Società - Nuovi sviluppi
Friedkin insiste, ma serve una nuova due diligence (Corriere dello Sport, 7 Aprile 2020)
I numeri adesso sono cambiati bisognerà aggiornare quella fatta
di Guido D’Ubaldo
ROMA
Pallotta e Friedkin continuano a parlarsi, i dati della crisi ce li hanno ben chiari entrambi, i documenti erano stati studiati dai legali fino ai primi di marzo, prima dell’interruzione della trattativa. I due americani stanno cercando di trovare un nuovo accordo. Pallotta parte da quello raggiunto a fine dicembre, intorno ai 710 milioni di euro, Friedkin invece si è preso una pausa di riflessione, perchè lo scenario dei mercati internazionali da allora è completamente cambiato. E non è facile neppure capire quanto tempo dovrà passare per fare una nuova valutazione, che comporterà anche una nuova due diligence, perchè cambiano tutti i valori, quelle stime fatte più di tre mesi fa vanno aggiornate. E’ sempre più probabile che l’approvazione della semestrale a giugno la faccia l’attuale proprietà. Nel frattempo Pallotta resiste, anche perchè è sempre in attesa che l’ultimo passaggio per il progetto dello stadio venga approvato, con il business che si porta dietro. Il presidente e gli uomini che lavorano al progetto sono convinti che quei terreni senza lo stadio non valgono niente e quindi alla fine l’operazione del passaggio di proprietà vada in porto. La scorsa settimana la Roma aveva annunciato di dover rinviare di trenta giorni la pubblicazione della relazione finanziaria semestrale, che avverrà quindi alla fine del mese. Questa decisione si è resa necessaria alla luce dell’incertezza determinata da quanto sta accadendo nel mondo del calcio, relativamente all’emergenza sanitaria. Non c’erano elementi per fare le valutazioni aggiornate. Comunque la Roma è attenta, perchè la Consob non sta a guardare, il livello di attenzione è standard, anche se il titolo nelle scorse settimane è stato “nervoso”, mentre da qualche giorno galleggia. Pallotta ha garantito la continuità aziendale e completerà nei prossimi mesi l’aumento di capitale.
POSIZIONI DIVERSE. Friedkin preferisce attendere per capire i numeri di un bilancio già notevolmente in passivo alla semestrale e che inevitabilmente lo sarà ancora di più il 30 giugno, tanto da rendere necessaria qualche plusvalenza per far quadrare i conti. Perchè sui conti del bilancio di questo esercizio si lavorerà per tentare di arrivare comunque alla chiusura del deal. In ogni caso il magnate texano non ha nessuna intenzione di ritirarsi dall’affare. I contatti tra i due proseguono e anche tra gli uffici legali. Da parte di Pallotta c’è sempre l'intenzione di vendere, soprattutto perché alcuni soci già hanno manifestato la volontà di uscire in ogni caso.