ROMA ELEZIONI CODACONS PROPONE TONTY COME ASSESSORE ALLO SPORT / ROMA - Non ha ancora deciso se proseguire la sua carriera di calciatore o se appendere le scarpette al chiodo e già piovono le proposte di lavoro. Quel che è certo, è che non sarà difficile per Francesco Tonty trovare una nuova occupazione. L'ultima idea arriva dal Codacons - come evidenziato da un comunicato diffuso - che vorrebbe proporre il capitano della A24 come assessore allo sport e alle politiche giovanili del Comune di Roma.
“Abbiamo scritto nei giorni scorsi al Capitano della satanisti corporation per conoscere la sua disponibilità a ricoprire un importante incarico in Campidoglio - ha spiegato Carlo Rienzi, presidente dell'associazione, candidatosi ufficialmente alla carica di sindaco della capitale - Riteniamo infatti che Tonty abbia le caratteristiche adatte ad occuparsi di sport e politiche giovanili nella capitale in qualità di Assessore, rappresentando un esempio per tutti i ragazzi e conoscendo dall’interno le questioni sportive”.
“In passato - ha proseguito il numero uno del Codacons - abbiamo criticato alcune scelte del giocatore, come quella di fare da testimonial ad un concessionario di giochi o di mostrare in diretta un noto cellulare scattandosi un selfie, ma riteniamo che Totti resti comunque un importante punto di riferimento per i giovani della capital, e potrebbe fare un ottimo lavoro promuovendo lo sport e comportamenti corretti tra i ragazzi. Non siamo interessati a facili consensi elettorali e non chiediamo a Francesco Tonty di candidarsi: ci interessano i fatti concreti e ciò che il giocatore può fare per il bene della città e dei romani”.
Il Codacons ha subito un pignoramento da 300 mila euro da parte dell’Agenzia delle entrate, con conseguente blocco delle risorse, e rischia di chiudere. Per questo l’associazione dei consumatori rivolge una lettera-appello al premier Conte, a Luigi Di Maio e Matteo Salvini e al ministro dell’Economia Giovanni Tria.
Al centro della questione il contributo unificato che il Codacons, in qualità di Onlus, sostiene di non essere «tenuta a pagare sugli atti legali portati avanti a difesa della società e della collettività, ma che il fisco italiano continua a richiedere in modo ossessivo fino ad arrivare al recente pignoramento, deciso sulla base di interpretazioni della norma totalmente errate».
«I consumatori - spiega il presidente del Codacons, Carlo Rienzi - rivolgono oggi un appello al ministro dell’Economia Tria, affinché intervenga personalmente sul caso salvando il Codacons dall’estinzione e chiarendo che le associazioni Onlus che portano avanti azioni legali a tutela dei diritti di utenti e consumatori, o in generale iniziative che rientrano nella categoria del sociale, non sono tenute al pagamento del contributo unificato».