Caro Least, se ti aspetti un semaforo rosso da parte della Covisoc, visto il nuovo presidente, puoi magnare tranquillo.
Ciao arturo, sono d’accordissimo con te… la chiosa del Cecchini sull’esito della verifica che farebbe la Covisoc è l’
unica cosa sensata che ho trovato in quel brano
. Ne avevamo parlato anche tempo fa in questo thread, con Andrewblu se ricordo bene, che su questo aspetto aveva una posizione molto più ottimista della mia...
[…]
Poi spero tanto nel buono di verdoniana memoria stavolta sono proprio messi malino..
Ci spero anche io, Miro. Data la loro situazione finanziaria, 6 milioni sposterebbero poco ma ricevere
un buono dal MISE a fronte della loro richiesta di garanzia pubblica sarebbe un bel
segnale.
Credo che il ritardo sia dovuto a richieste di integrazione della documentazione. D’altra parte, se è vero ciò che è trapelato sui giornali, loro hanno motivato la richiesta di garanzia pubblica con riferimento al pagamento degli stipendi. Ora, io se fossi nel Comitato di gestione del Fondo di garanzia
qualche domandina l’avrei fatta.
Ad esempio. Quali
stipendi dovete pagare? Quello milionario di uno dei tesserati (che peraltro sono stati in parte tagliati e nella restante spalmati)? O si tratta di quello di
Pedro?
Oppure quelli dei dipendenti, per i quali nei mesi dell’emergenza Covid è stata attivata la cassa integrazione (e per i quali quindi lo Stato ha già contribuito)?
E inoltre se il motivo fosse il pagamento dei
dipendenti, di quante mensilità parliamo? Eh già, perché facendo due conticini sull’ultimo bilancio disponibile, con 6 milioni di euro ci pagherebbero
stipendi per ben 5 mesi (e se ben ricordo il lockdown è durato un tantinello
di meno…)
Versando 42 milioni circa il presidente completerà la sua parte, mentre il resto sarà per i possessori del flottante.
Un piccolo capolavoro.
Chiedo conferma a Least, ma a me sbra l'equivalente della frase "Alla Lazio serviranno 4 gol, Ciro timbrerà come fa sempre, gli altri 3 saranno opera di Patric".
L’esempio calza a pennello
. Forse per renderlo ancora più esplicativo si potrebbe aggiungere questo. Il primo dei tre gol viene realizzato in rovesciata dal limite dell’area, con palla sotto all’incrocio. Il secondo direttamente da calcio d’angolo, con la palla che si insacca dopo una parabola perfetta. Il terzo, dopo una cavalcata coast-to-coast e un
dai e vai finale con Strakosha, che accompagnava l’azione.
Aspettiamo Least. Io dico che cominciano a essere soldi veri e io credo proprio che Jim non li abbia in tasca, ma debba farseli finanziare mettendo asset a garanzia. Forse anche le stesse azioni dell’AS spurghi ...
Qui ci sarebbero secondo me tante considerazioni e ipotesi da fare. Sicuramente Jim non è in una situazione facile. Provo a circoscrivere il mio ragionamento solo sulla questione finanziaria legata all’aumento di capitale (tralasciando l’altro aspetto, quello economico-contabile… cioè quello che secondo i vari cantastorie consentirebbe a Jim di versare
la notte di San Silvestro ).
Che il trigoria sia in crisi di liquidità è assodato. Altrettanto evidente è che, da diversi mesi, Jim ha versato capitale col contagocce, preferendo ricorrere al massimo ai prestiti (factoring per 26 milioni, finanziamento garantito per 6 milioni). Recentemente è arrivata anche la prima rata di Sky per la prossima stagione, mentre l’ultima della scorsa stagione non è stata ancora pagata (9 milioni). Sul fronte della liquidità in entrata, quelle della biglietteria sono ancora un punto interrogativo, mentre i ricavi pubblicitari sono in calo.
Probabilmente il buco nero di trigoria non ha ancora fagocitato tutta la liquidità racimolata negli ultimi 3 mesi ma, se il monte ingaggi rimane quello dello scorso anno, entro settembre serviranno altri soldini. Questi soldini possono arrivare alla svelta in tre modi: (i) altri prestiti; (ii) versamenti in conto capitale; (iii) autofinanziamento. In
tutti e tre i casi, Jim vedrebbe calare ancora il suo ritorno dalla cessione della cloaca.
Il primo canale lo escluderei. Sono già stra-affogati di debiti e, anche volendo indebitarsi ancora, difficilmente oggi vi sarebbero banche pronte ad accontentarli (e in effetti oggi riceverebbero solo 6 milioni di prestiti bancari, con garanzie pubbliche su 5; diverse imprese, a fronte della stessa garanzia pubblica, hanno avuto finanziamenti bancari per 10 milioni). Se anche riuscisse a fare altro debito, altro debito significherebbe abbattere ulteriormente il prezzo di cessione dell’intero gruppo.
Il secondo canale non lo escluderei… ma a me pare che ad escluderlo sia Jim, per come si è comportato negli ultimi mesi. Non penso però che non abbia 60 milioni da buttare nella cloaca. Penso piuttosto che non ritenga conveniente farlo. E infatti,
versare ancora in conto capitale significa andare ad assottigliare ulteriormente il ritorno che avrebbe dalla cessione del gruppo (o, se vogliamo, andare ad aumentare la sua perdita…). Jim vuole lasciare l’incombenza a Dan, o agli amici di d’alema… o malagò.
Resta il terzo canale, quello dell’autofinanziamento. Ovvero cedere un giocatore che ha mercato e farselo pagare
cash (una modalità a loro sconosciuta, quando
comprano prendono a prestito calciatori). In tal caso, abbasserebbe il valore di mercato della rosa, e cio si ripercuoterebbe negativamente sul prezzo di cessione.
Il modo per uscirne bene, per Jim, sarebbe incrementare all’istante i ricavi dell’attività ordinaria. Ma nella prossima stagione, questo obiettivo appare un tantinello irrealistico. Purtroppo per Jim ora è tardi. Evidentemente, la sua
fiducia in tutte quelle apette colorate era mal posta.
Il passaggio di proprietà della Roma assume contorni nebulosi
NUOVE CORDATE FRATELLI COLTELLI (Corriere dello Sport, 26 Luglio 2020)
Friedkin resta l’unico ad aver presentato un’offerta: ma Baldissoni sfida Fienga, proponendo itinerari alternativi
di Roberto Maida
ROMA
Carta canta: […]
Ma attenzione: le indiscrezioni si accavallano, anche un gruppo asiatico e uno dell’ex Unione Sovietica si sono informati. E’ c’è chi assicura che Giovanni Malagò, presidente del Coni e tifoso romanista, sia stato allertato dai potenziali investitori, con l’immancabile associazione al ritorno a casa di Francesco Totti.
[…]
Il susseguirsi di eventi che porterebbero malagò, totti e altri personaggi dell’imprenditoria romana ai vertici della roma, in un affare
vantaggioso per tutti, tranne che per Jim e con il merdodromo (vero protagonista della vicenda) pronto tra 3-4 anni, lo vedo chiaramente. Spero tutto ciò possa accadere presto