Il rigorepaaroma c’e’.
Come la sigaretta dopo pranzo, come quel neo apparso quando eravamo piccoli e cresciuto piano piano, come un parcheggio in doppia fila.
Fa parte di noi, e’ entrato ormai nella nostra cultura, si e’ ritagliato un posto di assoluto rispetto nell’immaginario collettivo.
Non ci si pensa più, e’ dentro di noi, e’ dentro gli altri, e’ dovunque.
Si lanci uno sguardo ad una qualunque piazza romana: davanti al bar si sa che ci saranno almeno due file di macchine. Lamentarsene sarebbe futile, e ci impedirebbe di apprezzarne, invece, quella bellezza perversa, quel suo potere di comunicare esattamente cosa e’ cambiato nella nostra vita, la direzione che abbiamo preso come società, come cultura, come popolo.
Fa male la sigaretta dopo pranzo? Può darsi. Ma nessuno si sognerebbe di far notare all’amico che “sta fumando la sigaretta dopo pranzo”. Lo sa. E’ bello così.
La sigaretta dopo pranzo c’e’. E’ lì, e il suo fumo tossico ci piace addirittura un po’. Scuotiamo la testa, forse, mentre ci penetra le narici, ma e’ un odore che ci conforta.
Il neo e’ probabilmente benigno. Sta lì da sempre. O forse no. E’ nuovo? No, no, e’ li da sempre. Rimuoverlo, e perché mai? Fa parte di noi. E’ anche bello, nella sua bruttezza. E’ la natura, con le sue aberrazioni.
Il rigorepaaroma c’e’.
C’e’ sempre. Se in una partita non c’e’ un rigorepaaroma, qualcuno sta cercando di toglierci il diritto di parcheggiare in doppia fila. Un chirurgo ha deciso per noi che il neo va rimosso, e ci strappano di bocca la sigaretta dopo pranzo. Neanche per sogno! Ci siamo affezionati. C’e’. Datecelo. Sempre.
E’ anche bello, il rigorepaaroma.
E’ raro che sia sfacciato. Tutti (o quasi) possono vedersi assegnare un rigore sfacciato. Il rigorepaaroma e’ arte. E’ volo. E’ pensiero.
E’ un giocatore in maglia giallorossa che dice ad un avversario ma anche, un po’ sorpreso, a se stesso, dopo aver sentito il fischio, “C’era, c’era, avoja se c’era”.
Certo che c’era. Non e’ un rigore qualsiasi, il rigorepaaroma.
C’e’ sempre. Guardatelo. Come non darlo? E tutti I rigoripaaroma non dati? Come e’ stato possibile? Perché porre limiti alla creatività umana? Dobbiamo davvero limitarci a falli che potrebbero sembrare falli? E l’area, l’area di rigore, non e’ forse un ostacolo della mente?
Apriamola, questa mente.
Accogliamo il rigorepaaroma.
Questa raccolta e’ la prova che siamo pronti.
Siamo pronti a ricevere il rigorepaaroma fra noi, come il neo, il parcheggio, la sigaretta.
E’ penetrato lentamente, gentilmente, in punta dei piedi nella nostra vita, e ora non possiamo farne a meno.
Noi siamo il rigorepaaroma.