In questi giorni mi stavo riguardando Boris, la serie TV.
(Sì, un weekend giovanile e sfrenato).
Che chiaramente ammicca al romanismo più di una volta. Fin dalla primissima scena del primo episodio.
Dove sì, il personaggio, Augusto Biascica, è il tipico romanista coatto, ma descritto e rappresentato in maniera tutto sommato positiva e in modo da suscitare la massima simpatia nel pubblico.
C'è un solo riferimento alla Lazio. All'inizio della terza stagione Alessandro, lo stagista, svolge un colloquio di lavoro con una produzione cinematografica di cafoni zotici. Il capo della baracca è un essere spregevole, totalmente ignorante, cinico, odioso e meschino, che offre al protagonista un lavoraccio da schiavo pagato 3 euro l'ora.
Un personaggio che nella vita reale 10 volte su 10 tifa paaamaggica.
Gli hanno dovuto mettere la foto con lo stemma della Lazio in ufficio, non si sa perché.