Ma pure i soldi della Champions League , i famosi 50 milioni sono già belli che bruciati per riscattare :
Mancini 24 e Veretout 17
Poi devono coprire i buchi della rosa che quest'anno hanno tappato coi prestiti di :
Zappacosta , Smalling e Mikitharian
Per non parlare del fatto che gli unici giocatori che ad oggi hanno quotazioni oltre i 40 milioni sono :
Zaniolo e Under ( sicuramente uno dei due partirà )
Cosi ad occhio dovranno acquistare 5 giocatori ( i prestiti e le cessioni da coprire )
Certamente uno tra Zaniolo ed Under (o Pellegrini) sarà venduto....forse anche più di uno...
bisogna solo capire se troveranno qualche sponda amici che glieli paghi cash oppure se troveranno solo qualcuno disposto a scambiarli con qualche altra figurina (tipo Manolas-Diawara).
Quasi certamente i 3 prestiti non verranno riscattati (forse per Smalling cercheranno di strappare un ulteriore anno di rinnovo del prestito ma dubito che a Manchester si facciano abbindolare).
Per Veretout e Mancini cercheranno di ottenere una forte dilazione di pagamento ed eserciteranno il riscatto cercando di cederli nello stesso mercato o in quello successivo così da girare il debito ad altri.
Il vero problema è che più passa il tempo, più i margini di manovra si assottigliano: la Corropolese non ha cassa per fare acquisti a titolo definitivo slegati da correlate cessioni ed un mercato come quello fatto quest'anno dalla Lazio (che ha comprato -imho male- senza vendere nessuno) non avrebbe mai potuto effettuarlo perché, senza il vorticoso scambio di figurine che hanno quest'anno hanno fatto, avrebbe chiuso un bilancio da default.
La speranza ha cui si attacca il management della corropolese è che nella miriade di figurine calcistiche che annualmente transitano per Trigoria ci sia qualcuno che faccia una buona/ottima stagione così da poterlo rivendere, alzare un pò di soldi e tamponare nel breve la voragine. Ma, come spesso capita a loro, molte volte si attaccano arcaz... perché basta bucare qualche acquisto costoso (tipo Pastore o Kluivert) per ritrovarsi cortissimi di cassa ed essere costretti a strutturare artifizi finanziari sempre più fantasiosi (tipo l'operazione Sinazzola-Pellegrini da 30M), che ogni anno sono sempre più difficili da mettere in piedi.
Ripeto: la maggica è in una spirale di tensione finanziaria che, salvo miracoli o aiutini esterni, porta inevitabilmente al default oppure al drammatico ridimensionamento.
Per uscirne fuori ci sono solo due vie: o il cavaliere bianco, oppure il Lotito di turno che arriva, blocca la catena di Sant'Antonio e taglia tutto.
In ogni caso parliamo di una società in chiara difficoltà, che naviga a vista senza un reale governo societario e dove tutti i dipendenti e calciatori percepiscono il costante senso di precarietà.
La macroscopica differenza che oggi c'è tra noi e loro è questa:
Noi siamo una società finanziariamente solidissima, dove l'equilibrio di bilancio e la sostenibilità finanziaria degli investimenti viene prima di tutto, anche dell'aspetto tecnico. Questo si riflette nello spogliatoio dove c'è un'ambiente idilliaco in cui tutti i giocatori sognano di venire, ma dove c'è anche il percepito che mancano le concrete basi finanziarie per crescere ulteriormente, se non nel lunghissimo periodo.
loro invece sono una società senza governance e con una perenne crisi di liquidità, che per sopravvivere annualmente monta e smonta la squadra cercando di buttare la palla in avanti e sperando in qualche bot.ta di cu.lo. Questo si riflette nello spogliatoio, dove ognuno dei calciatori pensa ai caz.zi propri e cerca di sfruttare al massimo la vetrina concessagli in attesa di trovare qualche migliore collocazione altrove.