Roma: resta la tensione finanziaria - Il Sole 24 Ore

0 Utenti e 1 Visitatore stanno visualizzando questo topic.

Offline Rorschach

*****
12848
Re:Roma: resta la tensione finanziaria - Il Sole 24 Ore
« Risposta #3240 il: 10 Giu 2020, 18:45 »
Mancini: da riscattare
Smalling: in prestito
Ibanez: da riscattare
Zappacosta: in prestito
Veretout: da riscattare
Mkhitaryan: in prestito
Perez: da riscattare
Kalinic: in prestito

A me pare che ci sia veramente poco da vendere, tranne i pochi pezzi pregiati, già quasi metà dei titolari non sono attualmente di loro proprietà!

Offline Dissi

*****
22274
Re:Roma: resta la tensione finanziaria - Il Sole 24 Ore
« Risposta #3241 il: 10 Giu 2020, 18:51 »
Mancini: da riscattare
Smalling: in prestito
Ibanez: da riscattare
Zappacosta: in prestito
Veretout: da riscattare
Mkhitaryan: in prestito
Perez: da riscattare
Kalinic: in prestito

A me pare che ci sia veramente poco da vendere, tranne i pochi pezzi pregiati, già quasi metà dei titolari non sono attualmente di loro proprietà!

Kluivert 80 miloni
Under 60

chi non ce li spenderebbe?

Offline biko

*
6358
Re:Roma: resta la tensione finanziaria - Il Sole 24 Ore
« Risposta #3242 il: 10 Giu 2020, 18:55 »
Ma quelli da riscattare sono con diritto o con obbligo?

Offline robylele

*****
36633
Re:Roma: resta la tensione finanziaria - Il Sole 24 Ore
« Risposta #3243 il: 10 Giu 2020, 19:03 »
Io ci ho fatto la tesi in DIRITTO FALLIMENTARE!!!

Titolo: MEZZI ANORMALI DI PAGAMENTO E AZIONE REVOCATORIA

Il problema è che sono passati 20 anni e non mi ricordo più una mazza!!! :) :) :) :) :)

Grazie all'asroma, a Least e a m.m.ti tornerà tutto in mente, sarà un pò come riandare in bici dopo 20 anni.

Offline gentlemen

*
14229
Re:Roma: resta la tensione finanziaria - Il Sole 24 Ore
« Risposta #3244 il: 10 Giu 2020, 19:19 »
Mancini: da riscattare
Smalling: in prestito
Ibanez: da riscattare
Zappacosta: in prestito
Veretout: da riscattare
Mkhitaryan: in prestito
Perez: da riscattare
Kalinic: in prestito

A me pare che ci sia veramente poco da vendere, tranne i pochi pezzi pregiati, già quasi metà dei titolari non sono attualmente di loro proprietà!
Quelli a riscatto obbilgatorio sono:
-Mancini per 13 nilioni
-Veretout per 16 milioni
-Carlos Perez per 11 milioni.
Il resto dei giocatori in prestito tornano alle società d'appartenenza.
Pronti-via devono cacciare 40 milioni....se non ci saranno miracoli societari devono mettere il cartello saldi.
Re:Roma: resta la tensione finanziaria - Il Sole 24 Ore
« Risposta #3245 il: 10 Giu 2020, 19:23 »
Ibanez: da riscattare
Ma è sicura questa cosa?
A me sembra che l'avevano comprato per più di 10 milioni di euro, cioè più o meno quanto noi abbiamo pagato Acerbi....  :wall:
Re:Roma: resta la tensione finanziaria - Il Sole 24 Ore
« Risposta #3246 il: 10 Giu 2020, 19:24 »
[...]
Premesso che la colpa (in particolare, la valutazione dell'imprudenza) sta alla certezza del diritto come la pelle dello scroto sta al contenuto dello stesso e che la valutazione da parte del magistrato delle azioni e delle omissioni dell'amministratore è sempre comoda, in quanto postuma, il crinale può ravvisarsi (ex post) nella efficacia e (ex ante) nella proporzionalità delle misure adottate dall'amministratore di fronte ad una crisi tanto grave da poter portare alla liquidazione giudiziale.
[...]

Grazie m.m., molto chiaro e molto interessante.

Immagino che su questo aspetto altre informazioni importanti emergeranno dalla loro prossima assemblea, a fine mese  :pp.

[...]
I bookmakers cosa dicono ?
[...]

Questa dei bookmakers è una boutade simpatica ma nel loro caso i bookmakers esistono davvero e si chiamano mercato  :pp

Attualmente il rating assegnato al loro bond è nella fascia "B" (B+, per l'esattezza). Le obbligazioni collocate nelle fasce "BB", "B", e "CCC" sono conosciute come junk bonds, ovvero spazzatura. Per ratings al di sotto di "CCC", ovvero le categorie "CC" e "C", il default è praticamente certo.

In parole, il rating di fascia "B" (che ricomprende B+, B e B-) significa che:
Citazione
An obligation rated 'B' is more vulnerable to nonpayment than obligations rated 'BB', but the obligor currently has the capacity to meet its financial commitments on the obligation. Adverse business, financial, or economic conditions will likely impair the obligor's capacity or willingness to meet its financial commitments on the obligation.

Rating di fascia "CCC" (non li riguarda, ma io per sicurezza lo scrivo :pp ... che ricomprende CCC+, CCC e CCC-) invece:
Citazione
An obligation rated 'CCC' is currently vulnerable to nonpayment and is dependent upon favorable business, financial, and economic conditions for the obligor to meet its financial commitments on the obligation. In the event of adverse business, financial, or economic conditions, the obligor is not likely to have the capacity to meet its financial commitments on the obligation.

Va anche ricordato che loro si sono beccati meno di due mesi fa il downgrade del rating (da BB- a B+, appunto) con un "credit watch" negativo (che molto spesso si traduce in un ulteriore downgrade nel giro di 3-6 mesi).

Adesso, volendo fare i puntigliosi potremmo dire che le agenzie di rating non è che abbiano proprio questa grandissima reputazione, e quindi una indicazione importante arriva dal mercato, e in particolare dalla quotazione del loro bond.

Dalla quotazione del loro bond è possibile infatti calcolare una misura del suo rendimento (che dipende sia dal tasso - fisso al 5.125% - che dalla differenza tra il prezzo attuale che paga chi compra oggi il bond - 86 - e quello che esso riavrà alla scadenza nel 2024, se tutto va bene  :pp ). Dopo il tracollo avvenuto a fine marzo, il bond del trigoria ha oscillato sempre tra 85 e 88, con un rendimento medio implicito tra il 9% e il 10% annuo.
 
Se confrontiamo questo rendimento con quello di un indice di mercato rappresentativo per le imprese con rating in fascia "B", notiamo che il rendimento del bond del trigoria oggi è più elevato del benchmark. Ciò significa che, ad oggi, il mercato attribuisce al JJB (Jim's Junk Bond) un rischio maggiore di quello certificato dall'agenzia di rating. E il bilancio a giugno 2020 deve ancora essere pubblicato.  :pp
Re:Roma: resta la tensione finanziaria - Il Sole 24 Ore
« Risposta #3247 il: 10 Giu 2020, 20:10 »
[...]
È dura per loro a metterla ma gli servirebbe un Lotito, che nel caso loro sarebbe anche più avvantaggiato avendo un capitale giocatori non del tutto spolpato come avvenne per noi nel 2004.
[...]

Gli servirebbe un Lotito, d'accordo. Ma sicuramente non basterebbe. Gli serve un Lotito e gli servono nuovi capitali (e pure alla svelta  :s ). Ora che ci penso, forse un Lotito originale al 100% non fa al caso loro, visto che questi sembra ortogonale agli aumenti di capitale  :=))

La gestione da parte di as trigoria SPV LLC, ovvero un'accozzaglia di speculatori ed hedge funds, è stata improntata alla scommessa sin dall'inizio. Una logica imprenditoriale non ce l'hanno mai avuta. E' molto tardi per un U-turn e forse per questo Dan, che ragiona in modo diverso e magari non lontano da Lotito, ci sta pensando bene: comprare un carrozzone traballante è un bel rischio ora; e l'altra strada, ovvero entrare come socio nell'accozzaglia di speculatori, sembra ancora peggio. Meglio puntare su Joe!  :pp

Dicevo, per me servono anche nuovi capitali. E questo per diversi motivi

Il primo motivo è che si stanno addentrando sempre di più in una crisi di liquidità, e tornare ad avere un cash flow positivo nelle condizioni disastrate in cui stanno non è cosa né facile né breve. Hanno già raschiato il fondo del barile. Come direbbe il Cecchini se dovesse cominciarsi un suo articolo: Sgraat, sgraat:pp

Il secondo motivo è che dovranno nuovamente ricapitalizzare la società molto presto, visto che l'aumento di capitale del 2018 è stato già polverizzato. Sebbene il DL liquidità gli consenta di operare con patrimonio netto negativo il prossimo esercizio, di certo questo non sarebbe un buon segnale per i loro creditori e, in generale, chi deve fare affari con loro.

A proposito di creditori, questa loro condizione traballante non li agevolerebbe tanto neanche per la compravendita di calciatori. Ce li vedo proprio a comprare qualcuno dei loro fenomeni proponendo al club di provenienza un pagamento a babbo morto.  :pp  Allo stesso modo, vista la loro sete di cash   :pp sarebbe molto più facile prenderli per il collo nello spuntare un prezzo.

Supponiamo però che tramite un ridimensionamento drastico e un po' di fortuna riescano a racimolare tutta la liquidità che gli serve e a tirare avanti come una novella Udinese. Questa novella Udinese non la vedremmo in Europa, specie in quella più proficua :pp

Quindi, il ridimensionamento si porterebbe appresso un ulteriore calo dei ricavi.  :s Come se non bastasse, poi, non tutti i costi sono comprimibili. Mi riferisco, in particolare, ai 20 milioni annui che dovranno pagare solo con riferimento alla loro emissione obbligazionaria. Probabilmente quindi ci sarebbe ancora da stringere la cinghia. :s

E mentre loro si avviluppano in questo circolo vizioso, che solo l'immissione di capitali freschi potrebbe spezzare, arriverebbe il fatidico agosto 2024, in cui essi dovranno presentarsi al mercato e chiedere di rifinanziare il debito per, diciamo, almeno 300 milioni di euro.

Oggi all'Udinese glieli darebbero? Ne dubito :pp Ma supponiamo che glieli diano e continuiamo la storia. Col rating che si ritroverebbero, nel migliore dei casi il rifinanziamento del debito gli costerebbe solo di interessi almeno 25 milioni annui (oggi di interessi ne pagano quasi 15). All'avvio dei rimborsi parziali, dopo 1 anno e mezzo, il costo annuo che arriverebbe a superare i 30 milioni...  :s



Re:Roma: resta la tensione finanziaria - Il Sole 24 Ore
« Risposta #3248 il: 10 Giu 2020, 20:14 »
Gli servirebbe un Lotito, d'accordo. Ma sicuramente non basterebbe. Gli serve un Lotito e gli servono nuovi capitali (e pure alla svelta  :s ). Ora che ci penso, forse un Lotito originale al 100% non fa al caso loro, visto che questi sembra ortogonale agli aumenti di capitale  :=))

La gestione da parte di as trigoria SPV LLC, ovvero un'accozzaglia di speculatori ed hedge funds, è stata improntata alla scommessa sin dall'inizio. Una logica imprenditoriale non ce l'hanno mai avuta. E' molto tardi per un U-turn e forse per questo Dan, che ragiona in modo diverso e magari non lontano da Lotito, ci sta pensando bene: comprare un carrozzone traballante è un bel rischio ora; e l'altra strada, ovvero entrare come socio nell'accozzaglia di speculatori, sembra ancora peggio. Meglio puntare su Joe!  :pp

Dicevo, per me servono anche nuovi capitali. E questo per diversi motivi

Il primo motivo è che si stanno addentrando sempre di più in una crisi di liquidità, e tornare ad avere un cash flow positivo nelle condizioni disastrate in cui stanno non è cosa né facile né breve. Hanno già raschiato il fondo del barile. Come direbbe il Cecchini se dovesse cominciarsi un suo articolo: Sgraat, sgraat:pp

Il secondo motivo è che dovranno nuovamente ricapitalizzare la società molto presto, visto che l'aumento di capitale del 2018 è stato già polverizzato. Sebbene il DL liquidità gli consenta di operare con patrimonio netto negativo il prossimo esercizio, di certo questo non sarebbe un buon segnale per i loro creditori e, in generale, chi deve fare affari con loro.

A proposito di creditori, questa loro condizione traballante non li agevolerebbe tanto neanche per la compravendita di calciatori. Ce li vedo proprio a comprare qualcuno dei loro fenomeni proponendo al club di provenienza un pagamento a babbo morto.  :pp  Allo stesso modo, vista la loro sete di cash   :pp sarebbe molto più facile prenderli per il collo nello spuntare un prezzo.

Supponiamo però che tramite un ridimensionamento drastico e un po' di fortuna riescano a racimolare tutta la liquidità che gli serve e a tirare avanti come una novella Udinese. Questa novella Udinese non la vedremmo in Europa, specie in quella più proficua :pp

Quindi, il ridimensionamento si porterebbe appresso un ulteriore calo dei ricavi.  :s Come se non bastasse, poi, non tutti i costi sono comprimibili. Mi riferisco, in particolare, ai 20 milioni annui che dovranno pagare solo con riferimento alla loro emissione obbligazionaria. Probabilmente quindi ci sarebbe ancora da stringere la cinghia. :s

E mentre loro si avviluppano in questo circolo vizioso, che solo l'immissione di capitali freschi potrebbe spezzare, arriverebbe il fatidico agosto 2024, in cui essi dovranno presentarsi al mercato e chiedere di rifinanziare il debito per, diciamo, almeno 300 milioni di euro.

Oggi all'Udinese glieli darebbero? Ne dubito :pp Ma supponiamo che glieli diano e continuiamo la storia. Col rating che si ritroverebbero, nel migliore dei casi il rifinanziamento del debito gli costerebbe solo di interessi almeno 25 milioni annui (oggi di interessi ne pagano quasi 15). All'avvio dei rimborsi parziali, dopo 1 anno e mezzo, il costo annuo che arriverebbe a superare i 30 milioni...  :s

 :(
Re:Roma: resta la tensione finanziaria - Il Sole 24 Ore
« Risposta #3249 il: 10 Giu 2020, 20:20 »
La risposta e' stata gia' data, bastava fare attenzione.



(Comunque forse la Speciale Categoria INCIPIT del Turone d'Oro 2020 - Sistina Edition andrebbe aperta)

Questa è un'idea illuminante! La condivido al 100%. Infatti, personalmente mi vanto di affermare che sono un grosso estimatore del Cecchini  :pp

Grazie all'asroma, a Least e a m.m.ti tornerà tutto in mente, sarà un pò come riandare in bici dopo 20 anni.


Troppo gentile ma io e il diritto siamo ortogonali :S. Ho fatto i salti mortali per schivare quanto più potevo questi esami durante i miei studi  :=))

Se invece servissero dritte in econometria e statistica inferenziale ci sto  8)
Re:Roma: resta la tensione finanziaria - Il Sole 24 Ore
« Risposta #3250 il: 10 Giu 2020, 20:21 »

Se confrontiamo questo rendimento con quello di un indice di mercato rappresentativo per le imprese con rating in fascia "B", notiamo che il rendimento del bond del trigoria oggi è più elevato del benchmark. Ciò significa che, ad oggi, il mercato attribuisce al JJB (Jim's Junk Bond) un rischio maggiore di quello certificato dall'agenzia di rating. E il bilancio a giugno 2020 deve ancora essere pubblicato.  :pp

Senti, ma non è che per caso sei donna e non disprezzi i cinquantenni grassocci e con pochi capelli???

Perchè io sento di lovvarti moltissmo................... :2love: :2love: :2love: :2love: :2love: :2love: :2love: :2love: :2love: :2love: :2love: :2love: :2love: :2love: :2love: :2love: :2love: :2love:

Offline FeverDog

*****
15310
Re:Roma: resta la tensione finanziaria - Il Sole 24 Ore
« Risposta #3251 il: 10 Giu 2020, 20:30 »
Ibanez: da riscattare
Gli amplificatori al giorno d'oggi costano abbastanza

Offline calimero

*
6008
Re:Roma: resta la tensione finanziaria - Il Sole 24 Ore
« Risposta #3252 il: 10 Giu 2020, 20:39 »
Senti, ma non è che per caso sei donna e non disprezzi i cinquantenni grassocci e con pochi capelli???

Perchè io sento di lovvarti moltissmo................... :2love: :2love: :2love: :2love: :2love: :2love: :2love: :2love: :2love: :2love: :2love: :2love: :2love: :2love: :2love: :2love: :2love: :2love:

Non sapevo di avere un gemello.

Offline ES

*****
20560
Re:Roma: resta la tensione finanziaria - Il Sole 24 Ore
« Risposta #3253 il: 10 Giu 2020, 21:07 »
Quindi B+, B, B-, CCC+, CCC, CCC-, e quindi il fatidico e fatale CC? Ho capito bene?

Esiste la possibilità il downgrade del rating salti più gradini?

Per non farli soffrire troppo, intendo...
Re:Roma: resta la tensione finanziaria - Il Sole 24 Ore
« Risposta #3254 il: 10 Giu 2020, 21:38 »
CCC sua!
Vabbè  dai, vado...
 :beer: :asrm

Offline biko

*
6358
Re:Roma: resta la tensione finanziaria - Il Sole 24 Ore
« Risposta #3255 il: 10 Giu 2020, 23:13 »
Ma il fatto che tra vostre lodevoli (e gradevoli) disamine finanziarie di quall'altri, compaiano dei banner di istituti di credito che promuovono prestiti con la rata... bassotta, è casuale ❓
A me...fa morire dal ridere 😁🤪

Offline LaFonte

*
1583
Re:Roma: resta la tensione finanziaria - Il Sole 24 Ore
« Risposta #3256 il: 10 Giu 2020, 23:59 »
Scusate, ma ho capito male io o il rating di quelli là è migliore di quello di un BTP?
Re:Roma: resta la tensione finanziaria - Il Sole 24 Ore
« Risposta #3257 il: 11 Giu 2020, 00:23 »
Quindi B+, B, B-, CCC+, CCC, CCC-, e quindi il fatidico e fatale CC? Ho capito bene?

Esiste la possibilità il downgrade del rating salti più gradini?

Per non farli soffrire troppo, intendo...

Certo, esiste la possibilità di downgrade di due o tre tacche (notches). Ma non devono per forza arrivare a CC per fare il botto  :pp

In generale il rating fornisce una misura del merito di credito dell'impresa. Peggiore è il rating, maggiore è la probabilità di default e quindi maggiore il tasso di interesse che l'impresa deve corrispondere alle banche o agli obbligazionisti se vuole indebitarsi.

Negli ultimi 20 anni il tasso di default osservato per categoria di rating è cambiato notevolmente a seconda del periodo. Ad esempio secondo i dati di Standard & Poor's nel 2009 - anno che ha visto una marcata recessione economica - solo nel giro di 12 mesi hanno fatto default il 50% delle imprese con rating CCC o inferiore e l'11% di quelle con rating B. Nel 2018, le due probabilità si sono attestate rispettivamente al 27% e all1%.

Ora, la probabilità di default nel giro di soli 12 mesi è poco indicativa e di solito si analizzano periodi più ampi. Ad esempio, se consideriamo un intervallo di 3 anni, in media in questo periodo il tasso di default osservato dal 1981 ad oggi è stato del 40% per le imprese con rating CCC o inferiore e del 12% per quelle con rating B.

Scusate, ma ho capito male io o il rating di quelli là è migliore di quello di un BTP?

Hai capito male, il rating dell'Italia (se consideriamo Standard's & Poor's, che è la stessa agenzia che si occupa di inquelli) è BBB (a due tacche dal livello junk, che parte da BB+). Per Fitch, il rating dell'Italia è BBB- (solo una tacca da BB+)

La scala è, partendo dal rating migliore: AAA+, AAA, AAA-, AA+, AA, AA- e così via...

Senti, ma non è che per caso sei donna e non disprezzi i cinquantenni grassocci e con pochi capelli???


 :=))

Offline ES

*****
20560
Re:Roma: resta la tensione finanziaria - Il Sole 24 Ore
« Risposta #3258 il: 11 Giu 2020, 03:53 »
Grazie, LS  :beer:
Re:Roma: resta la tensione finanziaria - Il Sole 24 Ore
« Risposta #3259 il: 11 Giu 2020, 08:08 »
La transizione societaria provoca una ruvida dialettica interna. Le parole di Petrachi hanno  esasperato un clima molto teso
 
LOTTA PER LA ROMA TUTTI CONTRO TUTTI (Corriere dello Sport, 11 Giugno 2020)
 
Fienga è al comando ma non condivide le ultime scelte di Pallotta, Baldissoni prova a riprendere
il potere, il direttore sportivo è sempre più in bilico
 
di Roberto Maida 
ROMA 
 
 
Si scrive confronto, si legge conflitto. Nella Roma è ripartito il «tutti contro tutti» segnalato da Gianluca Petrachi nei giorni dell’insediamento. Il presidente Pallotta segue una strada che l’amministratore delegato da lui scelto, Guido Fienga, non condivide, come si evince chiaramente dalla recente relazione indirizzata agli azionisti. Lo stesso Petrachi sente il futuro sfarinarsi come un biscotto in fondo al pacco e reagisce attaccando urbi et orbi, colpendo i giocatori e prefigurando cessioni impopolari. Ma dietro alle quinte c’è chi si sta muovendo da diversi mesi per riconquistare ciò che gli è stato tolto: Mauro Baldissoni, vicepresidente svuotato di ogni potere dallo scorso anno, ha ancora diversi alleati dentro alla società che lo vorrebbero di nuovo al ponte di comando, con la qualifica di plenipotenziario. Il presente della squadra, a pochi giorni dalla ripresa del campionato, sembra interessare solo a Paulo Fonseca, che assiste senza esporsi alle lotte intestine interrogandosi sugli scenari: che Roma si potrà costruire per la prossima stagione, soprattutto se non entreranno i soldi della Champions League? 
 
DISMISSIONE. Sembra una serie tv in cui intrighi, spiate, chat, screenshot rappresentano i mezzi per accreditarsi agli occhi del padrone. Anche tra i pesi piuma dell’organigramma. Il punto però è che nella Roma attuale il proprietario sembra totalmente distante, non solo in senso fisico, dalle vicende del club. Infastidito dagli ultimi sviluppi della trattativa con Friedkin, Pallotta è oggi interessato alla ricerca di un acquirente, a liberarsi di un bene che prima del Covid aveva quasi venduto, non certo ad accontentare una tifoseria che da anni lo contesta aspramente. E così nella transizione senza portafoglio ha affidato all’unico manager italiano di cui si fida completamente, Franco Baldini, il compito di intelligence nell’alta finanza per reperire potenziali investitori. 
 
TENSIONE. Ma intanto, come accade in tutte le crisi di governo, si respira un’aria inquieta nelle due sedi del club, quella istituzionale dell’Eur e quella sportiva di Trigoria. I giocatori, come ha raccontato con candore Pastore, non sanno chi resterà e chi andrà via. L’ultima intemerata di Petrachi, già inviso a molti tra dirigenza e squadra, ha accentuato il senso di smarrimento. Al di là delle parole su Zaniolo, di fatto dichiarato cedibile pochi giorni dopo una riunione in cui Fienga aveva rassicurato l’entourage del giocatore, ha colpito l’analisi su Pellegrini, al quale Petrachi ha attribuito l’eventuale responsabilità di un divorzio (citando la clausola rescissoria come espediente di libertà). E’ stato come se il direttore sportivo, parlando alla piazza, avesse messo le mani avanti: se partono i gioielli, la colpa non è mia ma del bilancio dissestato. Anche questa presa di posizione potrebbe costargli il posto, dopo la fine del mercato di settembre, a prescindere dal piazzamento in campionato. Perché Pellegrini ha ottimi rapporti con i vertici societari e non discute il rinnovo contrattuale con Petrachi (ieri peraltro l’agente era segnalato a Trigoria per chiedere lumi). E la stessa Juventus, ipotizzando scambi con la Roma, non si sta relazionando al direttore sportivo (quasi) uscente. Ma non è solo Petrachi, evidentemente seccato da certe dinamiche, a doversi meritare la conferma. Posto che un passaggio di proprietà provocherebbe un logico ribaltamento delle cariche, dal Consiglio d’amministrazione in giù, nessuno può più dirsi sicuro della poltrona. Fienga ad esempio, in qualità di Ceo, è in difficoltà a causa dei pessimi risultati finanziari, nonostante l’appoggio del fedelissimo direttore commerciale Calvo. Per fortuna, sussurra qualcuno da Trigoria, si torna a giocare. Perché la parte più coesa della Roma è la squadra, rafforzata nell’anima da un gruppo che ha saputo creare una chimica positiva. E’ un inizio, forse.
 

Powered by SMFPacks Alerts Pro Mod