e niente, ci vediamo alle 20 in un punto particolare del lungotevere (via dalla pazza folla)
e iniziamo a camminare verso un posto sul tevere che fa gli aperitivi con cose da mangiare che poi non c'è bisogno di cenare.
per i netter non di Roma: camminare alle 20 lungo il tevere a Roma a fine giugno, con quell'aria e quella luce ti farebbe innamorare pure di un palo della corrente, ed è per questo che la nostra città, seppur devastata, sofferente, piena de monnezza (e infestata dai tutati dell'altra sponda) rimane LA città.
Il centro esatto del mondo.
respiro profondo.
parliamo, lei è radiante, indossa dei pantaloni leggerissimi e larghi neri e una canottiera nera di seta che risalta sull'ambra della pelle.
iniziamo a scherzare, a ridere, non siamo tesi (grazie mezzo xanax) e il primo spritz è carico e aiuta.
parliamo di varie cose, il contesto dove ci siamo conosciuti (top secret) e di persone che conosciamo in comune, di come vediamo il mondo, un po anche di sè.
la serata scivola liscia, poi verso le 22 ci alziamo e ricominciamo a camminare, poi ci sediamo su un muretto una di fronte all'altro.
e qui faccio una cosa che non faccio MAI.
je parto.