: 19 Feb 2022, 23:43 »
le neoassunzioni sono il male. Sempre.
Portano quella ventata di novità destabilizzante che non dovrebbe mai esserci in un luogo di lavoro.

 :o :S :s
Re:Situazione difficile 2 - il ritorno
« Risposta #11 il: 20 Feb 2022, 00:08 »
Ammazza oh, non vedete l’ora eh 😝
Cerco di condensare tre anni circa in poche righe:

Quando avevo 17 anni ho conosciuto un ragazzo di 25. Era venuto a chiedere informazioni per iscriversi in palestra, ma era indeciso. Però ha cominciato a passare a trovarmi e/o vedermi allenare e aspettarmi fuori, dopo un mesetto ci siamo scambiati i numeri, e insomma. Mi scriveva anche quando era al lavoro e io ero cotta persa, era tutto perfetto e non mi pareva vero finalmente un po’ di felicità (sono rimasta orfana a 15 anni e sono stati anni molto duri e tristi, per me e per mio fratello che ha quattro anni più di me).
Dopo un altro mesetto ci mettiamo ufficialmente insieme, era tutto bellissimo lui era dolcissimo mi faceva regali anche grandi , mi accompagnava e mi veniva a prendere in palestra ed ero al settimo cielo. Poi ha cominciato ad accompagnarmi e venirmi a prendere anche se uscivo con le amiche , poi anche se uscivo con mio fratello e i suoi amici perché a detta sua ci provavano con me.
Ha cominciato a voler venire anche lui, e ho acconsentito… tanto se non veniva con me era un continuo messaggiarmi o chiamarmi fino a portarmi a rinunciare alle uscite e rimanere a casa, perché con lui che si sedeva con me e la mia migliore amica ovviamente era impossibile scambiare alcun tipo di confidenza, e se usciva con me e gli amici di mio fratello (che sono anche miei ovviamente) cominciava a guardare tutti in cagnesco generando tensione e più di una volta litigi, soprattutto con mio fratello.
Tutto ciò è avvenuto gradualmente ovviamente. Manipolandomi al punto da convincermi che non c’era niente di male a non andare al mare, a fare una passeggiata o a una festa con le amiche o con mio fratello, che anzi aveva ragione tutto sommato, era geloso e voleva stare tranquillo e “dopo tutto quello che faccio per te” ne aveva il diritto!

Tengo a precisare che ho un carattere molto forte, quindi litigavamo tantissimo, era un continuo tira e molla ma poi lui sapeva come prendermi (e sì, duole dirlo, pure il quel senso. Il che ha indubbiamente contribuito a prolungare il tira e molla) e per qualche tempo tutto tornava perfetto…ma ogni volta poi pretendeva un po’ di più.

Pratico arti marziali da quando ho sei anni. Quella palestra è famiglia per me, il mio Maestro mi ha fatto da padre quando ho perso il mio, ha fatto tanto per me e anche  per mio fratello. È capitato spesso che per lunghi periodi mi sia trovata a essere la sola ragazza del corso (statisticamente in 15 anni ho visto mollare ragazze all’80% rispetto ai ragazzi!). Questa cosa lo faceva impazzire, perdeva ore della sua vita a guardarmi allenate dalla strada di fronte alla palestra, perché il Maestro dopo un po’ si è fatto rodere di brutto e gli aveva detto di lasciarmi stare e non farsi vedere.  E se non stavo dove lui poteva vedermi, erano urla e insulti, poi ha cominciato anche a tirarmi i capelli e darmi schiaffoni. Inevitabilmente mi difendevo. Succedeva in strada, al centro commerciale, dovunque. Tranne a casa, perché mio fratello a un certo punto gli ha puntato il fucile (regolarmente denunciato) e lo ha minacciato di fargli saltare la testa…ovviamente da brava cogliona io me la prendevo con mio fratello.
 Il nostro rapporto continuava tra pochissimi alti e molti molti bassi. Non ho mai lasciato la palestra anche se ero arrivata ad avere crisi di ansia se mi rendevo conto di non stare davanti al finestrone dove poteva vedermi.
Solo mio fratello, il Maestro e pochissime amiche  hanno capito il mio momento di difficoltà, hanno sopportato l’ignorare i loro consigli e la mia aggressività nei loro confronti ( in realtà mi sentivo punta nel vivo perché sapevo benissimo che avevano ragione. Ma non potevo stare senza di lui e soprattutto credevo a lui quando mi diceva di non poter stare senza me).
Potrei andare avanti a raccontare aneddoti fino a domani e oltre ma credo di aver reso l’idea molto chiaramente .
Dopo la quarta volta che tornavamo insieme, finito l’idillio sono cominciate le botte vere.

Credo che se non ho riportato mai grossi traumi (e se non sono finita al creatore🙄) sia perché so come parare i colpi e incassare , so come cadere, come ripararmi dai calci in testa e ai genitali,  come liberarmi da uno strangolamento, come contrarre i muscoli quando addosso ti arriva la qualunque  … tutte cose che purtroppo mi sono servite… oltre a qualche angelo custode che mi ha miracolosamente salvata da un frontale su strada extraurbana perché mentre una sera litigavamo in macchina, gli ho detto che era finita e lui mi ha detto “o stai con me o con nessuno” e mi ha preso il volante mandandomi nella corsia opposta… ne sono uscita con la macchina (di mio fratello poi) da buttare ma miracolosamente illesa. In preda a una crisi isterica in cui per la prima volta hanno dovuto togliermelo dalle mani, ma illesa. E decisa  a non volerne sapere mai più. Non ho nemmeno ceduto alle sue minacce di suicidarsi, al suo stalkeraggio telefonico, mediatico e fisico. Mi sono lasciata  convincere da mio fratello e dalla mia migliore amica ad andare in terapia, perché evidentemente avevo enormi problemi di autostima e personali se avevo perso anni appresso a uno così (e ci vado ancora ogni tanto. È la cosa migliore che abbia mai fatto, dopo mia figlia ovviamente. Davvero, ho imparato ad amarmi).

MA!! Colpo di scena. Dopo due mesi di questa situazione da cui stavo pian piano uscendo mi rendo conto che il ciclo non arriva. Però arriva la nausea 🙄 manco a dirlo, test positivissimo alla prima botta, ero già di 9 settimane. Seguono giorni terribili in cui non so se dirglielo, se tenere il bambino e non dirglielo, se non dirglielo e abortire, insomma. Pianti su pianti. Mio fratello non voleva assolutamente ma dal momento che avevo deciso di tenere il bambino speravo potesse avere una famiglia. E quindi gliel’ho detto. Seguono pianti di gioia,  giuri e spergiuri che sarebbe cambiato, amore eterno, andiamo a vivere subito insieme ci sposiamo e bla bla. E io non ci credevo più di tanto eh, ma ero innamorata nonostante tutto e pensavo che magari diventando padre avrebbe messo la testa a posto. Così sembrava.  Stavamo cercando casa insieme. Lui lavorava e avevamo appuntamento per vedere una casa in affitto. L’agente immobile era un uomo e lui è arrivato quasi a fine appuntamento. Apriti cielo, una discussione interminabile perché a suo dire mi stava spogliando con gli occhi. Continuata anche a cena fuori con una coppia di suoi amici. E vabbè, mi sono detta, almeno non ha alzato le mani. Dopo qualche settimana ha cominciato a insinuare che secondo i suoi calcoli il bambino non poteva essere suo 🙄 e quindi si era messo in testa che volessi “attaccare il cappello” e farmi mantenere da lui (tra l’altro ho sempre lavorato io, anche al liceo. Ho sempre fatto la cameriera e la faccio tutt’ora e pure lì, potete immaginare le scenate e quante volte ho rischiato di perdere il posto grazie alle sue piazzate. Devo davvero ringraziare il mio capo che è un pezzo di pane). E così sono ricominciate le botte.

Credo che l’istinto di protezione nei confronti del bambino che portavo in grembo mi abbia convinta a mettere un punto definitivo, insieme alla terapia che ha dato da subito buoni risultati.

E quindi. Lui è uscito dalla nostra vita del tutto anche se con fatica, ha anche un’ordinanza restrittiva.  La bambina porta il mio cognome  e non conoscerà MAI suo padre. E se si avvicina stavolta gliene do io per tre anni che ne ho prese!
Ho capito di essere forte, ho capito quanto mi amano le poche persone che ho vicino, e quanto io ami loro, e tante altre cose.
Ho imparato a rispettare me stessa e di conseguenza, a farmi rispettare. E tutto è bene quel che finisce bene.

La situazione difficile adesso è che vorrei tanto trovare un bravo ragazzo che sia pure un bravo papà e ami mia figlia come fosse sua. Vorrei innamorarmi davvero e possibilmente essere ampiamente ricambiata senza complicazioni strane o casi umani di mezzo. Ma è dura eh. Ormai sono arrivata a presentarmi con “ciao piacere Christina, ho una figlia!” Così almeno se è scappano subito 😂😂 oh che sia chiaro : Astrid è la luce dei miei occhi, del mio cuore e della mia anima. È la mia forza, e se dovrò prendermene cura da sola per il resto della vita, pazienza. Ho le spalle abbastanza larghe!

Nel frattempo siccome l’astinenza non fa per me ho un paio di friends with benefit  :=)) e uno dei due non è propriamente single ma l’ho saputo da poco e devo ancora decidere che fare. Si accettano consigli 👀

mentre stavo rileggendo quello che ho scritto per controllare eventuali errori mi ha inviato un whatsapp il famoso corriere 😰😰😰😰😰 vi giuro 😰😰😰😰

P.s. se mi aveste detto di accannare (giustamente) vi avrei ignorato . Io devo sempre sbatterci il muso 😅
Re:Situazione difficile 2 - il ritorno
« Risposta #12 il: 20 Feb 2022, 00:24 »
Allora, premessa, sono lesbica. O meglio, mi piace pensare di essere una bisex che non ha ancora trovato un uomo di suo gusto  :). E oltre ad essere lesbica sono in the closet; per chi non sa chevvordì, non è ufficiale, non lo sbandiero ai quattro venti ma lo dico solo se e quando e con chi credo, tipo qui adesso. Ma penso che una persona un minimo perspicace dopo un po' che mi conosce ci arrivi da sé.
Bè, un bel giorno in ufficio da me arriva una neoassunta, una decina d’anni meno di me, bella, elegante, solare, dolcissina, sprizzante entusiasmo per il nuovo lavoro.
Io devo lavorare fianco a fianco con lei per insegnarle il mestiere in vista del mio prossimo trasferimento, e così faccio.
Tempo un mese, mi rendo conto di avere le farfalle nello stomaco, ho circa 40 anni ma mi sono innamorata come un’adolescente… anzi di più, innamorata come mai prima di allora.
Ovviamente, lei è superetero e fidanzatissima.
L’istinto mi dice di insegnarle più in fretta possibile e scappare di corsa al nuovo lavoro. Ma sto così bene quando lavoro con lei… così rimando e rimando e rimando e rimando...
Morale, ho preso il più grosso treno in fronte della mia vita, guardandolo arrivare sempre più vicino ogni singolo giorno che passava. Avere qualcuno che mi scrivesse ACCANNAAA!! di continuo forse avrebbe ridotto un po' i danni.

Ma ti sei dichiarata? Chi non risica non rosica !  :beer:
Re:Situazione difficile 2 - il ritorno
« Risposta #13 il: 20 Feb 2022, 00:28 »
Una "situazione difficile" è capitata anche a me, proprio di recente (qualche settimana fa).
Allora, premetto che sono sposato ed il motto "Nei secoli fedele" lo applico anche nella mia vita privata.
Ebbene, dicevo, qualche settimana fa una nostra amica che abita al piano di sotto ha chiesto a mia moglie se poteva accompagnarla in concessionaria per ritirare la sua auto lì in assistenza. Mia moglie era fuori, mentre io ero a casa, per cui mi ha mandato un messaggio vocale per chiedermi se potessi accompagnare io la nostra amica. Avendo terminato il mio turno e senza altri impegni, ho acconsentito.
Quel pomeriggio pioveva, nonostante fossero le 15-15,30 il cielo era già buio e faceva molto freddo. Mentre guidavo si parlava del più e del meno. Ad un certo punto ho notato che, ogni volta che cambiavo marcia, la nostre mani si sfioravano. Io poi ho l'abitudine di guidare sempre col braccio destro poggiato sul bracciolo centrale, e anche lei aveva messo il suo braccio lì, con i nostri gomiti quindi che si toccavano... Insomma, per farla breve, mentre avevo la mano sul cambio lei sposta la sua mano sulla mia, simulando un gesto involontario ma che involontario non era affatto visto che ha tenuto la sua mano sulla mia anche quando mi sono girato verso di lei con sguardo che non so neppure io come definire, diciamo incredulo (ma mica tanto sorpreso, ad essere sincero).
La cosa è finita lì, io mi sono ritratto senza avere la prontezza di dire granché, anche perché eravamo già arrivati all'ingresso della concessionaria.
Ci siamo incontrati più volte, da quel giorno. Anche in presenza dei nostri rispettivi coniugi (e dei nostri figli, che spesso giocano insieme).
C'è imbarazzo, soprattutto da parte mia. E la spontaneità che c'era una volta ora è solo un ricordo. E mi spiace.

Questa è pesantina in effetti. Mi sembra chiaro che ha voluto tastare il terreno.

Offline Jabot

*
2673
Re:Situazione difficile 2 - il ritorno
« Risposta #14 il: 20 Feb 2022, 00:53 »
No vabbe' a faciolo proprio, appena riesco scrivo la mia situazione attuale. Sto a scapoccia'

Offline sharp

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26498
Re:Situazione difficile 2 - il ritorno
« Risposta #15 il: 20 Feb 2022, 01:42 »
@ cristina con l'h
ma se ti alzava le mani ed eri in grado di difenderti(cosa che non tutte le ragazze/donne che vengono picchiate sono in grado di poter fare), una cosa te la voglio chiedere : ma perchè non gli hai staccato le braccine cavolo ??? oh io posso capire tutto eh, eri innamorata,ti faceva sentire in colpa , tutto quello che vuoi, ma per puro istinto dico ... cavolo io gli staccavo la testa

Boh sarà che ne ho sentite troppe di donne che hanno subito violenza fisica dai loro così detti compagni/uomini, e che però non erano proprio in grado fisicamente di difendersi che sentire che anche chi potrebbe farlo sta li passiva a farsi riempire di botte, non riesco a capirla sta cosa
 



Offline Tarallo

*****
111509
Re:Situazione difficile 2 - il ritorno
« Risposta #16 il: 20 Feb 2022, 02:43 »
Mortaccidepippo.
Quella di Christina non è la storia che meritiamo ma è la storia di cui abbiamo bisogno.
Regista Almodovar, chiaramente Penelope Cruz, lo psicopatico ovviamente Bardem o forse un giovane Josh Brolin, il fratello Matthew McConaughey, l’istruttore di arti marziali Bruce Willis, Emma Stone la migliore amica.
Titolo: Vicky Christina Tor di Nona
Re:Situazione difficile 2 - il ritorno
« Risposta #17 il: 20 Feb 2022, 04:09 »
@ cristina con l'h
ma se ti alzava le mani ed eri in grado di difenderti(cosa che non tutte le ragazze/donne che vengono picchiate sono in grado di poter fare), una cosa te la voglio chiedere : ma perchè non gli hai staccato le braccine cavolo ??? oh io posso capire tutto eh, eri innamorata,ti faceva sentire in colpa , tutto quello che vuoi, ma per puro istinto dico ... cavolo io gli staccavo la testa

Boh sarà che ne ho sentite troppe di donne che hanno subito violenza fisica dai loro così detti compagni/uomini, e che però non erano proprio in grado fisicamente di difendersi che sentire che anche chi potrebbe farlo sta li passiva a farsi riempire di botte, non riesco a capirla sta cosa

No non stavo lì passiva, mi difendevo,lo spingevo via o ricambiavo in misura molto più contenuta.
Perché non gli ho fracassato la mandibola a calci non lo so, non saprei risponderti onestamente, posso dirti che mi mangio le mani per non averlo fatto e che oggi lo farei molto molto volentieri.
Con la psicologa è venuto fuori che io pensavo di dover/poter sopportare e ormai mi ero come abituata. È difficile spiegare cosa scatta in testa dopo un po’. Poi io sono una che se vede una persona maltrattare qualcuno da sempre si mette in mezzo. Quindi davvero non so perché non sono andata oltre gli spintoni e qualche pugno. Senz’altro se vivessi una cosa del genere oggi non mi farei scrupoli a reagire come si deve .


Mortaccidepippo.
Quella di Christina non è la storia che meritiamo ma è la storia di cui abbiamo bisogno.
Regista Almodovar, chiaramente Penelope Cruz, lo psicopatico ovviamente Bardem o forse un giovane Josh Brolin, il fratello Matthew McConaughey, l’istruttore di arti marziali Bruce Willis, Emma Stone la migliore amica.
Titolo: Vicky Christina Tor di Nona

:lol: :lol: :lol: 
 Ahahahaha!!  Sì ma io non assomiglio alla Cruz manco per sbaglio, e gli attori nemmeno somigliano ai veri protagonisti…dovremmo rivedere il cast

Offline bizio67

*
17183
Re:Situazione difficile 2 - il ritorno
« Risposta #18 il: 20 Feb 2022, 08:50 »
Un abbraccio a Christina, tanta stima e rispetto per te e occhio al corriere  ;)

Offline olympia

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9848
Re:Situazione difficile 2 - il ritorno
« Risposta #19 il: 20 Feb 2022, 09:14 »
" Tranne a casa, perché mio fratello a un certo punto gli ha puntato il fucile (regolarmente denunciato) e lo ha minacciato di fargli saltare la testa…ovviamente da brava cogliona io me la prendevo con mio fratello."
 

Ho letto il tuo racconto , mi sembrava più la trama di un telefilm, e questa frase, che ho voluto rimarcare, mi ha fatto sobbalzare, anche per la nonchalance  con cui la hai raccontata. E' normale che un ragazzo di 23 anni abbia per le mani un fucile, con regolare porti d'armi, con cui minacciare le persone? Mi sembra così "tutto troppo ". Ma dove vivi, in Italia o in America?
Il tuo racconto è un pugno allo stomaco, spero, ma da una parte mi auguro, che siano tutte fantasie. Non ti offendere, se è tutto vero hai tutta la mia solidarietà,  vivere a 20 anni un condenzato di cose così brutte, tra cui il tentativo di farti sfracellare in macchina mentre guidavi , lo stalking, la gravidanza indesiderata, la realtà difficile che stai vivendo, sono un vero pugno allo stomaco.
Vorrei solo farti qualche domanda , ora quanti anni hai, in che città vivi e perché non parli mai di tua madre che dovrebbe essere la persona a te più vicina?
Se non ti va non rispondere.
 

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