Roma: resta la tensione finanziaria - Il Sole 24 Ore

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Re:Roma: resta la tensione finanziaria - Il Sole 24 Ore
« Risposta #2960 il: 04 Giu 2020, 21:52 »
Un'operazione di questo genere in teoria potevano farla anche con una società di factoring ma la strada infragruppo è sicuramente più vantaggiosa, sia dal punto di vista del tasso di sconto (quel tasso è sicuramente più basso di quello che avrebbero avuto da una società di factoring, col rating che si ritrovano) sia probabilmente per l'ammontare finanziato (i ricavi da botteghino da marzo 2021 sono oggi un bel punto interrogativo...).
Se quello che dici e' vero, non e' una cosa da poco e i revisori lo dovranno segnalare. Nella comunicazione scrivono baldanzosi:
Si segnala che le condizioni economiche del presente contratto sono state oggetto di valutazione di stima da parte del Prof. Riccardo Tiscini mediante relazione redatta in data 20 maggio 2020 ai sensi della quale tali condizioni risultano conformi a quelle generalmente utilizzate nella prassi di Mercato

Offline Ranxerox

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Re:Roma: resta la tensione finanziaria - Il Sole 24 Ore
« Risposta #2961 il: 04 Giu 2020, 22:23 »
È vero che nella finanza moderna vale tutto ma questa, in coda a tutte le operazioni già fatte finora (tre aumenti di capitale praticamente bruciati a tempo di record, megabond quinquennale, continui pesanti saldi negativi nel bilancio annuale, progressivo depauperamento della rosa nella quale sono pochi i giocatori di prorieta' e di valore assoluto), ha tutta l'aria di essere la mossa disperata di un morto che cammina.
Gli è rimasta di impegnarsi solo l'animadelimejomortacciloro...
Re:Roma: resta la tensione finanziaria - Il Sole 24 Ore
« Risposta #2962 il: 04 Giu 2020, 22:33 »
Pomezia olè olè!! Vai cor bandierone sulla Pontina!!
Re:Roma: resta la tensione finanziaria - Il Sole 24 Ore
« Risposta #2963 il: 04 Giu 2020, 22:38 »
Ma ci sarà qualche trigorioto con un briciolo di cervello che si chiederà cosa stia accadendo?

Perché qui siamo all'antivigilia del big bang
Re:Roma: resta la tensione finanziaria - Il Sole 24 Ore
« Risposta #2964 il: 04 Giu 2020, 22:55 »
Solo calma.

Online arturo

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Re:Roma: resta la tensione finanziaria - Il Sole 24 Ore
« Risposta #2965 il: 04 Giu 2020, 23:13 »
Mangiante ha detto che so carichi a pallettoni, hanno praticamente 2 squadre, ogni titolare ha un sostituto.
Daye riomma Daye.
 :asrm

Offline myth

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Re:Roma: resta la tensione finanziaria - Il Sole 24 Ore
« Risposta #2966 il: 04 Giu 2020, 23:22 »
Proprio così carlos, si tratta di un prestito :pp per 30 milioncini. L'ho guardato al volo (per ora  8) visto che il comunicato è uscito alle 15)  ma in buona sostanza  :pp Jim invece di versare in conto aumento di capitale (eppure rob.mai lo dava per certo!  :X( ) ha scontato i crediti futuri del trigoria per racimolare i soldini necessari per pagare gli interessi del bond e altre spesucce correnti  :s

https://www.borsaitaliana.it/documenti/documenti.htm?filename=/oneinfo/documents/88495_oneinfo.pdf

Forse a James l'idea l'ha data proprio l'esperto rob.mai... daje e daje a forza di scrivere e straparlare con ottimismo e bonomia che l'operazione non fosse necessaria, che c'era tutto il tempo ecc. ecc. alla fine ha convinto il bostoniano sulla bontà di alternative all'aumento di capitale previste dal "decreto rilancio". Domattina, tra le righe, se ne vanterà pure.
Re:Roma: resta la tensione finanziaria - Il Sole 24 Ore
« Risposta #2967 il: 04 Giu 2020, 23:23 »
Citazione da: LeastSquares
C'è differenza infatti se stiamo parlando di una sorta di buffer attivabile in emergenza oppure se sono già con l'acqua alla gola. :s   Vista la tempistica dell'approvazione di questa operazione (a ridosso dell'assemblea con i bond-holders e delle scadenze finanziarie di giugno) propenderei più per il secondo caso... ma staremo a vedere

come mai?

Provo a chiarire meglio. Che loro abbiano una situazione finanziaria disastrosa è acclarato. Ma quanto siano vicini al precipizio, questo noi non lo sappiamo. Il contratto di factoring con Neep si configura come una sorta di riserva di liquidità, che loro possono attivare a più riprese nel prossimo anno e mezzo, fino a raggiungere il limite dei 30 milioni (scontati, circa 26).

In questo contesto, possiamo distinguere due situazioni limite:

(a) il gruppo trigoria ha sufficiente liquidità :pp per adesso, e mantiene questa possibilità di finanziamento come una sorta di linea di liquidità secondaria, una sorta di buffer "di sicurezza". Questa linea potrebbe essere utilizzata, ad esempio, qualora una cessione di un calciatore nei prossimi mesi non andasse in porto al prezzo sperato e venisse rimandata (in questo senso, ad esempio, questa operazione di factoring gli tornerebbe utile per evitare oggi di svendere calciatori).

(b) il gruppo trigoria non ha sufficiente liquidità  :s per far fronte ai pagamenti in scadenza a giugno (tra cui gli interessi del finanziamento obbligazionario).

Nel caso (a) molto probabilmente lo sconto dei crediti futuri non verrebbe attivato subito. Nel caso (b), invece, vedremmo subito un significativo ammontare di "pacchetti" di crediti venduti a Neep... fino ad arrivare al best case scenario, in cui si scontano tutto e subito:pp Questo si, sarebbe un ottimo segnale  :=))

Se quello che dici e' vero, non e' una cosa da poco e i revisori lo dovranno segnalare. Nella comunicazione scrivono baldanzosi:
Si segnala che le condizioni economiche del presente contratto sono state oggetto di valutazione di stima da parte del Prof. Riccardo Tiscini mediante relazione redatta in data 20 maggio 2020 ai sensi della quale tali condizioni risultano conformi a quelle generalmente utilizzate nella prassi di Mercato

Fammi precisare meglio: non ho detto che sono tassi fuori mercato, ma che sono più convenienti rispetto a quelli che avrebbero avuto da una società di factoring. Se guardiamo al bond (garantito) del trigoria, attualmente il rendimento implicito è circa il 10% annuo. In un'operazione di factoring del genere il tasso di sconto deve essere più alto. La stima fatta da Tiscini è più che sufficiente a garantire la correttezza dell'operazione dal punto di vista normativo (ovvero, non sono tassi fuori mercato, inventati)... ma ciò non implica che qualora si fossero rivolti a una società di factoring avrebbero ricevuto lo stesso "trattamento". Io credo proprio che in questo caso sarebbero stati penalizzati sia in termini di tasso sia in termini di ammontare massimo di crediti scontato.

Questa è una mia considerazione, non dimostrabile (come non lo è quella di Tiscini, che resta una stima  :=)) ) anche perchè scontare crediti da botteghino in tempi di Covid è una novità assoluta  :=)) . In ultima istanza, forse basterebbe domandarsi: se gli fosse convenuto rivolgersi a una società di factoring, perchè hanno scelto Neep?  :pp
Re:Roma: resta la tensione finanziaria - Il Sole 24 Ore
« Risposta #2968 il: 04 Giu 2020, 23:29 »
Come una fiaba prima di addormentarsi.

A me sembra lo YouPorn dei revisori contabili... Mi fido.
Re:Roma: resta la tensione finanziaria - Il Sole 24 Ore
« Risposta #2969 il: 04 Giu 2020, 23:34 »
... se gli fosse convenuto rivolgersi a una società di factoring, perchè hanno scelto Neep?  :pp

perchè alla fine sono soldi che rimangono "in famiglia"?
Re:Roma: resta la tensione finanziaria - Il Sole 24 Ore
« Risposta #2970 il: 04 Giu 2020, 23:36 »
Immagino se Lotito facesse un decimo de sti impicci con le correlate...
Re:Roma: resta la tensione finanziaria - Il Sole 24 Ore
« Risposta #2971 il: 04 Giu 2020, 23:39 »
Immagino se Lotito facesse un decimo de sti impicci con le correlate...

Sarebbe già a Rebibbia in cella d'isolamento.

Online seagull

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Re:Roma: resta la tensione finanziaria - Il Sole 24 Ore
« Risposta #2972 il: 04 Giu 2020, 23:48 »
perchè alla fine sono soldi che rimangono "in famiglia"?

La “galassia”  :asrm
Re:Roma: resta la tensione finanziaria - Il Sole 24 Ore
« Risposta #2973 il: 04 Giu 2020, 23:49 »
In ultima istanza, forse basterebbe domandarsi: se gli fosse convenuto rivolgersi a una società di factoring, perchè hanno scelto Neep?  :pp
[/quote]


Ma perché Pallocchio non ci mette i soldi suoi, e invece  continua a impoverire il suo asset, privandolo di una grossa fetta del suo cash flow atteso nel prossimo esercizio??

😀😀😀🤓🤓🤓🤓🤓
Re:Roma: resta la tensione finanziaria - Il Sole 24 Ore
« Risposta #2974 il: 05 Giu 2020, 00:07 »
Sarebbe già a Rebibbia in cella d'isolamento.

Già... e nel frattempo mensurati coadiuverebbe il GIP nell'indagine sulla provenienza dei soldini, investigando possibili legami con società aventi sede in paradisi fiscali vicine allo stesso. D'altronde le operazioni infragruppo (parlo in generale, senza riferimenti espliciti  :=))) sono spesso "attenzionate" per noti motivi...

Ma perché Pallocchio non ci mette i soldi suoi, e invece  continua a impoverire il suo asset, privandolo di una grossa fetta del suo cash flow atteso nel prossimo esercizio??

Secondo me perchè il closing con Dan è ormai cosa fatta  :=))

Jokes apart, io dopo aver dato un'occhiata al volume d'affari gestito dal suo fondo d'investimento ultimamente una certa ideuzza me la sarei pure fatta  :=))

Purtroppo gli shareholders di astrigoria SPV LLC sono off limits e non è facile ricostruire la compagine azionaria  :pp  il che sarebbe molto utile per capire su chi dovrebbe gravare, oltre a Jim, il salasso

Offline guido 59

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Re:Roma: resta la tensione finanziaria - Il Sole 24 Ore
« Risposta #2975 il: 05 Giu 2020, 00:38 »
Un"altro aspetto da considerare: è vero che questa operazione non implica aumento di debito, ma il factoring incide sugli oneri finanziari, che nella semestrale pesavano per 22ml (probabilmente hanno inciso gli oneri contabilizzati per il rimborso anticipato del prestito GS), ma al 30/6 saranno piú o meno 40ml.
Su un fatturato stimato di 165/175ml, siamo a livelli troika...
Re:Roma: resta la tensione finanziaria - Il Sole 24 Ore
« Risposta #2976 il: 05 Giu 2020, 07:09 »
Sarebbe già a Rebibbia in cella d'isolamento.

....al 41bis
Re:Roma: resta la tensione finanziaria - Il Sole 24 Ore
« Risposta #2977 il: 05 Giu 2020, 08:07 »
L’operazione aiuta nel breve periodo ma così il debito sale
 
Pallotta ora presta e non finanzia più (Corriere dello Sport, 5 Giugno 2020)
 
Ha messo 26 milioni dentro alla Roma acquisendo i futuri incassi della biglietteria: ne riavrà 30 rimandando la rata dell’aumento di capitale
 
di Roberto Maida
ROMA
 
 
L’inseguimento continua. La Roma si vede costretta ad accettare un corposo finanziamento per sostenere le spese correnti, pur sapendo di accrescere un indebitamento che già oggi è vicino ai 300 milioni di euro. Presto ne andranno aggiunti altri 30. E chi presta il denaro? Jim Pallotta, l’azionista di maggioranza che ha ispirato la mossa per aggiustare i conti a breve termine senza ricorrere al patrimonio personale. Il Cda, che si è riunito anche ieri pomeriggio, non ha potuto far altro che vidimare l’operazione già stabilita la scorsa settimana dal padrone. Perché senza liquidità immediata, la società non sarebbe stata in grado di garantire la continuità aziendale. 
 
L’OPERAZIONE. Dal punto di vista strettamente contabile succede questo: la Roma cede a James Pallotta, proprietario della società controllante (la Neep), una serie di crediti futuri “pro soluto” (cioè senza essere responsabile dell’eventuale insolvenza dei debitori) che riguardano soprattutto il settore biglietteria da stadio, momentaneamente annichilito dal virus. La cifra netta che entra nelle casse della Roma è di 26 milioni, perché 4 sono già considerati interessi da scontare sul debito. Pallotta recupererà il denaro a partire dall’8 marzo 2021, fino appunto al raggiungimento della soglia dei 30 milioni che è prevista entro la fine del prossimo anno. Il guadagno per il patron non è facile da quantificare, perché Pallotta pagherà un interesse alle banche per ottenere a sua volta un finanziamento, ma ciò che conta è che questo contratto denominato «Purchase and sale agreement», ossia accordo di acquisto e vendita, diventa un ulteriore appesantimento per le finanze della Roma a fronte di un’istantanea iniezione di soldi: per un bel po’ di mesi i ricavi derivanti dallo stadio, quando l’Olimpico riaprirà, verranno automaticamente girati a Pallotta con evidente impatto sul fatturato.
 
SGOMENTO. L’operazione è perfettamente legale. E dal punto di vista della Roma ha il vantaggio di «facilitare la pianificazione economica e finanziaria nel breve e medio periodo», come ha scritto il comunicato. Ma in assoluto conferma l’intenzione del presidente di non erogare più denaro proprio, in attesa di disfarsi della Roma. La strategia è stata approvata con un certo rammarico da Guido Fienga, che non si aspettava una ritirata così evidente. Approfittando del Decreto Liquidità, Pallotta e la sua cordata hanno sostituito la tranche che avrebbero dovuto versare come quota di aumento di capitale a giugno con un prestito (ancorché formalmente trattato come anticipazione sul credito). Il margine di Pallotta è nel cosiddetto tasso di sconto, che varia dall’11,475% per i crediti che matureranno entro il marzo 2001 al 17,718% per i crediti che matureranno nel novembre dello stesso anno. Formalmente, acquisendo un credito futuro che presenta elementi (molto bassi) di non solvibilità, Pallotta non paga l’intera somma ma appunto un totale stimato in 26 milioni. Di fatto acquisisce invece una rendita, o un interesse sul finanziamento, perché a conti fatti riavrà indietro 30 milioni.
 
RAGIONAMENTO. Il Cda non ha potuto che prendere atto della manovra. E ora dovrà andare incontro all’assemblea degli azionisti che precederà di poche ore la chiusura del bilancio (29 giugno in seconda convocazione). Per fortuna la sospensione del fair play finanziario Uefa non obbliga la Roma a rientrare nei rigidi parametri europei sulle perdite, che saranno certamente in tripla cifra. Ma il percorso di risanamento deve partire da lontano in vista della prossima stagione sportiva. Si prevedono mesi caldi per gli amministratori della Roma, a meno che non spunti velocemente un altro Friedkin. O proprio Friedkin.
Re:Roma: resta la tensione finanziaria - Il Sole 24 Ore
« Risposta #2978 il: 05 Giu 2020, 08:07 »
L’intervento - Il misterioso socio americano
 
DaGrosa a viso aperto (Corriere dello Sport, 5 Giugno 2020)
 

ROMA - Allo scoperto. Persino troppo trasparente, in rapporto alle abitudini dei finanzieri impegnati in trattative delicate. Dopo le indiscrezioni di stampa dei giorni scorsi, Joseph DaGrosa ha dichiarato il suo interesse per la Roma in un’intervista al sito Offthepitch: «Posso confermare che abbiamo esaminato, in via molto preliminare, i dossier di tante società di calcio tra queste c’è la Roma». La famosa brochure promozionale della banca Goldman Sachs è stata inviata a circa duecento soggetti in tutto il mondo, dagli Stati Uniti all’Estremo Oriente. Infatti Da Grosa dice anche: «Sono sicuro che Jim Pallotta abbia po’ esagerato mediaticamente». 
 
IL PROFILO. DaGrosa, newyorkese trapiantato a Miami, ha ceduto da pochi mesi le quote del Bordeaux, dove ha lasciato una diffusa insoddisfazione tra i tifosi. E’ considerato uno speculatore piuttosto abile nel suo ambiente. Ma per quanto risulta alla Roma, e allo stesso Pallotta, non ha le risorse per scalare la società. Anche il suo tentativo di prendersi il Newcastle, in Inghilterra, non è andato a buon fine. Al massimo potrebbe entrare come socio di minoranza, nonostante le frasi ambiziose pronunciate: «La pandemia ha fatto crollare i prezzi, adesso si può comprare una grande società al 50 per cento del suo valore effettivo». Già ma Pallotta ha rifiutato 575 milioni da Friedkin. Non è il tipo che accetta di negoziare un bene a prezzi di saldo. 
 
SCETTICISMO. Anche il mercato non crede molto al signor DaGrosa: il titolo del club in Borsa ha fatto registrare un aumento poco significativo, +0,64%. La sensazione è che non sia lui l’uomo del futuro della Roma. Fonti finanziarie, aspettando novità rilevanti, continuano a vedere Friedkin come il favorito alla successione di Pallotta. Sempre che i due imprenditori tornino a parlarsi nella lingua che conoscono meglio dopo l’inglese: quella dei dollari.
 
rob.mai.
Re:Roma: resta la tensione finanziaria - Il Sole 24 Ore
« Risposta #2979 il: 05 Giu 2020, 08:08 »
Per ora da Pallotta solo un prestito: arrivano 30 milioni (Gazzetta dello Sport, 5 Giugno 2020)

Il presidente versa come anticipo di ricavi, ma il debito sale ancora. DaGrosa frena:«Club sotto esame, interesse esagerato»

di ma. cec.- ROMA


Comunque lo guardi, non il migliore dei mondi possibili. Con tre malinconie, per i tifosi della Roma, da dover metabolizzare. La prima è quella del no opposto all’offerta di Dan Friedkin per acquistare il club (575 milioni), la seconda è che si stanno avvicinando al dossier affaristi come Joseph DaGrosa, che ieri ha confermato il suo interesse, pur capendo di non potersi avvicinare ad una proposta come della del magnate califor-texano, che molti sperano possa riaffacciarsi. «Posso confermare che la Roma è uno dei numerosi club esaminati in maniera molto preliminare – ha detto l’ex presidente del Bordeaux a Off the pitch –, mail nostro coinvolgimento è stato esagerato. Sono sicuro che Pallotta abbia molte opzioni e siamo solo una di quelle». E a Trigoria lo sperano, visto che il passato francese non rassicura.

Debito in salita, ricavi in discesa
La terza malinconia è la maniera con cui il presidente è andato incontro alle esigenze della società. Ci si aspettava una tranche dell’aumento di capitale mancante (42 milioni per la quota di maggioranza), invece ne sono arrivati 30 di prestito come anticipo di crediti legate ai futuri introiti di biglietteria. Questo porterà nelle casse 26 milioni, mentre il resto andrà alle banche che hanno condotto l’operazione, con un fattore di sconto molto alto, tra l’11,475% e il 17,718%. In pratica, questa manovra è destinata ad aumentare l’indebitamento complessivo della società, che così salirà a circa 330 milioni, quando il bilancio al 30 giugno sarà chiuso con un fatturato intorno ai 195 milioni e perdite intorno ai 110. Ieri, intanto, si è svolto il Cda di preparazione all’assemblea prevista il 26 (prima convocazione) o 29 giugno. Causa Covid, le interazioni coi soci saranno solo via video. In ogni caso le linee saranno bollenti.
 

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