Solo per chiarezza: se loro prendono il commissario basettoni in prestito con obbligo di riscatto a 25, vuol dire che quest’anno pagano il prezzo del prestito (1 milione?), e dal prossimo anno ammortizzanonik 25 sulla durata del contratto (che se gli garba, rinnovano a 5 e diventano 5 milioni l’anno). Nel lungo periodo, se qualcosa va storto, sono cazzi loro. Nel breve oppure se gli capita un Allison, uno Zaniolo o un mister x, paga eccome. Il ... trucco sta nel prendere buoni prospetticon buona probabilità di creare plus valenze e di avere la capacità o i rapporti politici sportivi per vendere bene.
Tutto giusto.
Ma (un ma grosso come una casa) che succede se il giocattolo si rompe e le plusvalenze non si fanno più?
L'Inghilterra, tanto per cominciare, dove le merde hanno sino ad oggi venduto benissimo (Lamela, Allison, Salah), nel complesso pare oggi indifferente ai "prodotti" italiani (Icardi, Dibala, Higuain su tutti)
In Germania non pare che ci siano più club disposti ad investire cifre importanti (Bayern a parte, forse)
In Francia solo PSG (e manco più di tanto, sino ad oggi)
La Spagna pare si faccia i cazzi propri.
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A livello mondiale, la Cina è l'ultima spiaggia: lauti compensi certo, ma con i cartellini spendono poco più del giusto.
Lo stesso capita (ma con compensi un po' più bassi) in USA.
Uguale i paesi Arabi
Insomma, alla fin fine, per le plusvalenze rimane solo l'Italia.
Dove in realtà sono in tre club a menare le danze: Juve, Inda e merde, aiutati da società più o meno amiche (Genoa su tutte)
Non è quindi un caso che comprino (con diritto di riscatto) prevalentemente italiani, sfruttando gli obblighi delle liste e gli amici del palazzo, Juve in primis.