Quindi mi pare di capire che siccome noi abbiamo Lotito e Fabiani che sembrano agire con logiche che pongono la Lazio in un ruolo ancillare rispetto ai fini personali del presidente, dobbiamo accettare di buon grado, con il significato sottinteso che dobbiamo invidiare e forse anche ammirare, certe operazioni di mercato che non sembrano essere pensate esclusivamente nell'ottica di un rafforzamento della squadra neopromossa che caccia i soldi, ma non sembrano pensate neanche in una logica di mera trattativa commerciale, visto che chi deve vendere non dovrebbe avere l'aria, che sarebbe naturale, di essere in condizione di forza nella trattativa. E speriamo che le transazioni tra le due società si limitino ai soli soldi e non anche a fare un bonifico di punti direttamente sulla classifica del venditore, come per questi accade sovente quando affrontano squadre emiliane.