Roma: resta la tensione finanziaria - Il Sole 24 Ore

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Offline olympia

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Re:Roma: resta la tensione finanziaria - Il Sole 24 Ore
« Risposta #3400 il: 15 Giu 2020, 08:26 »
Qualcuno ha il testo del famoso sms di Petrachi a Pallotta?
Sono preoccupata che il fatto che i riflettori stavolta non siano sulla squadra possa farli giocare in scioltezza.
 :asrm
Re:Roma: resta la tensione finanziaria - Il Sole 24 Ore
« Risposta #3401 il: 15 Giu 2020, 08:28 »
Roma, delusione Petrachi
Ora si valuta una causa (Gazzetta dello Sport, 15 Giugno 2020)

Il d.s. è in rotta con squadra e club, che medita le vie legali. Ricucitura difficile: De Sanctis il traghettatore

di Massimo Cecchini -ROMA


Che non sarebbe stato un Grande Amore, in fondo, si era capito in fretta. Per un club che ambisce ad avere un respiro internazionale, a tanti a Trigoria – un anno fa – sembrava chiaro come la scelta di Gianluca Petrachi fosse una soluzione ponte, anche se l’appoggio nei suoi confronti pubblicamente non è mai mancato. Nessuno nella Roma, però, si sarebbe aspettato che il d.s. scegliesse lo scontro frontale con James Pallotta, a pochi giorni dal riavvio della stagione.

Il messaggio e la causa
La causa scatenante, tra l’altro, è considerata da tutti un pretesto, ed in effetti si fa fatica a immaginare come giovedì, nel giorno in cui tesseva gli elogi di Fonseca per il suo anno in giallorosso, il fatto che il presidente avesse nominato i dirigenti Fienga e Zubiria e non lo stesso Petrachi, possa essere considerato una forma di discredito agli occhi della squadra, come si è lamentato lo stesso d.s. con Pallotta tramite messaggio. Ma nonostante gli fosse stato detto che erano state solo estrapolate delle frasi nell’ambito di una lunga intervista in cui la sua figura veniva elogiata, e nonostante gli fosse stato intimato di non contattare Pallotta, Petrachi è andato avanti lo stesso, accentuando una frizione che pare quasi definitiva. Vero che dopo il mercato Petrachi poteva saltare, ma perché rompere adesso?Ormai al vertice si stanno convincendo che il d.s. possa avere un club alle spalle. Si era fatto il nome della Fiorentina, ma ieri lo stesso Joe Barone ha contattato i giallorossi per dire no. A questo punto, la Roma valuta se intentare un licenziamento per giusta causa, visto che l’intervista rilasciata la scorsa settimana a Sky aveva fatto arrabbiare proprio tutti, dalla dirigenza alla squadra. Al netto delle scivolate lessicali e comportamentali a cui il d.s. aveva abituato tutti nell’ultimo anno (il caso Dzeko, la gaffe sulle donne con l’intervento del ministro Spadafora, le invasioni dello spogliatoio senza il permesso di Fonseca), la società gli rimprovera soprattutto una crescita enorme dell’autoreferenzialità– cosa che ha portato tra l’altro a un raffreddamento di rapporti anche col fedele Longo – e alla totale sparizione durante il «lockdown».

De Sanctis e cessione?
Segno forse di una distanza dal vertice che andava maturando, anche perché – segnalano a Trigoria – tante delle operazioni più importanti del mercato (ad esempio, dalla conferma di Dzeko all’arrivo di Mkhitaryan) sono state appannaggio dell’a.d. Fienga e di Franco Baldini. Se Smalling è scelta dell’ex granata, tuttora tante delle trattative più delicate attuali passano sopra la testa di Petrachi, e infatti la società smentisce che ci sia il possibile arrivo (o meno) di Pedro dietro la discussione con Pallotta. In ogni caso, stamattina sembra che Petrachi si presenterà a Trigoria per un chiarimento e anche per non dare estremi a un licenziamento, senza prendere i due anni di contratto che vanta, ma la ricucitura sarà complicata. A questo punto, anche grazie alla presenza di Baldini, il traghettatore sembra essere Morgan De Sanctis. L’ex portiere, dopo l’esperienza con l’Associazione Calciatori, ha dimostrato qualità nella ristrutturazione del settore giovanile, poi tutto dipenderà dal mercato, ovvero dalle cessioni che riuscirà a fare e, soprattutto, se Pallotta cederà la società. Un nuovo proprietario, infatti, potrebbe decidere una rivoluzione, e non è un mistero che a Trigoria piace sempre l’ex Massara che, insieme a Campos, nel 2019 era favorito per gestire l’eredità Monchi. Poi il primo fu bocciato da Pallotta,mentre l’altro non poteva stare in Italia più di 6 mesi. Per questo a vincere la corsa fu il terzo. Quello che un anno dopo ha improvvisamente deciso di provare a ruggire.

Offline Slasher89

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Re:Roma: resta la tensione finanziaria - Il Sole 24 Ore
« Risposta #3402 il: 15 Giu 2020, 08:34 »
Tanto non glielo dirà mai nessuno che stanno in pizzo al cornicione, almeno finchè continueranno a comprare in massa eeee masgherine daaaaaromma
Re:Roma: resta la tensione finanziaria - Il Sole 24 Ore
« Risposta #3403 il: 15 Giu 2020, 08:49 »
Dopo la rottura con Pallotta il direttore sportivo è sempre più in bilico
 
LA ROMA E PETRACHI ALLA RESA DEI CONTI (Corriere dello Sport, 15 Giugno 2020)
 
Ore decisive: a Trigoria atteso un chiarimento. Fienga ha provato a mediare, ma adesso potrebbe essere il ds a forzare per andare via


ROMA - Gianluca Petrachi alla resa dei conti. Il rapporto con la Roma rischia di concludersi dopo un solo anno, con un contratto che scade nel 2022, a circa 900.000 euro a stagione. Un fardello ingombrante per una società alle prese con i debiti. Lo sfogo del direttore sportivo con il presidente è stato molto duro, non soltanto per l’ingaggio di Pedro, per il quale Petrachi non ha ricevuto il placet da Boston. Sul mercato il ds si è sentito più volte scavalcato e delegittimato. Già da mesi c’erano state crepe nel sodalizio, che era cominciato nella passata stagione quando Petrachi, indicato da Franco Baldini, aveva trovato una sintonia operativa con Fienga. Poi nel corso dei mesi anche l’amministratore delegato della Roma ha cominciato ad avere molti dubbi sull’operato del direttore sportivo, fino all’arrabbiatura di questi ultimi giorni. Fienga ha cercato di mediare con Pallotta per trovare il modo di andare avanti fino alla fine della stagione, con il mercato affidato a Petrachi, per poi procedere al cambio. Ma la situazione sta precipitando: qualche dirigente ha il sospetto che Petrachi stia cercando la rottura perchè ha già una squadra che lo aspetta. Per ora non retrocede di un passo, le sue idee non cambiano. Era arrivato condividendo un programma, che ritiene non possa essere stravolto in corsa senza dare spiegazioni alla tifoseria. Da qui l’intervista in cui lasciava intendere che la cessione di Zaniolo non fosse da escludere.
 
SCOSSE. La tensione resta alta, fino a ieri non c’è stato nessun chiarimento. Le parti si aggiorneranno, oggi Petrachi tornerà a Trigoria e continuerà a fare il suo lavoro. Se qualcuno avrà qualcosa da dirgli lo farà in queste ore. Tra dieci giorni riparte il campionato e la Roma deve arrivarci lontana dai veleni di questi giorni. Il suo sfogo ha dato molto fastidio a Pallotta, anche se Petrachi ha detto quello che pensano in molti a Trigoria e in viale Tolstoj. Una parte del vertice della società non esclude il licenziamento per giusta causa, ma non è chiaro se ci siano gli estremi sulla base delle comunicazioni telefoniche tra i due. Sarebbe comunque una soluzione complicata, perché la Roma dovrebbe affrontare il prossimo mercato senza il direttore sportivo e perché i due collaboratori portati da Petrachi, Longo e Cavallo, resterebbero a libro paga. Sembra che negli ultimi tempi anche Longo abbia preso le distanze dal direttore sportivo. E’ più probabile una risoluzione consensuale con buonuscita, che eviterebbe strascichi legali.
 
MEDIAZIONE. Fienga avrebbe evitato volentieri la frattura nel breve periodo per non lasciare la Roma senza il direttore sportivo nella fase clou della stagione. Tra i tanti problemi che assillano la società non se ne doveva aggiungere un altro. Se si dovesse consumare la frattura subito la Roma chiederebbe a De Sanctis di ricoprire il ruolo di direttore sportivo pro tempore, anche se la società sta cercando anche altri profili per il futuro. Circolano voci su un ritorno di Massara, che potrebbe lasciare il Milan in caso di addio di Maldini. Ma in vista di un eventuale cambio di proprietà nessun dirigente vorrebbe impegnarsi con un nuovo contratto. 
 
FEELING MAI NATO. Il rapporto con Petrachi è in crisi da mesi. E i debiti che assillano il club non aiutano a migliorarlo. Il vertice imputa al direttore sportivo l’inefficacia nelle operazioni di mercato per quanto riguarda le cessioni, con quattordici giocatori della rosa da vendere. Molti anche con ingaggi importanti. Oltre ai continui imbarazzi che Petrachi ha creato con i suoi comportamenti e le sue dichiarazioni. Anche il rapporto con i giocatori non è facile, dopo la sua sfuriata nell’intervallo della partita di Reggio Emilia contro il Sassuolo. I motivi di contrasto sono stati numerosi nel corso dei mesi. Dalle dichiarazioni sulla trattativa con Dzeko (il centravanti prima di rinnovare aveva pensato di rispondere a Petrachi sui social) a quelle sul calcio «gioco maschio, non per signorine» del postpartita di Roma-Cagliari, per il quale il diesse salentino fu costretto a scusarsi dopo l’intervento della società. Le divergenze con la squadra si sono acuite dopo alcune dichiarazioni, anche recenti. Che hanno spiazzato anche Fonseca, il quale in una intervista successiva a quella di Petrachi aveva elogiato i giocatori per il loro comportamento durante il lockdown e per l’attaccamento alla maglia, mentre il diesse aveva detto di aver visto «poca cattiveria» negli allenamenti. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata lo scambio di opinioni molto acceso delle ultime ore con Pallotta, con il direttore sportivo risentito per non essere stato citato dal presidente nell’intervista rilasciata al sito della società. La situazione sembra senza dunque senza ritorno ma occhio ai colpi di scena.
 
Re:Roma: resta la tensione finanziaria - Il Sole 24 Ore
« Risposta #3404 il: 15 Giu 2020, 08:50 »
Il retroscena - Gli equilibri interni
 
Fienga, Morgan e il nuovo patto col patron (Corriere dello Sport, 15 Giugno 2020)
 

ROMA - Il futuro di Petrachi è un’occasione per ridisegnare gli equibri interni alla Roma. Tra i più determinati per il cambio è il Ceo, Guido Fienga, che proprio di questi tempi lo scorso anno era stato sorpreso all’aeroporto di Fiumicino in compagnia del direttore sportivo in pectore, all’epoca ancora tesserato per il Torino, di ritorno dal viaggio a Madrid dove i dirigenti avevano messo a punto l’accordo con Fonseca. 
 
RAFFORZAMENTO. In un momento di forte instabilità, tanto finanziaria quanto governativa, l’allontanamento di Petrachi ricompatterebbe Fienga e Pallotta, che negli ultimi tempi si erano trovati a discutere su molte questioni, l’ultima delle quali era il prestito con interesse che il presidente aveva erogato alla società per fornire liquidità. Adesso però Fienga, aspettando il giudizio dei risultati, potrebbe acquisire un’altra figura di sua emanazione, cioè Morgan De Sanctis, in attesa che Baldini suggerisca a Pallotta il successore di Petrachi (perché funziona ancora così l’organizzazione interna). De Sanctis più Calvo più Zubiria significa un gruppo compatto di manager di cui l’amministratore delegato si fida. Attraverso i suoi pretoriani Fienga può contenere i tentativi di ribaltone orchestrati da Mauro Baldissoni, che può sostenere a ragione di aver sempre guardato con scetticismo all’ingaggio di Petrachi per riabilitarsi agli occhi del presidente.
 
RISTRUTTURAZIONE. Se riuscirà a portare avanti il suo piano industriale, con le garanzie economiche fornite dal proprietario, Fienga continuerà il processo di ristrutturazione che aveva avviato lo scorso anno: dopo aver allontanato il responsabile medico, il capo dei fisioterapisti, dirigenti che non gli servivano più come Antonio Tempestilli, idoli popolari come De Rossi e Totti, potrebbe liberarsi di altre figure che non condividono la sua linea e tendono a marciare per la propria strada. La foto pubblicata ad arte dalla Roma, che ritrae Fienga e Baldissoni seduti vicini e sorridenti, non deve ingannare: la distanza ideologica tra i due è molto più ampia di quanto richiesto dalle norme anti Covid.
 
LE PERDITE. Fienga ha promesso a Pallotta di aiutarlo, tanto nella ricerca di un nuovo acquirente quanto nel piano di risanamento finanziario. Non considera inattesi i 126 milioni di perdite dei primi nove mesi d’esercizio, un dato inquietante per il futuro, perché dava per scontato l’ingresso di Friedkin con un corposo aumento di capitale che avrebbe sistemato i conti. Per questo è deluso dalle strategie del patron, che non ha accettato l’ultima offerta del compratore. Sarebbe stato molto più facile il suo compito in caso di rapido passaggio di proprietà. E lo stesso Friedkin gli avrebbe affidato la gestione della Roma, almeno nei primi tempi. 
 
SALVAGUARDIA. Adesso invece, con un direttore sportivo vicino ai saluti, Fienga e il suo staff dovranno dedicarsi alle acrobazie per evitare le cessioni di Pellegrini e Zaniolo, ottenere le conferme di Mkhitaryan e Smalling e magari consegnare anche a Fonseca lo svincolato Pedro, che ha già dato la disponibilità al trasferimento alla Roma. L’abilità sarà vendere il maggior numero possibile di esuberi, che secondo i calcoli della società sono 14, per un totale di circa 100 milioni di rendita. Un sentiero pieno di insidie. Sarebbe più facile prendere l’autostrada della Champions League: in quel caso, i danni delle ultime due stagioni produrrebbero conseguenze meno invasive.
 
Re:Roma: resta la tensione finanziaria - Il Sole 24 Ore
« Risposta #3405 il: 15 Giu 2020, 09:00 »
Ho letto "Animal House"?

Offline genesis

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Re:Roma: resta la tensione finanziaria - Il Sole 24 Ore
« Risposta #3406 il: 15 Giu 2020, 09:20 »
Re:Roma: resta la tensione finanziaria - Il Sole 24 Ore
« Risposta #3407 il: 15 Giu 2020, 09:24 »
Il retroscena - Gli equilibri interni
 
Fienga, Morgan e il nuovo patto col patron (Corriere dello Sport, 15 Giugno 2020)
 

ROMA - Il futuro di Petrachi è un’occasione per ridisegnare gli equibri interni alla Roma. Tra i più determinati per il cambio è il Ceo, Guido Fienga, che proprio di questi tempi lo scorso anno era stato sorpreso all’aeroporto di Fiumicino in compagnia del direttore sportivo in pectore, all’epoca ancora tesserato per il Torino, di ritorno dal viaggio a Madrid dove i dirigenti avevano messo a punto l’accordo con Fonseca. 
 
RAFFORZAMENTO. In un momento di forte instabilità, tanto finanziaria quanto governativa, l’allontanamento di Petrachi ricompatterebbe Fienga e Pallotta, che negli ultimi tempi si erano trovati a discutere su molte questioni, l’ultima delle quali era il prestito con interesse che il presidente aveva erogato alla società per fornire liquidità. Adesso però Fienga, aspettando il giudizio dei risultati, potrebbe acquisire un’altra figura di sua emanazione, cioè Morgan De Sanctis, in attesa che Baldini suggerisca a Pallotta il successore di Petrachi (perché funziona ancora così l’organizzazione interna). De Sanctis più Calvo più Zubiria significa un gruppo compatto di manager di cui l’amministratore delegato si fida. Attraverso i suoi pretoriani Fienga può contenere i tentativi di ribaltone orchestrati da Mauro Baldissoni, che può sostenere a ragione di aver sempre guardato con scetticismo all’ingaggio di Petrachi per riabilitarsi agli occhi del presidente.
 
RISTRUTTURAZIONE. Se riuscirà a portare avanti il suo piano industriale, con le garanzie economiche fornite dal proprietario, Fienga continuerà il processo di ristrutturazione che aveva avviato lo scorso anno: dopo aver allontanato il responsabile medico, il capo dei fisioterapisti, dirigenti che non gli servivano più come Antonio Tempestilli, idoli popolari come De Rossi e Totti, potrebbe liberarsi di altre figure che non condividono la sua linea e tendono a marciare per la propria strada. La foto pubblicata ad arte dalla Roma, che ritrae Fienga e Baldissoni seduti vicini e sorridenti, non deve ingannare: la distanza ideologica tra i due è molto più ampia di quanto richiesto dalle norme anti Covid.
 
LE PERDITE. Fienga ha promesso a Pallotta di aiutarlo, tanto nella ricerca di un nuovo acquirente quanto nel piano di risanamento finanziario. Non considera inattesi i 126 milioni di perdite dei primi nove mesi d’esercizio, un dato inquietante per il futuro, perché dava per scontato l’ingresso di Friedkin con un corposo aumento di capitale che avrebbe sistemato i conti. Per questo è deluso dalle strategie del patron, che non ha accettato l’ultima offerta del compratore. Sarebbe stato molto più facile il suo compito in caso di rapido passaggio di proprietà. E lo stesso Friedkin gli avrebbe affidato la gestione della Roma, almeno nei primi tempi. 
 
SALVAGUARDIA. Adesso invece, con un direttore sportivo vicino ai saluti, Fienga e il suo staff dovranno dedicarsi alle acrobazie per evitare le cessioni di Pellegrini e Zaniolo, ottenere le conferme di Mkhitaryan e Smalling e magari consegnare anche a Fonseca lo svincolato Pedro, che ha già dato la disponibilità al trasferimento alla Roma. L’abilità sarà vendere il maggior numero possibile di esuberi, che secondo i calcoli della società sono 14, per un totale di circa 100 milioni di rendita. Un sentiero pieno di insidie. Sarebbe più facile prendere l’autostrada della Champions League: in quel caso, i danni delle ultime due stagioni produrrebbero conseguenze meno invasive.
Ecco la soluzione... basta prendere l'autostrada

Offline Dissi

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22274
Re:Roma: resta la tensione finanziaria - Il Sole 24 Ore
« Risposta #3408 il: 15 Giu 2020, 09:29 »
Ecco la soluzione... basta prendere l'autostrada

più probabile la Roma - L'Aquila - Teramo  :)
Re:Roma: resta la tensione finanziaria - Il Sole 24 Ore
« Risposta #3409 il: 15 Giu 2020, 09:32 »
più probabile la Roma - L'Aquila - Teramo  :)
Dici ci scappa pure un bel triangolare tipo Torneo dell'Amicizia?  :)

Online mapalla

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2111
Re:Roma: resta la tensione finanziaria - Il Sole 24 Ore
« Risposta #3410 il: 15 Giu 2020, 10:06 »
più probabile la Roma - L'Aquila - Teramo  :)
...fermarsi sul viadotto di Pietrasecca e guardare giù

Offline gigiazzo

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2660
Re:Roma: resta la tensione finanziaria - Il Sole 24 Ore
« Risposta #3411 il: 15 Giu 2020, 10:08 »
Ma il casello chi lo paga?

Online mapalla

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2111
Re:Roma: resta la tensione finanziaria - Il Sole 24 Ore
« Risposta #3412 il: 15 Giu 2020, 10:24 »
Roma, delusione Petrachi
Ora si valuta una causa (Gazzetta dello Sport, 15 Giugno 2020)

Il d.s. è in rotta con squadra e club, che medita le vie legali. Ricucitura difficile: De Sanctis il traghettatore

di Massimo Cecchini -ROMA


Che non sarebbe stato un Grande Amore, in fondo, si era capito in fretta. Per un club che ambisce ad avere un respiro internazionale, a tanti a Trigoria – un anno fa – sembrava chiaro come la scelta di Gianluca Petrachi fosse una soluzione ponte, anche se l’appoggio nei suoi confronti pubblicamente non è mai mancato. Nessuno nella Roma, però, si sarebbe aspettato che il d.s. scegliesse lo scontro frontale con James Pallotta, a pochi giorni dal riavvio della stagione.

Il messaggio e la causa
La causa scatenante, tra l’altro, è considerata da tutti un pretesto, ed in effetti si fa fatica a immaginare come giovedì, nel giorno in cui tesseva gli elogi di Fonseca per il suo anno in giallorosso, il fatto che il presidente avesse nominato i dirigenti Fienga e Zubiria e non lo stesso Petrachi, possa essere considerato una forma di discredito agli occhi della squadra, come si è lamentato lo stesso d.s. con Pallotta tramite messaggio. Ma nonostante gli fosse stato detto che erano state solo estrapolate delle frasi nell’ambito di una lunga intervista in cui la sua figura veniva elogiata, e nonostante gli fosse stato intimato di non contattare Pallotta, Petrachi è andato avanti lo stesso, accentuando una frizione che pare quasi definitiva. Vero che dopo il mercato Petrachi poteva saltare, ma perché rompere adesso?Ormai al vertice si stanno convincendo che il d.s. possa avere un club alle spalle. Si era fatto il nome della Fiorentina, ma ieri lo stesso Joe Barone ha contattato i giallorossi per dire no. A questo punto, la Roma valuta se intentare un licenziamento per giusta causa, visto che l’intervista rilasciata la scorsa settimana a Sky aveva fatto arrabbiare proprio tutti, dalla dirigenza alla squadra. Al netto delle scivolate lessicali e comportamentali a cui il d.s. aveva abituato tutti nell’ultimo anno (il caso Dzeko, la gaffe sulle donne con l’intervento del ministro Spadafora, le invasioni dello spogliatoio senza il permesso di Fonseca), la società gli rimprovera soprattutto una crescita enorme dell’autoreferenzialità– cosa che ha portato tra l’altro a un raffreddamento di rapporti anche col fedele Longo – e alla totale sparizione durante il «lockdown».

De Sanctis e cessione?
Segno forse di una distanza dal vertice che andava maturando, anche perché – segnalano a Trigoria – tante delle operazioni più importanti del mercato (ad esempio, dalla conferma di Dzeko all’arrivo di Mkhitaryan) sono state appannaggio dell’a.d. Fienga e di Franco Baldini. Se Smalling è scelta dell’ex granata, tuttora tante delle trattative più delicate attuali passano sopra la testa di Petrachi, e infatti la società smentisce che ci sia il possibile arrivo (o meno) di Pedro dietro la discussione con Pallotta. In ogni caso, stamattina sembra che Petrachi si presenterà a Trigoria per un chiarimento e anche per non dare estremi a un licenziamento, senza prendere i due anni di contratto che vanta, ma la ricucitura sarà complicata. A questo punto, anche grazie alla presenza di Baldini, il traghettatore sembra essere Morgan De Sanctis. L’ex portiere, dopo l’esperienza con l’Associazione Calciatori, ha dimostrato qualità nella ristrutturazione del settore giovanile, poi tutto dipenderà dal mercato, ovvero dalle cessioni che riuscirà a fare e, soprattutto, se Pallotta cederà la società. Un nuovo proprietario, infatti, potrebbe decidere una rivoluzione, e non è un mistero che a Trigoria piace sempre l’ex Massara che, insieme a Campos, nel 2019 era favorito per gestire l’eredità Monchi. Poi il primo fu bocciato da Pallotta,mentre l’altro non poteva stare in Italia più di 6 mesi. Per questo a vincere la corsa fu il terzo. Quello che un anno dopo ha improvvisamente deciso di provare a ruggire.
Più che un articolo giornalistico sembra più una memoria difensiva per la causa di lavoro, pennivendolo prezzolato.
Non dimentichiamo che hanno rischiato una pesante causa perchè il Petrachi sembra abbia cominciato a lavorare per quelli là ben prima della scadenza del suo contratto il 30 giugno 2019. Se consideriamo che ha un contratto a 100.000 euro netti al mese, più che una dirigenza mi pare proprio la vigna dei co.... come si diceva una volta, mi sembra chiaro che questa transazione prematura costerà loro lordi almeno almeno un altro milioncino e mezzo/due, meglio così   :asrm
Re:Roma: resta la tensione finanziaria - Il Sole 24 Ore
« Risposta #3413 il: 15 Giu 2020, 10:31 »
Re:Roma: resta la tensione finanziaria - Il Sole 24 Ore
« Risposta #3414 il: 15 Giu 2020, 11:43 »
sbaglio o i "giornalisti" hanno ricevuto ordine di invertire la marcia? fino a ieri pallotta merda e petrachi diesse geniale (vedi video del cercopiteco), oggi invece petrachi stupido co jo ne e pallotta manager deciso. ma come fanno a vivere cosi'?

Offline Dissi

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Re:Roma: resta la tensione finanziaria - Il Sole 24 Ore
« Risposta #3415 il: 15 Giu 2020, 11:57 »
sbaglio o i "giornalisti" hanno ricevuto ordine di invertire la marcia? fino a ieri pallotta merda e petrachi diesse geniale (vedi video del cercopiteco), oggi invece petrachi stupido co jo ne e pallotta manager deciso. ma come fanno a vivere cosi'?

dipende dal messaggio allegato al bonifico
Re:Roma: resta la tensione finanziaria - Il Sole 24 Ore
« Risposta #3416 il: 15 Giu 2020, 12:00 »
Il retroscena - Gli equilibri interni
 
Fienga, Morgan e il nuovo patto col patron (Corriere dello Sport, 15 Giugno 2020)
 
..... De Sanctis più Calvo più Zubiria ....

Anche non seguendo con attenzione le vicende degli spurghi ricordo negli anni una sequela di nomi e personaggi, uno rigorosamente diverso dall'altro, accreditati di volta in volta come dirigenti/plenipotenziari. Gli stessi personaggi comparivano pubblicamente a rappresentanza della società (demmerda, of course) nelle più svariate occasioni, dalla semplice presenza in tribuna ad eventi organizzati (a buffo) da autorità cittadine. A partire da tale Fenucci ai più recenti Baldissoni e Fienga.
Ora spuntano questi altri due.
Più dirigenti di proprietà che calciatori....   :asrm Poi dice che uno non li piglia per il culo.
Re:Roma: resta la tensione finanziaria - Il Sole 24 Ore
« Risposta #3417 il: 15 Giu 2020, 12:06 »
Il retroscena - Gli equilibri interni
 
Fienga, Morgan e il nuovo patto col patron (Corriere dello Sport, 15 Giugno 2020)
 



Per prendere Morgan si vede che Mara maionchi non c'è cascata

 :bann:

Offline Tarallo

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111509
Re:Roma: resta la tensione finanziaria - Il Sole 24 Ore
« Risposta #3418 il: 15 Giu 2020, 12:13 »
Ce magnano tutti, sono una gallina dalle uova demmerda.

Offline Dissi

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22274
Re:Roma: resta la tensione finanziaria - Il Sole 24 Ore
« Risposta #3419 il: 15 Giu 2020, 12:26 »
Ce magnano tutti, sono una gallina dalle uova demmerda.

Davvero.

Pensavo la stessa cosa, ma quanta gente fanno magnà?
 

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