Io penso tu abbia passato la tua giovinezza tra i gigli. E ciò è bello, fortunato
Caro ES, magari fosse stato cosi'.
Sono cresciuto in un bell' ambientino dove per farmi rispettare ho dovuto tirare fuori gli artigli e in determinate eta' (come ad esempio quando ancora non puoi guidare), sei costretto a frequentare quello che la tua "zona", ti offre e devi agire di conseguenza in base all' ambiente e per venirne fuori non puoi tirarti indietro dal comportarti come quelli che hai attorno.
Quando invece ad un certo punto si ha la possibilita' di scegliere, guidi la macchina, puoi frequentare altri ambienti, hai la possibilita' di scegliere, allora esce fuori la tua intelligenza: e' in quel momento che decidi se continuare ad essere come gli altri, oppure una persona migliore (inteso come migliorare se stessi non inteso come un fatto di superiorita' o di competizione nej confronti degli altri).
La scelta non e' ne facile ne, scontata xche' bisogna cambiare il proprio carattere e per far questo ci vuole una grande forza.
Sono cresciuto in un ambiente dove un libro era considerato inutile e un vinile un semplice oggetto e chi ne faceva uso, era considerato uno da prender in giro.
Il bar, di Giovannidef per fare un esempio!
A quel punto per difenderti dovevi tirar fuori gli artigli.
Ambiente disagiato?
Si molto, e forse ne porto gli strascichi ancora ma alla fine non mi sono arreso ed ho continuato per la mia strada.
Per questo amo la cultura, la civilta', l' arte e la musica non di certo perche' appartengo ad una famiglia o, ad un ambiente roseo e borghese, anzi tutt' altro.
Fortunatamente sono riuscito a cambiare il mio carattere e da "peperino", sono diventato quasi Zen.
E cio mi ha dato tantissimo, mi ha fatto crescere in un mondo consumista che ha abbassato notevolmente il livello di umanita' e di buon senso a favore dell' apparire, e della concorrenza poiche' nel mondo consumista solo chi vince e' considerato un esempio cosi' come il piu' firbo e il piu' audace.
Non e' cosi!
La vita e anche lo sport ci insegnano che invece esiste, altro.
Bisogna crescere per se stessi e non per prevalere o, vincere sull' altro.
Entro nei discorsi personali in quanto ci sei entrato tu: detto questo una volta che dovevo prendere solamente i frutti di tutto quello che mi ero creato (anche lavorando notte e giorno), ed ero riuscito a raggiungere i miei scopi, e' arrivata la mia malattia a farmi visita (di cui pero' non parlero').
Ecco, se oggi non avessi fatto quel percorso di crescita che mi fa godere delle piccole (per me grandi), cose come la lettura di una poesia, l' ascolto della buona musica, la mia stessa Lazio vissuta come la nostra storia ci insegna e quindi attraverso la cultura sportiva e il rispetto dell' avversario ecc.ecc, forse oggi la malattia mi avrebbe gia' sconfitto ma al momento ancora sto lottando sperando di vincere anche questa battaglia come la precedente.
FORZA LAZIO
Mi scuso con tutti se ho raccontato un po' di fatti personali ma era solo per farvi capire che non vengo da una classe borghese stile "cocco de mamma", e che le cose me le sono dovute sudare un po' come la maggior parte di noi credo, ma la mia vita mi ha portato a credere fortemente nella cultura e nella civilta'.
Daje.