Topic riservato a chi “non legge niente, non gliene importa niente, ha una bella faccia di cazzo".
Per raggiungere l’equilibrio stabile e vivere bene la Lazio c’è una strada. Sarri ce l’ha tracciata.
Non è un carro.
É un sentiero che o lo percorri o ne sei fuori. Non ci puoi saltare dentro quando vuoi. Non è agevole né impossibile.
A Parigi c’è una fermata della metro 12, Abesses, ai piedi di Montmartre. Tu arrivi scendi ti incammini e trovi un cartello con su scritto (più o meno):
“Qui inizia la tua risalita verso l’uscita. Sappi che sono 181 gradini! Da fare a piedi perché noi, grandissime merde della Metro di Parigi, abbiamo bloccato gli ascensori, eheh!”
E tu, che cardiopatie e età avanzata te li porti appresso come se niente fosse, pensi:
“Ieri abbiamo vinto col Bayern, noi pochi, noi Laziali, noi manipolo di facce di cazzo, che ce fanno 181 gradini del cazzo???!!!”
Sono arrivato su “a riveder le stelle” ho cercato una panchina e ho pensato con un sorriso ai miei amici di chat laziale, e a quelli che sul forum si affrettavano a sventolare (giustamente) bandiere che si tirano fuori solo nelle grandi occasioni. Molto più belle e grandi della mia sciarpetta, sempre la stessa da 63 anni (Cei, Zanetti, Garbuglia…), che io non ho mai smesso di stringere al collo, sobrio, fiero e Laziale.