Roma: resta la tensione finanziaria - Il Sole 24 Ore

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Re:Roma: resta la tensione finanziaria - Il Sole 24 Ore
« Risposta #1040 il: 20 Apr 2020, 22:25 »
Per quanto siano satana e' IMPOSSIBILE .
Che il cielo ti ascolti  :priest:
Re:Roma: resta la tensione finanziaria - Il Sole 24 Ore
« Risposta #1041 il: 20 Apr 2020, 22:52 »
Niente mi toglie dalla mente che la proposta  di malagò di fermare tutto, se implementata, prevederà un aiuto statale per i club sull'orlo del fallimento.

Semmai gli potranno dare i soldi ma i bond li devono ripagare agli investitori
Re:Roma: resta la tensione finanziaria - Il Sole 24 Ore
« Risposta #1042 il: 21 Apr 2020, 08:22 »
Il rating del bond è declassato la nuova valutazione si abbassa (Corriere dello Sport, 21 Aprile 2020)
 
Pallotta non è preoccupato: «Ovunque è così». Sarà decisivo il bilancio da presentare al 30 giugno
 
di Guido D’Ubaldo
ROMA
 
 
 
La crisi dei mercati finanziari si riflette anche sul calcio e la Roma ne sa qualcosa. Sono passati quasi due mesi dall’ultima partita della squadra di Fonseca e l’agenzia Standard & Poor’s, la società di rating che stabilisce il grado di rischio del debito emesso dalla Roma, ha declassato il rating dei bond emessi da due società italiane: la Roma e l’Inter. Entrambi i titoli sono stati retrocessi a “B+” da “BB-“, scendendo al secondo gradino dell’area “junk” o “spazzatura”. E per entrambi il “CreditWatch” risulta negativo, segno che l’agenzia si riserva la facoltà di declassare ulteriormente il giudizio sui titoli obbligazionari dei club. I dubbi che ancora persistono sulla ripresa del campionato e la necessità di disputare eventualmente le rimanenti partite a porte chiuse, con i mancati incassi per la vendita dei biglietti, rendono lo scenario sempre più indecifrabile. Il bilancio desta molte preoccupazioni, soprattutto in vista del bilancio al 30 giugno, considerata la scarsa liquidità attuale del club. James Pallotta da Boston non drammatizza: «Non sono preoccupato, è normale, sta succedendo dappertutto». La decisione di declassare i rating dei bond era nell’aria, anche se non c’è correlazione con il titolo in Borsa, che ieri ha chiuso in rialzo. Tutto questo ripropone qualche incertezza in più sulla ripresa della trattativa a breve tra Friedkin e Pallotta e porterà il magnate texano a trattare al ribasso. Bisognerà vedere se Pallotta accetterà di tornare al tavolo a cifre molto più basse.
 
Nonostante le difficoltà attuali sul piano della liquidità, Standard & Poor’s non pone dubbi sulla capacità di Roma e Inter di onorare le scadenze. Le maggiori difficoltà riguarderebbero il rispetto dei pagamenti delle cedole, ma il default resterebbe un evento improbabile. Tutto dipenderà dalla ripresa dell’attività e dai tempi della pandemia. Se il campionato non dovesse ripartire un ulteriore declassamento dei bond sarebbe inevitabile. Una valutazione più completa sarà possibile farla alla chiusura del bilancio al 30 giugno, con le previsioni che saranno già presentate a fine mese. 
 
Per coprire i debiti. L’emissione della Roma risale allo scorso agosto. Il bond da 275 milioni scade nel 2024 e offre un tasso di interesse del 5,125%. Il bond della Roma è finito in gran parte a investitori istituzionali esteri, in particolare americani. A collocare l’emissione è stata principalmente la banca d’affari americana Goldman Sachs, già principale finanziatore del club giallorosso, oltre ad altri istituti di investimento. A garanzia del bond ci sono i flussi finanziari derivanti dai diritti televisivi e di altra natura del club. Il bond è servito a rifinanziare il debito esistente, contratto con Goldman Sachs, anche ottimizzandone la struttura e la scadenza, e a dotare la società di risorse finanziarie per la propria attività. Oggi sul mercato il bond ha un rating più basso e un rischio più alto, causato dal controvalore che è sceso. Il mercato risente dell’andamento generale, se non si tornasse all’attività il bond si deteriorerebbe ulteriormente. Perderebbe credibilità chi lo ha emesso e il titolo stesso.
bilancio decisivo. Tutto questo complica una nuova valutazione, a cifre decisamente al ribasso rispetto a quelle ipotizzate a dicembre. Ma tra Friedkin e Pallotta i rapporti restano cordiali, i due si ritroveranno quando sarà possibile fare valutazioni più concrete. Ora è molto importante che il completamento dell’aumento di capitale vada a buon fine e Pallotta ha assicurato che garantirà la continuità aziendale. Insomma, bisogna attendere, una valutazione più attenta sarà fatta solo più avanti. Dopo il 30 giugno. Se il bilancio chiudesse con un tracollo sarebbe preoccupante. Ma nè Pallottà e nè Friedkin ci vogliono pensare. 
Re:Roma: resta la tensione finanziaria - Il Sole 24 Ore
« Risposta #1043 il: 21 Apr 2020, 08:24 »
L’analisi

Effetto pandemia: Inter e Roma declassate sui bond (Gazzetta dello Sport, 21 Aprile 2020)

Standard and Poor’s: nessun rischio, ma introiti meno certi. Dubbi sul nuovo sponsor per il club nerazzurro

di Massimo Cecchini e Davide Stoppini


L’ incertezza è per tutti. E su tutto, anche su Inter, Roma e i loro bond. La certificazione arriva da Standard and Poor’s, agenzia di rating che ha ridotto la valutazione delle obbligazioni dei due club, scesa ora da BB— a B+. Sono gli effetti della pandemia, la conseguente incertezza legata ai bilanci dei due club, nello specifico ai mancati introiti - alcuni certi, altri possibili - per colpa dell’emergenza sanitaria mondiale.

Qui Zhang
Nel dicembre 2017 l’Inter ha emesso un bond di 300 milioni di euro, sottoscritto da 30 investitori a un interesse del 4,875%, che prevede una maxi rata di pagamento finale al 31 dicembre 2022 da 273 milioni (presumibilmente prima di quella data il debito verrà rifinanziato). Il bond fu emesso da Inter Media and Communication, sui quali convergono tutti i proventi da stadio, diritti tv e sponsor. Standard and Poor’s lancia un allarme a lunga scadenza. Nell’immediato poco cambia: «Non ci aspettiamo che una potenziale perdita di entrate costituisca una minaccia per la capacità di onorare interessi e pagamenti principali». Ma nel medio-lungo periodo la preoccupazioni sono legate soprattutto alla negoziazione del main sponsor. Il contratto con Pirelli scade nel 2021,entroil2020l’Interpensava di chiudere un nuovo accordo al rialzo. L’idea era ottenere almeno 25 milioni a stagione dal futuro partner: sarà ancora possibile dopo la pandemia?

Qui Pallotta
Ovviamente, neppure per la Roma il declassamento è una buona notizia. Com’è noto, nell’agosto scorso il club giallorosso - grazie a Goldman Sachs - ha messo sul mercato il proprio debito di 275 milioni, trasformandolo in «bond»disponibili per gli investitori, piazzati ad un interesse del 5.125% e con scadenza nel 2024. Una rinegoziazione intelligente, visto che il passivo fino a quel momento era finanziato ad un interesse di circa il 7%. Gli analisti, a suo tempo, dissero che probabilmente la maggior parte era finito negli Stati Uniti (nessuna sorpresa, visto la proprietà del club) e presso investitori istituzionali. Chi sono? I detentori dei fondi d’investimento, stile proprio la «Raptor» del presidente Pallotta. Non è escluso, perciò, che siano proprio loro a movimentare questo tipo di obbligazione nel futuro, anche perché - in linea puramente teorica - l’andamento del titolo sul mercato borsistico, in fondo, non meriterebbe un declassamento del genere. Pallotta comunque non è affatto preoccupato. «Con quello che accade è normale. Sono cose che stanno succedendo dappertutto». Vero, ma non fanno piacere.

Offline mazzok

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Re:Roma: resta la tensione finanziaria - Il Sole 24 Ore
« Risposta #1044 il: 21 Apr 2020, 08:30 »
Dopo il 30 giugno. Se il bilancio chiudesse con un tracollo sarebbe preoccupante. Ma nè Pallottà e nè Friedkin ci vogliono pensare. 

Eccerto sai come è preoccupato friedkin se la società che vuole comprare si sgonfiasse prima di tirare fuori 700 milioni, non ci dorme la notte.
Re:Roma: resta la tensione finanziaria - Il Sole 24 Ore
« Risposta #1045 il: 21 Apr 2020, 09:18 »
Frikkinne é preoccupato da tifoso. Anni e anni a sgolarsi in curva sud e a un passo dal grande sogno che ha coltivato per anni vederselo sfuggire non deve essere facile.
Io lo capisco. Porello.

Offline Slasher89

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Re:Roma: resta la tensione finanziaria - Il Sole 24 Ore
« Risposta #1046 il: 21 Apr 2020, 10:36 »
Quindi Standard&Poor's li ha declassati a "spazzatura"

Io mo non vorrei fa polemica eh, ma noi già sapevamo che sono spazzatura da un giorno imprecisato del 1927

Offline adiutrix

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Re:Roma: resta la tensione finanziaria - Il Sole 24 Ore
« Risposta #1047 il: 21 Apr 2020, 10:38 »
e tutto questo, per colpa della pandemia e non per altro.
Re:Roma: resta la tensione finanziaria - Il Sole 24 Ore
« Risposta #1048 il: 21 Apr 2020, 10:39 »
Quindi Standard&Poor's li ha declassati a "spazzatura"



Casomai sono stati promossi a spazzatura (da qualcuno che non li conosce)
Re:Roma: resta la tensione finanziaria - Il Sole 24 Ore
« Risposta #1049 il: 21 Apr 2020, 10:48 »
Loro sono l'unico letame che fa schifo pure ai fiori.

Offline mazzok

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Re:Roma: resta la tensione finanziaria - Il Sole 24 Ore
« Risposta #1050 il: 21 Apr 2020, 10:56 »
Bisogna essere precisi,  loro sono materia fecale che, come non bastasse, produce spazzatura. Questa spazzatura loro la piazzano in giro con la promessa di riprendersela, pagando ovviamente per il disturbo. Mo' pare che da questa spazzatura esali un odore strano e S&P se n'è accorta.

Offline adiutrix

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Re:Roma: resta la tensione finanziaria - Il Sole 24 Ore
« Risposta #1051 il: 21 Apr 2020, 11:08 »
Bisogna essere precisi,  loro sono materia fecale che, come non bastasse, produce spazzatura. Questa spazzatura loro la piazzano in giro con la promessa di riprendersela, pagando ovviamente per il disturbo. Mo' pare che da questa spazzatura esali un odore strano e S&P se n'è accorta.

e che mascherine usavano per non accorgersi del tanfo, le FFP9 ?
Re:Roma: resta la tensione finanziaria - Il Sole 24 Ore
« Risposta #1052 il: 21 Apr 2020, 11:42 »
L’analisi

Effetto pandemia: Inter e Roma declassate sui bond (Gazzetta dello Sport, 21 Aprile 2020)

Standard and Poor’s: nessun rischio, ma introiti meno certi. Dubbi sul nuovo sponsor per il club nerazzurro

di Massimo Cecchini e Davide Stoppini


L’ incertezza è per tutti. E su tutto, anche su Inter, Roma e i loro bond. La certificazione arriva da Standard and Poor’s, agenzia di rating che ha ridotto la valutazione delle obbligazioni dei due club, scesa ora da BB— a B+. Sono gli effetti della pandemia, la conseguente incertezza legata ai bilanci dei due club, nello specifico ai mancati introiti - alcuni certi, altri possibili - per colpa dell’emergenza sanitaria mondiale.

Qui Zhang
Nel dicembre 2017 l’Inter ha emesso un bond di 300 milioni di euro, sottoscritto da 30 investitori a un interesse del 4,875%, che prevede una maxi rata di pagamento finale al 31 dicembre 2022 da 273 milioni (presumibilmente prima di quella data il debito verrà rifinanziato). Il bond fu emesso da Inter Media and Communication, sui quali convergono tutti i proventi da stadio, diritti tv e sponsor. Standard and Poor’s lancia un allarme a lunga scadenza. Nell’immediato poco cambia: «Non ci aspettiamo che una potenziale perdita di entrate costituisca una minaccia per la capacità di onorare interessi e pagamenti principali». Ma nel medio-lungo periodo la preoccupazioni sono legate soprattutto alla negoziazione del main sponsor. Il contratto con Pirelli scade nel 2021,entroil2020l’Interpensava di chiudere un nuovo accordo al rialzo. L’idea era ottenere almeno 25 milioni a stagione dal futuro partner: sarà ancora possibile dopo la pandemia?

Qui Pallotta
Ovviamente, neppure per la Roma il declassamento è una buona notizia. Com’è noto, nell’agosto scorso il club giallorosso - grazie a Goldman Sachs - ha messo sul mercato il proprio debito di 275 milioni, trasformandolo in «bond»disponibili per gli investitori, piazzati ad un interesse del 5.125% e con scadenza nel 2024. Una rinegoziazione intelligente, visto che il passivo fino a quel momento era finanziato ad un interesse di circa il 7%. Gli analisti, a suo tempo, dissero che probabilmente la maggior parte era finito negli Stati Uniti (nessuna sorpresa, visto la proprietà del club) e presso investitori istituzionali. Chi sono? I detentori dei fondi d’investimento, stile proprio la «Raptor» del presidente Pallotta. Non è escluso, perciò, che siano proprio loro a movimentare questo tipo di obbligazione nel futuro, anche perché - in linea puramente teorica - l’andamento del titolo sul mercato borsistico, in fondo, non meriterebbe un declassamento del genere. Pallotta comunque non è affatto preoccupato. «Con quello che accade è normale. Sono cose che stanno succedendo dappertutto». Vero, ma non fanno piacere.
Quindi va meglio?

Offline momi

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Re:Roma: resta la tensione finanziaria - Il Sole 24 Ore
« Risposta #1053 il: 21 Apr 2020, 11:56 »
Bisogna essere precisi,  loro sono materia fecale che, come non bastasse, produce spazzatura. Questa spazzatura loro la piazzano in giro con la promessa di riprendersela, pagando ovviamente per il disturbo. Mo' pare che da questa spazzatura esali un odore strano e S&P se n'è accorta.
a la
Quello che non riesco a capire sono chi acquisisce i bond di società che si ha la certezza abbiano le pezze al culo.
Ammetto che in materia di Finanza non ne capisco nulla. Qualcuno può illuminarmi??

Offline Torakiki

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Re:Roma: resta la tensione finanziaria - Il Sole 24 Ore
« Risposta #1054 il: 21 Apr 2020, 12:05 »
a la
Quello che non riesco a capire sono chi acquisisce i bond di società che si ha la certezza abbiano le pezze al culo.
Ammetto che in materia di Finanza non ne capisco nulla. Qualcuno può illuminarmi??

Probabilmente li avranno pacchettizzati dentro qualche altro "investimento" in modo che gli sventurati nemmeno se ne rendano conto.
Re:Roma: resta la tensione finanziaria - Il Sole 24 Ore
« Risposta #1055 il: 21 Apr 2020, 12:17 »
a la
Quello che non riesco a capire sono chi acquisisce i bond di società che si ha la certezza abbiano le pezze al culo.
Ammetto che in materia di Finanza non ne capisco nulla. Qualcuno può illuminarmi??
Più alto è il rischio e più alto è il rendimento.
Re:Roma: resta la tensione finanziaria - Il Sole 24 Ore
« Risposta #1056 il: 21 Apr 2020, 12:23 »
Quelli che hanno investito , se poi perdono i soldi , vanno in TV a piangere .

E poi c'è pure chi li ascolta .

Non sarebbe la prima ed ultima volta .

Offline Dissi

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Re:Roma: resta la tensione finanziaria - Il Sole 24 Ore
« Risposta #1057 il: 21 Apr 2020, 12:24 »
a la
Quello che non riesco a capire sono chi acquisisce i bond di società che si ha la certezza abbiano le pezze al culo.
Ammetto che in materia di Finanza non ne capisco nulla. Qualcuno può illuminarmi??

Controlla i fondi che hai comprato :DD
Re:Roma: resta la tensione finanziaria - Il Sole 24 Ore
« Risposta #1058 il: 22 Apr 2020, 08:24 »
La situazione d’impasse si protrae, il texano riflette sulla nuova offerta
 
FRENATA FRIEDKIN VA AVANTI PALLOTTA (Corriere dello Sport, 22 Aprile 2020)

I rapporti tra i due imprenditori si sono interrotti da alcune settimane e l’uomo Toyota anche a Roma non si sente più
 
di Massimo Basile e Guido D’Ubaldo
ROMA
 
 
 
Il declassamento del bond non preoccupa Pallotta, che con i suoi uomini continua a lavorare per presentare la relazione sul bilancio alla fine del mese con i conti in ordine. Il presidente provvederà a completare l’aumento di capitale, ha tempo fino alla fine dell’anno, lo farà quando sarà necessario, senza fretta. Anche se in questo momento serve liquidità. 
 
La crisi dei mercati mondiali, in particolare nei settori che interessano più da vicino Dan Friedkin, sembrano aver indotto il magnate texano a ripensare in modo serio alla trattativa, considerato che ancora non è possibile capire quali saranno le conseguenze della pandemia sul valore della società. Che non è certo quello di dicembre, quando Friedkin e Pallotta si misero d’accordo per una cifra vicina ai 710 milioni. Oggi la Roma vale molto meno, soprattutto se il campionato non dovesse riprendere. Friedkin e Pallotta non si sentono da settimane e l’imprenditore texano e i suoi uomini hanno interrotto i rapporti con i dirigenti di Roma, che erano diventati quasi quotidiani tra dicembre e febbraio, soprattutto dopo la visita dei legali di Friedkin in sede. Questo ha creato qualche scetticismo. I rapporti tra i due imprenditori continuano ad essere buoni, ma non al punto di poter entrare in società, come era stato prospettato inizialmente durante la trattativa. Quando sarà fatta una nuova valutazione Friedkin conta di pagare la Roma molto meno. E a quel punto bisognerà vedere se ci sarà ancora un punto d’incontro, anche se Pallotta è sempre intenzionato a mollare. 
I valori di mercato sono tutti declassati e se non si torna a giocare tutti i club, non solo la Roma, avranno pesanti ripercussioni. Gli uomini di Friedkin a Houston assicurano che a fronte di una fase di impasse non è stata presa nessuna decisione definitiva. Attendono anche loro i due prossimi appuntamenti tecnici: la semestrale da presentare il 30 aprile e il bilancio al 30 giugno. Due step tecnici per capire lo stato di salute della società. 
 
NELLA TASK FORCE IN TEXAS. Tra l’altro non va dimenticato che Marc Watts, presidente del Friedkin Group, è impegnato nella task force a cui è stata affidata la programmazione della fase 2, quella della ripresa post Covid19, nel Texas. A febbraio era stato a Roma alla guida di un gruppo di esperti per leggere e approfondire le carte dell’acquisizione della Roma. Watts è il braccio destro di Friedkin e in questo momento è in ben altre faccende affaccendato. Tutte le strutture della galassia di Friedkin sono ferme e in perdita, ma sono settori dove la ripresa sarà più rapida. In questo periodo di paralisi mondiale è tutto fermo, ma le disponibilità di Friedkin restano importanti. 
 
IL BILANCIO. Pallotta è impegnato a lavorare sulla Roma per garantire la continuità aziendale, anche il presidente è consapevole che le valutazioni non si possono fare adesso. L’accordo che era stato trovato alla fine di dicembre era una valutazione di massima, legato alle 16 società della galassia Roma che aveva portato via molto tempo ai legali impegnati sulla due diligence. Nella relazione semestrale da presentare entro la prossima settimana ci saranno note integrative che riguardano l’andamento del mercato in queste ultime settimane. L’accordo sulla riduzione degli stipendi sarà considerato molto positivo, è stato dato un segnale che la società è ben gestita, con dirigenti responsabili che hanno saputo far fronte alla delicatissima situazione. Ora Pallotta è pronto a rispettare l’impegno di completare l’aumento di capitale, lo farà quando sarà necessario per la copertura delle spese. 
Re:Roma: resta la tensione finanziaria - Il Sole 24 Ore
« Risposta #1059 il: 22 Apr 2020, 08:26 »
L’analisi - Dentro i bilanci della società giallorossa
 
Alla Roma serve una nuova ricapitalizzazione aspettando altri investitori o un acquirente (Corriere dello Sport, 22 Aprile 2020)
 
I conti del club sono in grave perdita: tocca agli azionisti intervenire con ulteriore liquidità
 
di Marcel Vulpis* 
 
 
Stallo alla messicana. Il magnate texano Dan Friedkin (importatore della Toyota in cinque stati americani) sarebbe ancora interessato al brand AS Roma, ma le condizioni di mercato non sono più le stesse di pochi mesi fa. 
 
Ad aver “raffreddato” l’interesse del fondatore di Gulf States Toyota Distributors è soprattutto l’impatto devastante dell’emergenza Coronavirus, prima sul mercato italiano (con effetti collaterali sull’intero sistema calcio), poi sull’economia del Paese (nei prossimi 12 mesi il prodotto interno lordo perderà non meno di 10 punti percentuali). Anche Friedkin, impegnato su diversi fronti imprenditoriali (inclusi la cinematografia e i luxury & adventure resort), ha scelto di stare alla finestra per rivedere la strategia di sviluppo dei suo business. Solo la ripartenza del campionato, in tempi brevi, può riaccelerare la trattativa, che ripartirà, però, da una base nettamente inferiore (da quantificare in una nuova attività di due diligence). 
 
IL RIPOSIZIONAMENTO. I conti della AS Roma necessitano di una iniezione fresca di liquidità. Una robusta ricapitalizzazione (più di 150 milioni di euro) per risanare e riequilibrare il bilancio aziendale. Pallotta, per la cronaca, nell’ultimo semestre, è intervenuto con un primo acconto di 79 milioni di euro, ma adesso serve una nuova tranche, sempre che, nel frattempo, anche per gli effetti del Coronavirus, non si debba operare un intervento più vigoroso. L’obiettivo è duplice: riportare il patrimonio in territorio positivo dotando di mezzi propri la società. Secondo molti analisti la ricapitalizzazione, per impattare positivamente su progetti futuri, dovrebbe superare i 200 milioni di euro. 
I conti giallorossi parlano chiaro: i ricavi, al netto delle plusvalenze, non superano i 100 milioni di euro (per la precisione 96,6), mentre i costi del personale (tra tesserati, dirigenti e impiegati) hanno toccato il tetto degli 83,7 milioni di euro. La dirigenza capitolina, in questa fase di grave emergenza, ha introdotto la cassa integrazione a rotazione per oltre 75 dipendenti, ma questa è solo una soluzione tampone che non risolve definitivamente il problema. I dati del 1° semestre della stagione in corso (1° luglio-31 dicembre 2019) sono preoccupanti: il “rosso” della Roma ha toccato quota -86,97 milioni di euro. 
Serve quindi una exit strategy o un vero e proprio riposizionamento da parte dei vertici del club. L’ipotesi cessione risolverebbe i problemi economico-finanziari e porterebbe denaro fresco nelle casse giallorosse, ma se ciò non dovesse avvenire, per una serie di ragioni tecniche (collegate a filo doppio all’emergenza Covid-19), non è da escludere che la Roma, fuori anche dalla Champions (attualmente è quinta in classifica a tre punti dall’Atalanta), possa finire nel mirino degli ispettori Uefa (per il mancato rispetto del fair play finanziario). 
James Pallotta si troverebbe costretto, tramontata (eventualmente) l’ipotesi Friedkin, ad una serie di scelte obbligate: procedere, in tempi brevi, alla ricapitalizzazione o allargare la compagine societaria a nuovi investitori (in attesa di una nuova trattativa di spessore). 
La strada più suggestiva, infine, potrebbe essere la trasformazione del club in una società ad azionariato diffuso (aperta ai tifosi come il Barcellona, il Real Madrid o il Bayern Monaco), trasformando, di fatto, l’AS Roma nella prima public company del calcio tricolore. Un progetto che lascerebbe un segno tangibile nella storia del club capitolino. 
 
* direttore agenzia Sporteconomy.it
 

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