che bella la felicità la tristezza così soave, profumata, tenera, accogliente.
mi ricorda la prima volta che vidi le tette dal vivo.(mia madre usò latte artificiale)
mi ricorda la prima volta che riuscìì ad impennare con il si tenedolo sù per più dei soliti sali scendi..ù
mi ricorda una pennica su un gozzo insabbiato di una piccola e desrta caletta sarda..
mi ricorda il gol di nesta in finale di coppa italia..
mi ricorda quando finì l'esame orale della maturità..
mi ricorda il sorriso schietto delle persone a cui ho voluto bene
mi ricorda mio nonno che mi guarda con aria benevola di rimprovero
mi ricorda la roma-civitavecchia arsa dal sole, la corsa per non perdere la nave.
mi ricorda i pianti liberatori in cui sembra che ogni cosa sia solubile e risolvibile
mi ricorda quel balbettio dell'animo alla prima ecografia..
mi ricorda un cannone acceso al sole di giugno dopo un 30 meritato all'esame di processi culturali..
mi ricorda il mio cane che scondizola quando mi vede tornare attraverso le sbarre del cancelletto..
sono un uomo(?) fortunato, benchè a volte si possa stare così male da credere davvero che la vita sia niente di più di una galera e la propria voce il suono di una condanna.