Le merde, al contrario del Milan, sono quotate in borsa.
Quindi per entrare nella proprietà delle merde bisogna comprare azioni da chi ne ha già oppure partecipare a un aumento di capitale. A ogni modo si inizia mettendo un bel pacchetto di soldi.
Nel primo caso, ovvero comprando quote già esistenti, neanche un centesimo di quei soldi entrerebbe nelle casse delle merde. Ma andrebbero nelle tasche di chi aveva il possesso delle azioni. Nel secondo caso, ovvero nell'aumento di capitale, i soldi messi andrebbero ad aumentare, appunto, il capitale sociale. Ma solo quelli. Posso anche possedere l'intero Oregon ma nelle casse delle merde posso mettere solo i soldi che ho messo per acquisire azioni supplementari emesse durante l'aumento di capitale. Quindi la domanda, l'unica che avrebbe senso é
A che pro ? Perché un americano dovrebbe mettere 150 milioni di euro nel capitale delle merde ?
Il giornalettismo sportivo, soprattutto romano, racconterà di titti, di testaccio, del fornaretto, della magica curva suddde. Non escludo ci credano anch'essi ma chi oggi ha un patrimonio di qualche miliardo di euro, penso, lo ha realizzato investendo soldi per un ritorno. E Amadeo Amadei se lo sbatte sulla punta del pisello.
E il calcio, soprattutto italiano, ritorno non ne offre. Ma neanche di striscio. Soprattutto le merde che offrono un panorama debitorio paragonabile al Vajont.
A che pro ?
L'unica sarebbe lo stadio, unico vero punto d'appoggio per tutta questa messinscena. Ma comincia a perdere colpi come progetto, non c'é più quello splendido vento di libeccio che faceva pensare a un'apoteosi di cemento e mattoni su Tordivalle. E anche fosse, obiettivamente anche lo stadio comincia ad essere stretto per tutti quelli che vogliono guadagnarci qualcosa, da Unicredit a Parnasi passando per Pallotta e Goldman Sachs. Senza contare la giunta comunale al potere che voleva spuntare qualche voto in più e si ritrova con una mano davanti e una dietro.
Io, molto più prosaicamente, penso che sia una manovra di aggiottaggio semplice che prelude all'unica possibile azione che mi sembra possibile per cavare un ragno da questo buco nero. Ovvero chiamare a raccolta le mucche da mungere, i piccoli risparmiatori che nel corso di questi decenni hanno abboccato a tutte le trappole finanziarie messe loro davanti agli occhi, dalla Parmalat in poi. Sono loro l'obiettivo finale.
IMHO ça va sans dire...