Ha avuto una carriera particolare, culminata ovviamente con quel titolo vinto in Premier League che, non voglio farla troppo lunga, fu una roba d'altri tempi. Ok, le botte di culo, ok i suicidi delle squadre più attrezzate, però fece (fecero) una roba senza senso.
In mezzo a quell'annata ci sono stati tanti saliscendi, tra discrete imprese (intesi, niente di così particolare) e tonfi abbastanza clamorosi (il flop greco, ma anche l'annata successiva al Leicester e i due ritorni in Premier al Fulham e al Watford).
Un buon mestierante che ha saputo (e sa, tutt'ora) vendersi bene, allenare con giudizio, avere avuto il coraggio di uscire dalla "comfort zone" italica, oltre ad aver trovato il numero fortunato al Superenalotto.
Come personaggio non lo apprezzo tantissimo. Preferisco altri "maestri", magari meno bravi nel recitare una parte.