Prima romanisti, poi professionisti.

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Offline Dissi

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Re:Prima romanisti, poi professionisti.
« Risposta #7300 il: 10 Ott 2024, 10:08 »
Comunque anche Panatta domenica alla DS, al lancio del servizio della Lazio, subito dopo quello delle merde ha fatto la battutaccia assimilando i laziali ai cinghiali che attraversano Roma.

ahr ahr ahr
Re:Prima romanisti, poi professionisti.
« Risposta #7301 il: 10 Ott 2024, 10:09 »
Non potendo cambiare la storia, che in città li colloca immutabilmente al secondo posto, cercano da sempre di rifarsi conseguendo il primato sportivo.
Ma per annichilire una competitor su quel piano, dovresti stabilire un gap pari a quello tra il Real Madrid e una squadra che balla tra la Serie A e la Serie B.
Cosa alla quale non si sono mai neanche lontanamente avvicinati: con tutti gli alti e i bassi - di entrambe - il confronto tra le bacheche parla chiaro.
E quindi è rimasta la propaganda, che rende ancora più evidente quanto siano consapevoli della sudditanza e quanto gli bruci l'orifizio anale.
Re:Prima romanisti, poi professionisti.
« Risposta #7302 il: 10 Ott 2024, 10:34 »
Lo dice anche il loro inno.
In cuor loro lo sanno anche loro che non contano un cazzo

verità spesso sottaciuta o dimenticata

"me fai sentì importante pure se nun conto niente"

un destino ineluttabile, un autoinganno scritto nel DNA

Re:Prima romanisti, poi professionisti.
« Risposta #7303 il: 10 Ott 2024, 15:41 »
anche Panatta

Mannasseaffanculo.
Re:Prima romanisti, poi professionisti.
« Risposta #7304 il: 10 Ott 2024, 22:25 »
Comunque anche Panatta domenica alla DS, al lancio del servizio della Lazio, subito dopo quello delle merde ha fatto la battutaccia assimilando i laziali ai cinghiali che attraversano Roma.
Panatta lo conosco personalmente dice na marea de cazzate

Offline FeverDog

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Re:Prima romanisti, poi professionisti.
« Risposta #7305 il: 11 Ott 2024, 09:21 »
Comunque anche Panatta domenica alla DS, al lancio del servizio della Lazio, subito dopo quello delle merde ha fatto la battutaccia assimilando i laziali ai cinghiali che attraversano Roma.


Ma loro non ci soffrono…

Offline richard

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Re:Prima romanisti, poi professionisti.
« Risposta #7306 il: 11 Ott 2024, 13:07 »
Meglio cinghiale che romanista.

Offline zorba

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Re:Prima romanisti, poi professionisti.
« Risposta #7307 il: 12 Ott 2024, 05:30 »
Meglio cinghiale che romanista.

 :=))

Offline NEMICOn.1

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Re:Prima romanisti, poi professionisti.
« Risposta #7308 il: 12 Ott 2024, 20:18 »
Queste battutine erano impossibili fino agli 90.

Offline Piojo88

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Re:Prima romanisti, poi professionisti.
« Risposta #7309 il: 15 Ott 2024, 09:07 »
Maaaa qualcuno che ha l’articolo completo sull’inchiesta di RomaToday sulla sudde tanto buona e cara?



Offline mr_steed

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Re:Prima romanisti, poi professionisti.
« Risposta #7310 il: 15 Ott 2024, 09:34 »
radio giornale regionale mattutino di radio rai di ieri...

ampio servizio sulla trasferta (con sconfitta) della roma femminile a casa della juve...

della Lazio women non hanno riportato neppure il risultato, come se non avesse giocato/non esistesse...

che poi un tempo il lunedì, quanto meno sul tg regionale televisivo, c'era ampia pagina dedicata allo sport regionale: se non ne parla almeno questa testata, chi dovrebbe parlarne del calcio femminile?
Re:Prima romanisti, poi professionisti.
« Risposta #7311 il: 15 Ott 2024, 17:39 »
Maaaa qualcuno che ha l’articolo completo sull’inchiesta di RomaToday sulla sudde tanto buona e cara?
Io ho questo link, chi ha accesso completo…
https://www.romatoday.it/dossier/potere/tifosi-roma-fascisti.html
Re:Prima romanisti, poi professionisti.
« Risposta #7312 il: 16 Ott 2024, 00:21 »
Io ho questo link, chi ha accesso completo…
https://www.romatoday.it/dossier/potere/tifosi-roma-fascisti.html

Nessuno credo, o almeno sicuramente pochi

Deve rimanere un articolo di nicchia, mica puoi dargli troppa enfasi sparandolo a tutta pagina su Repubblica e Messaggero, oppure farci una puntata inchiesta sulla Rai a cura della redazione di Report

Lo leggeranno qualche decina di abbonati a Roma Today, e finisce lì

Re:Prima romanisti, poi professionisti.
« Risposta #7313 il: 16 Ott 2024, 09:44 »
Buongiorno, non so se è il topic giusto, ma volevo far presente questa cosa, perlomeno strana, che ho notato ieri sera vedendo il film su Gucci.
A un certo punto in una scena dove Gucci stava trattando la cessione delle proprie quote azionarie a un gruppo mediorientale, alla riunione è presente una persona con la felpa della prima squadra di Corropoli.
Mia moglie, che di solito è molto critica quando io faccio notare cose fuori luogo come questa e tanta altre, mi ha detto: ma che c’entra una felpa della Roma in questa situazione?  :asrm
In effetti non c’entrava proprio nulla, la cosa strana è che pur essendo un film prodotto dalla Rai, il regista non era proprio il classico “romano” e romanista che gira negli ambienti Rai …
Re:Prima romanisti, poi professionisti.
« Risposta #7314 il: 16 Ott 2024, 09:56 »
Buongiorno, non so se è il topic giusto, ma volevo far presente questa cosa, perlomeno strana, che ho notato ieri sera vedendo il film su Gucci.
A un certo punto in una scena dove Gucci stava trattando la cessione delle proprie quote azionarie a un gruppo mediorientale, alla riunione è presente una persona con la felpa della prima squadra di Corropoli.
Mia moglie, che di solito è molto critica quando io faccio notare cose fuori luogo come questa e tanta altre, mi ha detto: ma che c’entra una felpa della Roma in questa situazione?  :asrm
In effetti non c’entrava proprio nulla, la cosa strana è che pur essendo un film prodotto dalla Rai, il regista non era proprio il classico “romano” e romanista che gira negli ambienti Rai …

Credo che sia come per le pubblicità minuscole dietro gli intervistati a fine partita, nessuno le vede, nessuno le percepisce razionalmente, ma la retina li cattura e lì passa al cervello che li "archivia" come familiari e quando si tratta di scegliere o di parlarne ne viene inconsciamente positivamente condizionato

IB, quante stupidaggini ho scritto  :=)) ?
Re:Prima romanisti, poi professionisti.
« Risposta #7315 il: 16 Ott 2024, 10:27 »
No, non sbagli. Ma non so se sia questo il caso.
Esistono agenzie che fanno questo come lavoro, ovvero mettono in relazione aziende e produzioni cinematografiche o televisive per piazzare i loro prodotti.
Se non sbaglio per i film che escono in sala i crediti si mettono alla fine mentre per le produzioni televisive c'è l'obbligo di mettere una scritta all'inizio che avverte che ci sono dei prodotti con funzione pubblicitaria. Per dire, nella serie di successo Doc con Argenterio i protagonisti prendono spesso un caffé tenendo ben in vista il bicchierino con il logo.
Per quanto riguarda i costumi di scena, anche in questo caso nei film vengono citati, nei titoli di coda, le eventuali marche e aziende, sartorie, che hanno fornito i costumi. Nel caso in questione, non avendo visto il film, propenderei comunque più che altro in qualche necessità dello scenario. Una scelta del costumista per, penso, indicare l'assenza di eleganza (perché quello trasmette una felpa di un club sportivo) delle persone in questione. Dove ci si attende che tutti siano in giacca e cravatta, quello che arriva con la tuta delle merde è l'elefante nella cristalleria. Io penso poi che, nell'immaginario popolare, il tifoso della roma, a livello di produzioni televisive sia l'archetipo del boeuf, come dicono i francesi, del coatto sottoproletariato spinto. Di quello che è fuoriposto. Nella serie "Tutto promette salvezza" con Ricky Memphis, citata in questo topic, il suo ruolo è quello, un infermiere abbastanza antipatico, rozzo e poco ematico. Con l'infermiera, che vuole invitare fuori, non puo' che chiedere se è della Lazio, perché è cretino. Perché la sceneggiatura prevede che sia un cretino. L'immaginario, dai tempi del famoso sketch dei mostri con Gassman fino a Mattioli e Bernabucci, del romanista al cinema e in tv è quello. Del cretino mezzo psicopatico, rozzo e ignorante completamente fuori dalla realtà. Di personaggi cosi ne è pieno il mondo del cinema.
Nessun sceneggiatore, a meno che la cosa non abbia un senso preciso nella trama, per costruire un personaggio obnubilato dal calcio, rozzo, inadeguato, lo farebbe tifoso dell'Atalanta o del Bologna. Ma anche della Lazio. Perché a quei livelli si va con messaggi che devono arrivare rapidamente.
Se vogliamo, quando Gianni Amelio vuole raccontare una storia bellissima e delicata, ne "Le chiavi di casa" il ragazzino lo fa della Lazio.

Offline hafssol

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10508
Re:Prima romanisti, poi professionisti.
« Risposta #7316 il: 16 Ott 2024, 11:36 »
L'immaginario, dai tempi del famoso sketch dei mostri con Gassman fino a Mattioli e Bernabucci, del romanista al cinema e in tv è quello. Del cretino mezzo psicopatico, rozzo e ignorante completamente fuori dalla realtà.

Che poi, non è nemmeno soltanto un immaginario, purtroppo.

Tutto il post ineccepibile, comunque. Almeno in alcuni casi non dovremmo nemmeno essere scontenti che vengono rappresentati in ogni dove, proprio per come li rappresentano.
Re:Prima romanisti, poi professionisti.
« Risposta #7317 il: 16 Ott 2024, 12:03 »
Nel caso in questione, non avendo visto il film, propenderei comunque più che altro in qualche necessità dello scenario. Una scelta del costumista per, penso, indicare l'assenza di eleganza (perché quello trasmette una felpa di un club sportivo) delle persone in questione. Dove ci si attende che tutti siano in giacca e cravatta, quello che arriva con la tuta delle merde è l'elefante nella cristalleria. Io penso poi che, nell'immaginario popolare, il tifoso della roma, a livello di produzioni televisive sia l'archetipo del boeuf, come dicono i francesi, del coatto sottoproletariato spinto. Di quello che è fuoriposto. Nella serie "Tutto promette salvezza" con Ricky Memphis, citata in questo topic, il suo ruolo è quello, un infermiere abbastanza antipatico, rozzo e poco ematico. Con l'infermiera, che vuole invitare fuori, non puo' che chiedere se è della Lazio, perché è cretino. Perché la sceneggiatura prevede che sia un cretino. L'immaginario, dai tempi del famoso sketch dei mostri con Gassman fino a Mattioli e Bernabucci, del romanista al cinema e in tv è quello. Del cretino mezzo psicopatico, rozzo e ignorante completamente fuori dalla realtà. Di personaggi cosi ne è pieno il mondo del cinema.
Nessun sceneggiatore, a meno che la cosa non abbia un senso preciso nella trama, per costruire un personaggio obnubilato dal calcio, rozzo, inadeguato, lo farebbe tifoso dell'Atalanta o del Bologna. Ma anche della Lazio. Perché a quei livelli si va con messaggi che devono arrivare rapidamente.
Se vogliamo, quando Gianni Amelio vuole raccontare una storia bellissima e delicata, ne "Le chiavi di casa" il ragazzino lo fa della Lazio.
Re:Prima romanisti, poi professionisti.
« Risposta #7318 il: 16 Ott 2024, 14:53 »
No, non sbagli. Ma non so se sia questo il caso.
Esistono agenzie che fanno questo come lavoro, ovvero mettono in relazione aziende e produzioni cinematografiche o televisive per piazzare i loro prodotti.
Se non sbaglio per i film che escono in sala i crediti si mettono alla fine mentre per le produzioni televisive c'è l'obbligo di mettere una scritta all'inizio che avverte che ci sono dei prodotti con funzione pubblicitaria. Per dire, nella serie di successo Doc con Argenterio i protagonisti prendono spesso un caffé tenendo ben in vista il bicchierino con il logo.
Per quanto riguarda i costumi di scena, anche in questo caso nei film vengono citati, nei titoli di coda, le eventuali marche e aziende, sartorie, che hanno fornito i costumi. Nel caso in questione, non avendo visto il film, propenderei comunque più che altro in qualche necessità dello scenario. Una scelta del costumista per, penso, indicare l'assenza di eleganza (perché quello trasmette una felpa di un club sportivo) delle persone in questione. Dove ci si attende che tutti siano in giacca e cravatta, quello che arriva con la tuta delle merde è l'elefante nella cristalleria. Io penso poi che, nell'immaginario popolare, il tifoso della roma, a livello di produzioni televisive sia l'archetipo del boeuf, come dicono i francesi, del coatto sottoproletariato spinto. Di quello che è fuoriposto. Nella serie "Tutto promette salvezza" con Ricky Memphis, citata in questo topic, il suo ruolo è quello, un infermiere abbastanza antipatico, rozzo e poco ematico. Con l'infermiera, che vuole invitare fuori, non puo' che chiedere se è della Lazio, perché è cretino. Perché la sceneggiatura prevede che sia un cretino. L'immaginario, dai tempi del famoso sketch dei mostri con Gassman fino a Mattioli e Bernabucci, del romanista al cinema e in tv è quello. Del cretino mezzo psicopatico, rozzo e ignorante completamente fuori dalla realtà. Di personaggi cosi ne è pieno il mondo del cinema.
Nessun sceneggiatore, a meno che la cosa non abbia un senso preciso nella trama, per costruire un personaggio obnubilato dal calcio, rozzo, inadeguato, lo farebbe tifoso dell'Atalanta o del Bologna. Ma anche della Lazio. Perché a quei livelli si va con messaggi che devono arrivare rapidamente.
Se vogliamo, quando Gianni Amelio vuole raccontare una storia bellissima e delicata, ne "Le chiavi di casa" il ragazzino lo fa della Lazio.

Per me non c'è nessun intento così nobile da ricondurlo a una volontà, studiata a tavolino, di voler caratterizzare il personaggio

Per me è solo propaganda, al pari di quando parlano di un nuotatore "romano e romanista", di un attore "noto simpatizzante romanista", di un politico "di cui si conosce la passione per i colori giallorossi" ecc..

Propaganda, semplice propaganda, da parte di attori, sceneggiatori, produttori e artisti
Re:Prima romanisti, poi professionisti.
« Risposta #7319 il: 16 Ott 2024, 17:13 »
Io ho questo link, chi ha accesso completo…
https://www.romatoday.it/dossier/potere/tifosi-roma-fascisti.html

Qualche anima pia che ha l'account e ce lo fa leggere?
 

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