Prima romanisti, poi professionisti.

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Offline vaz

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Re:Prima romanisti, poi professionisti.
« Risposta #1980 il: 12 Mar 2015, 17:29 »
infatti sul corspost un sacco de articoli pro lazio

Offline ronefor

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Re:Prima romanisti, poi professionisti.
« Risposta #1981 il: 12 Mar 2015, 17:34 »
infatti sul corspost un sacco de articoli pro lazio
vero mai goduto tanto
Re:Prima romanisti, poi professionisti.
« Risposta #1982 il: 12 Mar 2015, 17:38 »
Per esempio. Il tutto in leggerezza e superiorita'.
QUesta lettera trasuda rosicamento e disperazione.

:nono:

Sono d'accordo con te.
Però è anche vero che il fatto che uno pseudo giornalista su una testata a tiratura nazionale ti definisca "cugino di campagna" alimenta un'iconografia del tifoso laziale dalla quale c'eravamo affrancati con fatica( e soprattutto un bel pò di calci in qulo "goliardici"  ;) ) e ora il mainstream mediatico alimentato da molti cialtroni tipo il sig. Cecchini vorrebbe riportare in auge.
Con questa gente funziona solo il metodo "semaforo"  ;) , che una parte attiva della nostra tifoseria utilizzava un tempo nei confronti dei nemici, prima, ahimè, di impazzire e di utilizzarlo nei confronti degli "amici" (ma questa è un'altra storia, purtroppo, ben conosciuta qua dentro).
Re:Prima romanisti, poi professionisti.
« Risposta #1983 il: 12 Mar 2015, 17:39 »
infatti sul corspost un sacco de articoli pro lazio

intanto hanno fatto un libro che racconta la maglia bandiera e bene: l'aquila sul petto. erano anni che non si esponevano cosi
Re:Prima romanisti, poi professionisti.
« Risposta #1984 il: 12 Mar 2015, 18:10 »
intanto hanno fatto un libro che racconta la maglia bandiera e bene: l'aquila sul petto. erano anni che non si esponevano cosi


Ah beh allora...grazie de pá
Re:Prima romanisti, poi professionisti.
« Risposta #1985 il: 12 Mar 2015, 18:14 »
La copio intera:

Lettera aperta alla Gazzetta: “Caro direttore, c'è chi è nato per amore e chi da una fusione a tavolino..."
12.03.2015 15:27 di Andrea Centogambe Twitter: @andreaCentos    articolo letto 977 volte
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport

Egregio Direttore

Le scrive un ormai ex lettore del Suo giornale che oggi (ieri, ndr) ha avuto l’ennesimo segnale che anche “la rosa” evidentemente preferisce seguire solo ed esclusivamente la legge della domanda e dell’offerta anziché proporre notizie nel senso più deontologico del termine, cercando solo di compiacere a quelle tifoserie numericamente più corpose.

Mi riferisco all’articolo in cui viene offesa ed insultata la gloriosa e storica Società Sportiva Lazio da parte dell’autore, un certo sig. Massimo Cecchini.

Viene titolato “La Lazio di Lotito è ormai sotto le mura”. Vede Direttore, qualsiasi buon conoscitore di calcio italiano ben sa che la Lazio nasce all’interno delle mura aureliane, cinta storiche di questa città, a Piazza della Libertà il 9 gennaio 1900 ad opera di nove ragazzi che fondarono in data certa, in luogo certo, quella che oggi chiamiamo Lazio. Al contrario della squadra sostenuta dal sig. Cecchini, come evidentemente rilevabile dal profilo twitter dello stesso, che nasce in data imprecisata (gli stessi tifosi discutono ogni anno quale delle due o tre date festeggiare) nell’anno 1927 per decreto fascista a Corropoli, provincia di Teramo.

Fu per decisione del Duce che, stanco di vedere troppe squadre di calcio a Roma, volle crearne una soltanto in grado di diventare la padrona del mondo. A quel progetto confluirono a mò di cooperativa tutte le compagini romane ad eccezione di una, la Lazio. Le venne dato il nome di Roma e partì ovviamente con un maggior numero di tifosi, raccogliendo infatti sostenitori di praticamente una dozzina di formazioni che durante il ventennio precedente si resero già protagoniste di micro fusioni per l’insostenibilità del mercato di allora. Tifosi che dalla notte al giorno dovettero cambiare colori e squadra da sostenere per ambire ad una vita piena di vittorie. E già questo comincia a delineare il tipo di trauma subito e poi tramandato generazionalmente.

Vede, è come se a Londra improvvisamente restasse il Chelsea ed una squadra formata dalla fusione di tutte le altre, di Arsenal, Tottenham, West Ham, Fulham, QPR, Crystal Palace, Charlton… E la si chiamasse semplicemente London.

Poi, improvvissamente e con la parziale collaborazione mediatica (tanti tifosi, tanti giornalisti), si facesse credere a tutti questi tifosi del London che avendo il nome della città ne fossero i legittimi ed insidscutibili padroni.

Purtroppo la storia, quella fatta di titoli, ma di quelli sportivi e non di quelli dei giornali, recita altro. Recita che tutta questa fatica di unire le forze non è servita a nulla se poi la fusione ha portato un bottino di trofei tristissimo, confrontato alle vere superpotenze del calcio italiano.

Continuo nelle prime righe dell’articolo, dove l’autore dice “nel Senato di Roma stanno per tornare a sedersi i barbari”. Forse l’autore in preda ad una spossatezza da pareggite dei suoi prediletti trova utile insultare gli avversari dandogli del “barbaro”. A Roma si dice “chi mena per primo mena 2 volte”. Ci sembra da tanto, troppo tempo, l’atteggiamento di una frangia di tifoseria romanista, quella meno sportiva e più arrogante, che di nuovo fa sfoggio della propria tracotanza nella semplice coincidenza del proprio nome con quello della città, di cui ancora oggi non si capisce quanto legittimamente possa utilizzarne il logo ufficiale senza pagare al Comune di Roma una legittima royalty.

Che ne direbbe caro Direttore se oggi fondassi una squadra di atletica chiamandola “Gazzetta” sfoggiandone lo stesso look ed utilizzando lo stesso logo senza chiedere al Suo CDA una qualsivoglia autorizzazione?

L’essere definiti “barbari” da un romanista sulle pagine nazionali della Sua testata è inaccettabile e fuori da ogni contesto di licenza giornalistica o di qualsiasi altro tipo. A Roma già viviamo in un clima non amichevole tra tifoserie, se poi sono gli stessi media a seminare il germe cattivo cominciamo davvero a farci delle domande per capire se ci siano degli interessi particolari da parte Vostra a fomentare ulteriormente l’odio e la cattiveria oppure se, ancora, si possa trattare solo di uno sfogo da tifoso di Cecchini che, lo comprendiamo, è costretto a rivivere quasi quotidianamente i fantasmi di quel 26 maggio che ha costretto tanti a lunghe sessioni di analisi per uscire da quel dramma consumatosi al 71esimo minuto di quella finale storica ed irripetibile.

Infine, prosegue il suo dipendente, “che i cugini di campagna (non quelli di “Anima mia”, ovvio) sono pronti a traslocare in massa nel centro della Capitale”. Eh si, è la conferma di quanto detto in apertura di questa mia lettera. Purtroppo la storia non è conosciuta da tutti. O forse scrivendo cosi si cerca di indottrinare le nuove generazioni inculcandogli delle nozioni diverse dalla realtà, a mò di Politburo, al semplice fine di tentare in ogni modo di cancellare quello che è scritto sul marmo per non patirne le conseguenze. Sembra come la storia di quel condomino che a tutti i nuovi arrivati dice che i rumori arrivano dal piano sopra al suo quando è lui a tenere lo stereo alto.

D’altronde, caro Direttore, perché quei tifosi hanno l’assurdo bisogno mentale di stamparsi sulle tute, non ufficiali, l’anno di nascita della città di Roma, invece che quello della propria squadra? A volte non capiamo se si tratta di un vero e proprio complesso di inferiorità o di altro. Ci si attacca a ciò che non si è cercando di mostrare al mondo una facciata diversa… Mah…

I Laziali non sono così. Sono sobri, non riempiono le redazioni di giornali parlando dei rivali ed usando termini dileggianti oltremodo. Non hanno bisogno di sfoggiare la storia perché i laziali SONO la storia. Non hanno bisogno di mettere la tuta quando vincono e toglierla quando perdono. Faccia pure un giro in tribuna stampa all’Olimpico quando gioca la Lazio e poi quando gioca la Roma. Noterà subito che quando in campo ci sono i prediletti del sig. Cecchini la tribuna stampa è vestita come la curva.

D’altronde, c’è chi è stato concepito ed è nato per amore. E poi c’è chi viene da una fusione a tavolino.

Addio sig. Direttore.

Giuseppe Vasapollo

dottore commercialista
responsabile comunicazione SS Lazio Atletica

Se fossero un giornale come si deve, questa la dovrebbero pubblicare loro con la stessa evidenza data all'articolo originale  :x
Re:Prima romanisti, poi professionisti.
« Risposta #1986 il: 12 Mar 2015, 18:22 »


Queste lettere mi fanno venire le bolle. Secondo me le leggono e se la ridono vedendo quanto ci hanno toccato nel vivo.
Vanno sfottuti, non presi sul serio. La storia la sanno benissimo, scelgono di ignorarla. Ricordargliela e' inutile, dobbiamo solo ricordargli quanto sono merde.

In verità questa lettera, garbata nei modi ma pesante nei contenuti, proprio questo fa: ricordargli quanto sono merde, fallite e coatte fin dalla nascita (in data indefinita).

Offline ian

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Offline ian

Re:Prima romanisti, poi professionisti.
« Risposta #1987 il: 12 Mar 2015, 18:51 »
Aggiungo che, per me, la lettera è troppo lunga.
Non ne faccio una questione estetica, è chiaro, ma insomma non invita alla lettura.
Chi se lo legge, con calma e voglia di capire, cosa c'è scritto in un papiro simile?

Offline Tyler87

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Re:Prima romanisti, poi professionisti.
« Risposta #1988 il: 12 Mar 2015, 19:10 »
mi hanno spiegato strategia gazzetta/rioma. la gazzetta sponsor Rioma ed il corsport sponsor istituzionale Lazio. vogliono la guerra a livello di editoria. tutto qui
In verita credo che comunque anche il corsport sia sponsor media con la roma.
L'accordo con la gazzetta nelle loro intenzioni vuole portare la roma anche fuori il raccordo puntando a consolidarla nell'opinione nazionale come principale antagonista alla juve.

Offline fiord

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Re:Prima romanisti, poi professionisti.
« Risposta #1989 il: 12 Mar 2015, 22:06 »
Un Laziale ha risposto, tanto di cappello.
Se altri Laziali vogliono farlo, con più sintesi e ironia, ben vengano altre lettere
Re:Prima romanisti, poi professionisti.
« Risposta #1990 il: 12 Mar 2015, 22:26 »
L arbitro pare pazzo
Re:Prima romanisti, poi professionisti.
« Risposta #1991 il: 12 Mar 2015, 22:27 »

Offline GiPoda

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Re:Prima romanisti, poi professionisti.
« Risposta #1992 il: 12 Mar 2015, 23:22 »
Per me la lettera di Vasapollo, al netto di una eccessiva lunghezza, è però puntuale ricordando anche strane storie come l utilizzo gratuito del logo cittadino.
E poi, ammesso e non concesso che qualcuno alla gazzetta abbia sorriso, è giusto dire in faccia che  un giornale prestigioso come la gazzetta non ha bisogno di appiattirsi  su certe  derive idiote degne del fu "romanista".

Offline Eagle78

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Re:Prima romanisti, poi professionisti.
« Risposta #1993 il: 13 Mar 2015, 04:00 »

(chissà con quale dei tanti trionfi della As Teramo si può abbinare questa foto)

Re:Prima romanisti, poi professionisti.
« Risposta #1994 il: 13 Mar 2015, 08:55 »
ricordiamoci che la gazzetta è anche il giornale la cui "firma" di punta per la reuma è Kiara "forse" Zucchelli.

la quale ieri sera in un raro momento di onestà intellettuale ha detto per radio che "dobbiamo riconoscere che la Lazio in questo momento è la squadra che gioca meglio in Italia".

Incredibbbile amisci!!!

Cialtron_Heston

Cialtron_Heston

Re:Prima romanisti, poi professionisti.
« Risposta #1995 il: 13 Mar 2015, 08:58 »
(chissà con quale dei tanti trionfi della As Teramo si può abbinare questa foto)




Si era appena fatto a piedi Corropoli -Teramo per andare a prendere il treno per Roma.
E' distrutto, so pure 30 chilometri eh.
Re:Prima romanisti, poi professionisti.
« Risposta #1996 il: 13 Mar 2015, 09:46 »
(chissà con quale dei tanti trionfi della As Teramo si può abbinare questa foto)



romatriste estate 2015 ?

Offline edge24

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9211
Re:Prima romanisti, poi professionisti.
« Risposta #1997 il: 13 Mar 2015, 11:56 »
ricordiamoci che la gazzetta è anche il giornale la cui "firma" di punta per la reuma è Kiara "forse" Zucchelli.

la quale ieri sera in un raro momento di onestà intellettuale ha detto per radio che "dovremmo riconoscere che forse la Lazio in questo momento sarebbe la squadra che giocherebbe meglio in Italia".

Incredibbbile amisci!!!

Offline charlie

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Re:Prima romanisti, poi professionisti.
« Risposta #1998 il: 13 Mar 2015, 11:57 »
ammerde!

Offline Tarallo

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Re:Prima romanisti, poi professionisti.
« Risposta #1999 il: 13 Mar 2015, 18:00 »
Se a Chiara Zucchelli la condannassero a una pena senza condizionale si ucciderebbe.
 

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