metto qui questo post anche se forse andrebbe inserito in un topic più ampio sulla comunicazione. oltretutto qui si citano personaggi con nome e cognome e io non saprei proprio come si chiama il conduttore della trasmissione di cui sto per parlare.
Ieri sera ero a casa di mia madre, dove sto senza internet perché non c’è e perché mi manca anche il campo della compagnia telefonica per navigare con lo smartphone. Messa a letto la famigliola, non mi veniva sonno. Mi sono alzato, saranno state le undici, e sono andato in cucina. Ho acceso il televisore e mi sono imbattuto nella domenica sportiva, che mi sono messo a vedere dopo anni di digiuno.
Sono arrivati a parlare del derby e hanno fatto un servizio sull’ordine pubblico dell’evento, interviste alla scimmia, a pioli e a geco, moviola.
Nel primo servizio si è appreso che è andato tutto bene, salvo cinque daspo. Uno a un tifoso laziale che stava bruciando una sciarpa delle cacate, quattro a “tifosi che stavano scavalcando da un settore a un altro”. Non ci hanno fatto sapere di chi erano tifosi questi quattro tipi. Poi interviste, poi moviola. Quest’ultima inizia dal fallo di Lulic. Condanna unanime, nessun riferimento al minuto di gioco in cui è successo. Poi il rigore. Si dice a mezza bocca, dopo ampio preambolo, che visto in tutti i modi è fuori, si fanno distinguo, forse l’arbitro ha valutato questo, forse a valutato quell’altro. Però, taglia corso il conduttore, le merde hanno vinto meritatamente. La butta là senza argomentazione, come fosse un dogma. Ho perso l’inizio della trasmissione, certo avranno spiegato in lungo e in largo come e quanto hanno meritato di vincere la partita ma purtroppo me lo sono perso. Interviene Trapattoni, ospite in studio, personaggio e allenatore che non mi è mai stato particolarmente simpatico ma che non è scemo. Dice, ed è l’unico, che un episodio così indirizza la partita. Lasciano morire lì questa considerazione. Segnalo che pochi minuti prima, parlando dell’udinese che ha messo in difficoltà il napoli, il solo pizzul ricorda che l’udinese a roma contro il merda, al contrario, si era presentata solo per l’onor di firma.
Insomma, qualche luce, fioca, dai vecchi. Il nuovo che avanza in questa comunicazione proriommerd è buio da far paura.