Anche io avrei preferito tornare qui dentro (che è sempre Casa mia) per altri motivi. Per qualsiasi altro motivo, qualsiasi altro.
E invece no, ci ritroviamo qua, tutti quanti stravolti, sempre noi, tutti col cuore spaccato guardandoci degli occhi, disperati.
Sono passato ieri al funerale di Federica, ho sentito, quasi toccato l'infinita tristezza che aleggiava dentro quella chiesa stracolma di gente, tanti, tantissimi ragazzini tutti con quella faccia un po' così, incapaci di reagire, incapaci quasi di ragionare.
Ma non ho avuto la forza o forse il coraggio di avvicinarmi a Stefano.
Lo farò, lo prometto e anche allora non sarà facile.
Ti abbraccio adesso, Stefano, virtualmente e con tutta la forza che posso, scrivendo queste poche frasi. Io ancora li ricordo e me li porto dentro per sempre, i messaggi che tutti voi, anche tu, mi avete scritto quando fui io a subire una perdita.
Ti abbraccio e ti dico la frase più banale che esiste, ma anche la più vera: vi aiuteranno gli amici, vi aiuteranno i parenti tutti, vi saranno vicini in tanti. Ma sarà solo il tempo, il tanto tempo che vi aspetta e che passerà, passerà, passerà... a lenire, a scalfire, a rendere vivibile quell'abisso di dolore che oggi vi attanaglia.
Preparati, Stefano amico mio, a viverlo quel tempo, giorno dopo giorno. Preparati e vedere le facce dei tuoi amici cambiare espressione quando ti incontreranno, preparati a sentire il silenzio intervenire improvviso ogni volta che entrerai in una stanza dove prima si chiacchierava tranquilli. Preparati e non sarà facile, e dovrai farci l'abitudine, fartene una ragione, imparare a conviverci.
Poi passerà il tempo. Passerà il tempo. E Federica starà sempre lì, nel profondo del cuore. Dentro di te, e di noi.