Roma: resta la tensione finanziaria - Il Sole 24 Ore

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Re:Roma: resta la tensione finanziaria - Il Sole 24 Ore
« Risposta #3540 il: 18 Giu 2020, 01:32 »
Yes, anche se sui numeri esatti però non mi fiderei troppo del Mondellini, che parrebbe avere spesso delle colluttazioni con la matematica  :pp e nell'articolo di oggi ha fatto molta confusione, inusuale in un giornale economico-finanziario  :S.

Va tuttavia detto, a sostegno del Mondellini, che neanche l'intervista di Jim aiuta molto. Mi piacerebbe leggere il testo originale in inglese del prezioso manoscritto. Magari è sfuggita qualcosa al traduttore... forse è lo stesso di cui si serve Petrachi?  :pp

Forse Jim voleva intendere che da un prezzo iniziale di x milioni, Dan avrebbe offerto di pagare x-k cash e i restanti k tramite un accordo di seller finance, e che secondo Jim ciò equivarrebbe a ridurre il prezzo da x a x-k? Sarebbe una previsione molto pessimista, non è da Jim  :=))

Esattamente quello che succede quando un prestito non viene restituito... il venditore deve darsi da fare per raccattare tutto il raccattabile in modo da poter ricevere la parte di pagamento rimanente.

Fatemi capire un po' sto seller financing...

Io vendo la maghina a 10k. Il compratore non ha un euro e chiede a me di prestargli 10k. Lui me li ridà a rate + interessi diciamo 11k in tutto? Nel frattempo la maghina è sua

Quindi alla fine, tra due anni ad esempio, forse mi ritrovo i soldi...

Chi si è inventato sta formula???

Offline Tarallo

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Re:Roma: resta la tensione finanziaria - Il Sole 24 Ore
« Risposta #3541 il: 18 Giu 2020, 04:03 »
Uno che dela maghina voleva liberarsi come se fosse una cabriolet riempita demmerda.
Re:Roma: resta la tensione finanziaria - Il Sole 24 Ore
« Risposta #3542 il: 18 Giu 2020, 07:48 »
Il club resta in vendita e ci sono stati anche altri due sondaggi di investitori americani La partita dello stadio resta aperta, ma Vitek aspetta di sapere chi sarà il suo socio prima di acquistare i terreni di Tor di Valle
 
FRIEDKIN-ROMA, AVANTI (Corriere dello Sport, 18 Giugno 2020)
 
Le parole di Pallotta potrebbero aver riaperto la trattativa, cambiando le modalità di pagamento

di Guido D’Ubaldo 
ROMA 
 
 
La trattativa con Friedkin può riaprirsi. Il texano sembra disposto a riprendere le negoziazioni con Pallotta, evitando lo scoglio del seller financing (ovvero il prestito concesso da parte del venditore della società verso l’acquirente, n.d.r.), al quale ha fatto riferimento il presidente romanista nella sua ultima intervista che ha fatto molto discutere. Le parole del bostoniano potrebbero aver riaperto la partita, cominciata nell’ottobre scorso. Friedkin non sembra intenzionato a rilanciare rispetto ai 575 milioni offerti il 18 maggio scorso, esattamente un mese fa. Ma è pronto a rivedere le condizioni di pagamento. Persone vicine a Friedkin non escludono questa possibilità, anche se da Houston non arrivano conferme ufficiali. Qui non si tratta di rinegoziare il valore della società, ma di rivedere i termini di pagamento. Pallotta non resterà a lungo alla guida della Roma, la sua decisione l’ha presa da tempo, la società resta in vendita e negli ultimi tempi sono arrivate altre due manifestazioni d’interesse da parte di investitori statunitensi. Niente di concreto per ora. Gli interventi più recenti del presidente sul club sono visti nell’ottica di chi deve vendere: il prestito per garantire liquidità per l’ordinaria amministrazione, la necessità di snellire la struttura con i tagli sugli ingaggi dei giocatori e sul personale. Pallotta vuole ridurre i costi per rendere più appetibile la Roma sul mercato. Anche l’acquisto congelato di Pedro, che ha scatenato la reazione scomposta di Petrachi, va visto in questa ottica. Prima le cessioni.   
 
LE CIFRE. La trattativa con Friedkin resta complessa, ma nelle ultime ore c’è stata una riapertura. Pallotta aveva rifiutato l’offerta di 575 milioni, compresi gli 85 per garantire competitività alla squadra. Gli uomini di Friedkin, che avevano studiato per mesi le dodici società che compongono la galassia giallorossa, avevano indicato al magnate texano un’offerta congrua, che partiva dal valore complessivo di 490 milioni, di cui circa 300 rappresentati dal debito, mentre i restanti 190 milioni erano il frutto della stima degli asset della società. Pallotta e i suoi soci, che possiedono circa l’88 per cento delle azioni, avrebbero quindi incassato circa 170 milioni dalla cessione a Friedkin. Pallotta ha detto nell’intervista di aver investito 400 milioni nella Roma, ma si arriva a quella cifra con gli 80 milioni investiti sullo stadio. Cedere a quelle condizioni avrebbe portato Pallotta e soci a perdere circa 140 milioni di euro. Questo è stato il motivo che ha spinto l’uomo di affari di Boston a respingere l’offerta del magnate texano. Il presidente sarebbe pronto a riaprire la trattativa anche domani. E Friedkin per superare l’impasse potrebbe decidere di pagare subito i 575 milioni, dai quali però non intende spostarsi. 
 
LO STADIO. Pallotta spera di vedere approvare il progetto stadio in tempi brevi, ha espresso il suo ottimismo anche nell’intervista al sito della società. Ma per l’ultimo passaggio in aula bisognerà aspettare la fine dell’estate. Finchè non cambia la proprietà dei terreni, in Campidoglio non votano nulla, anche perchè si sta ancora lavorando alla stesura definitiva della Convenzione. Ma Vitek prima di chiudere vuole sapere chi sarà il suo socio nella realizzazione del progetto di Tor di Valle. L’iter dal punto di vista tecnico è concluso, dopo mesi di lavoro e un difficile accordo raggiunto sulle prescrizioni con i proponenti, con un contratto che regolerà i rapporti tra pubblico e privato. La Convenzione dovrà passare prima al vaglio delle Commissioni consiliari e della Giunta, dove si potrebbe votare entro il mese prossimo, se Vitek dovesse firmare l’accordo con Unicredit come previsto entro la fine di giugno.
Re:Roma: resta la tensione finanziaria - Il Sole 24 Ore
« Risposta #3543 il: 18 Giu 2020, 07:52 »
A Pallotta piace una Roma ancora a stelle e strisce (Gazzetta dello Sport, 18 Giugno 2020)

Friedkin può tornare con un’offerta rimodulata. Due gruppi Usa sul dossier

di Massimo Cecchini -ROMA


Lo confessiamo. Forse le serie tv ambientate nel mondo dell’alta finanza hanno così orientato le nostre (presunte) conoscenze di quell’universo, da non lasciarci poi troppo sorpresi nel notare la ruvidità con cui James Pallotta ha parlato dell’ultima proposta recapitatagli da Dan Friedkin a fine maggio. Frasi, se vogliamo, un po’ in stile Bobby Axelroad, protagonista di«Billions». Occhio però perché, come cantava Celentano, la mano che può dare un pugno è capace pure di carezze, e così la Roma resta chiaramente in vendita per tutti («vorrei lasciare in mani solide»). Anche per Friedkin.

Cifre ok in altra forma
Così, nelle parole di Pallotta, qualcuno ha scorto una strada per riaprire la trattativa. Logico che la proposta non sia piaciuta al presidente, ma la sua attenzione si è appuntata su un tema. «L’ultima offerta semiconcreta che abbiamo ricevuto – ha detto Pallotta –... non era minimamente accettabile. E questo ha molto turbato qualcuno. Non sono sicuro che le persone sconvolte capiscano come si costruisce un accordo del genere, ma non funziona con il “seller financing”. In fin dei conti, se voglio comprare una casa non mi aspetto che il venditore riduca il prezzo richiesto inizialmente per coprire i costi di tutte le ristrutturazioni che ho in mente di fare. Non è così che funziona. Se il gruppo Friedkin avesse i soldi e volesse parlare ancora e avanzare un’offerta tale da essere ritenuta accettabile da tutti noi per la Roma, lo ascolteremmo». Al netto della stoccata sui soldi, l’accento sul «seller financing» ha incuriosito. Di cosa si tratta? Diciamo che si usa di solito nel mondo immobiliare, quando il venditore gestisce il processo di ipoteca senza il coinvolgimento delle banche. Dunque, anziché chiederlo altrove, l’acquirente firma un mutuo direttamente con il venditore. Non è il caso di Friedkin, ovviamente, ma questa strategia è usata spesso da persone o società che hanno difficoltà a ottenere prestiti, e comporta dei costi di chiusura minimi, perché spesso il venditore è più flessibile rispetto a un istituto di credito. Tra l’altro, è una procedura che velocizza anche i tempi delle operazioni. Domanda: basterebbe cancellare il «seller financing» per riavviare la trattative. Il dubbio c’è, ma una cosa appare probabile, ovvero che la trattativa con Friedkin non è ancora tramontata del tutto, nonostante fra i due magnati il feeling e non sia mai scattato.

Doppio interesse
Un’altra sensazione, infine, è che – pur viaggiando in tutto il mondo grazie a Goldman Sachs – il dossier Roma interessi soprattutto investitori negli Usa, nonostante il Paese ancora non sia uscito dalla crisi Covid, che continua a mordere l’economia. Si dice, infatti, che ci siano discussioni preliminari con due gruppi, ma per ora ci sono bocche cucite. Anche se, alla luce della «due diligence» già portata a termine, al momento Friedkin potrebbe vantare una primogenitura importante, soprattutto se Pallotta avesse voglia di cedere il prima possibile la società. In ogni caso, da Trigoria si ripete sempre lo stesso mantra: il progetto va avanti, pur con la zavorra imposta dal coronavirus. Poi, dalla prossima settimana, toccherà a Fonseca provare a ribaltare in campo l’inerzia dei conti, provando a conquistare la qualificazione in Champions. Di sicuro, negli Usa e non solo, gradirebbero in tanti.
Re:Roma: resta la tensione finanziaria - Il Sole 24 Ore
« Risposta #3544 il: 18 Giu 2020, 07:54 »
Roma, i tifosi aspettano una mossa di Friedkin (Corriere della Sera ed. Roma, 18 Giugno 2020)

MF: la trattativa è ancora aperta. Ma il presente sono solo ricordi


Bocche cucite a Houston. Anche perché c’è già chi parla. Il Dan Friedkin Group non ha ancora commentato l’intervista «home made» che il presidente della Roma, James Pallotta, ha rilasciato al sito ufficiale del suo club. Per la prima volta, con chiarezza mai espressa prima, il bostoniano ha passato la mano: «Sto invecchiando e penso al futuro: vorrei lasciare la Roma in mani solide, a qualcuno che sia una buona guida e le permetta di poter competere come a tutti noi piacerebbe». Pallotta ha anche tirato un paio di «bordate» a Friedkin, ma a qualcuno è sembrato che - anche se con i soliti modi rudi - potesse essere una specie di riapertura. Ad esempio è di questo avviso «Milano Finanza», che ieri ha scritto che la trattativa non è ancora tramontata e che Friedkin «è disposto a fare il salto di qualità» nelle negoziazioni con Pallotta sullo scoglio del seller financing, citato dal presidente romanista. L’offerta resta quella originale: 490 milioni per Pallotta e soci (ma comprensivi dei debiti, per cui il bostoniano ne uscirebbe con una perdita rispetto agli investimenti fatti) e 85 come aumento di capitale per finanziare il necessario piano di rilancio sportivo del club. La Roma chiuderà il bilancio del 30 giugno con un rosso a tre cifre e, anche seguendo le indicazioni di Fonseca, continua a invecchiare la squadra: ultimo caso Pedro, che sta per compiere 33 anni e a cui il club giallorosso pagherà le mensilità di luglio e agosto (circa 500mila euro) dopo che lo spagnolo si è rifiutato di prolungare il suo contratto in scadenza almeno fino al termine di questa stagione che - in Inghilterra come in Italia finirà dopo il 30 giugno). Secondo MF, Friedkin sarebbe pronto a pagare «cash upfront», tutto e subito. Non toccherebbe il quantum, insomma, ma il quando. In attesa di conferme, di smentite o di altro silenzio, ai tifosi della Roma non restano che le rievocazioni del terzo scudetto - quello di Totti, Montella, Batistuta, Capello e soprattutto della famiglia Sensi - oppure la quarta Coppa Italia giallorossa, vinta al termine della stagione 1980- 1981, allenatore Nils Liedholm, conquistata ai calci di rigore contro il Torino. L’ultimolo tirò Falcao, che invece si tirò indietro quando c’era da calciare quello della finale di Coppa dei campioni contro il Liverpool nel 1984. Altre storie. Altri tempi. Oggi, purtroppo per loro, i tifosi assistono ad altre contese. Come quella che continua a opporre Pallotta e il direttore sportivo Gianluca Petrachi, che non ha intenzione di chiudere la sua avventura giallorossa né con le dimissioni né con un accordo per rescindere il contratto che dura fino a giugno 2022. Ci sono in ballo oltre due milioni netti e non intende rinunciarci.
Luca Valdiserri

Offline NEMICOn.1

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Re:Roma: resta la tensione finanziaria - Il Sole 24 Ore
« Risposta #3545 il: 18 Giu 2020, 08:22 »
Come volevasi dimostrare adesso scaricano tutto su Dan :
- l' offerta non era adeguata
- ne deve fare un altra
Invece di spiegare che Pallotta e company chiedono una cifra sproporzionata all'effettivo valore della cloaca con un parco giocatori da rifare ( considerato che 3/11 dei titolari sono in prestito ) .
Ancora non hanno capito che la trattativa e' morta e sepolta basta solo pensare a quando ci fu l'incontro a Roma dove Dan si presento' con 15 avvocati e dall'altra parte c'erano Fienga , Baldissoni e Petrachi  :)

@Last
insisto ma visto che lo ripetono di un offerta rifiutata la AS CLOACA  non dovrebbe emettere un comunicato essendo quotata in borsa che in data tot ha rifiutato offerta tot ?
FInora hanno solo confermato la sussistenza di una trattativa ma qui si parla di 500 milioni rifiutati

Offline edge24

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Re:Roma: resta la tensione finanziaria - Il Sole 24 Ore
« Risposta #3546 il: 18 Giu 2020, 08:41 »
Roma, i tifosi aspettano una mossa di Friedkin (Corriere della Sera ed. Roma, 18 Giugno 2020)

MF: la trattativa è ancora aperta. Ma il presente sono solo ricordi


Bocche cucite a Houston. Anche perché c’è già chi parla. Il Dan Friedkin Group non ha ancora commentato l’intervista «home made» che il presidente della Roma, James Pallotta, ha rilasciato al sito ufficiale del suo club. Per la prima volta, con chiarezza mai espressa prima, il bostoniano ha passato la mano: «Sto invecchiando e penso al futuro: vorrei lasciare la Roma in mani solide, a qualcuno che sia una buona guida e le permetta di poter competere come a tutti noi piacerebbe». Pallotta ha anche tirato un paio di «bordate» a Friedkin, ma a qualcuno è sembrato che - anche se con i soliti modi rudi - potesse essere una specie di riapertura. Ad esempio è di questo avviso «Milano Finanza», che ieri ha scritto che la trattativa non è ancora tramontata e che Friedkin «è disposto a fare il salto di qualità» nelle negoziazioni con Pallotta sullo scoglio del seller financing, citato dal presidente romanista. L’offerta resta quella originale: 490 milioni per Pallotta e soci (ma comprensivi dei debiti, per cui il bostoniano ne uscirebbe con una perdita rispetto agli investimenti fatti) e 85 come aumento di capitale per finanziare il necessario piano di rilancio sportivo del club. La Roma chiuderà il bilancio del 30 giugno con un rosso a tre cifre e, anche seguendo le indicazioni di Fonseca, continua a invecchiare la squadra: ultimo caso Pedro, che sta per compiere 33 anni e a cui il club giallorosso pagherà le mensilità di luglio e agosto (circa 500mila euro) dopo che lo spagnolo si è rifiutato di prolungare il suo contratto in scadenza almeno fino al termine di questa stagione che - in Inghilterra come in Italia finirà dopo il 30 giugno). Secondo MF, Friedkin sarebbe pronto a pagare «cash upfront», tutto e subito. Non toccherebbe il quantum, insomma, ma il quando. In attesa di conferme, di smentite o di altro silenzio, ai tifosi della Roma non restano che le rievocazioni del terzo scudetto - quello di Totti, Montella, Batistuta, Capello e soprattutto della famiglia Sensi - oppure la quarta Coppa Italia giallorossa, vinta al termine della stagione 1980- 1981, allenatore Nils Liedholm, conquistata ai calci di rigore contro il Torino. L’ultimolo tirò Falcao, che invece si tirò indietro quando c’era da calciare quello della finale di Coppa dei campioni contro il Liverpool nel 1984. Altre storie. Altri tempi. Oggi, purtroppo per loro, i tifosi assistono ad altre contese. Come quella che continua a opporre Pallotta e il direttore sportivo Gianluca Petrachi, che non ha intenzione di chiudere la sua avventura giallorossa né con le dimissioni né con un accordo per rescindere il contratto che dura fino a giugno 2022. Ci sono in ballo oltre due milioni netti e non intende rinunciarci.
Luca Valdiserri

a me me parono tutti mbriachi. ieri s'è detto che 100 milioni di minusvalenza erano troppi, e oggi con un pagamento subito andrebbero bene?
Re:Roma: resta la tensione finanziaria - Il Sole 24 Ore
« Risposta #3547 il: 18 Giu 2020, 09:12 »
E noi ci lamentavano delle cazzate scritte all'epoca sul farmacista svizzero... qui al confronto stanno scrivendo "guerra e pace"... o forse lo dovrebbero intitolare "merda e pece" per dare meglio l'idea..

 :asrm

Offline gesulio

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Re:Roma: resta la tensione finanziaria - Il Sole 24 Ore
« Risposta #3548 il: 18 Giu 2020, 10:18 »
la strategia comunicativa riguardo il mercato sta cambiando, in apparenza molto lentamente, ma se osserviamo il periodo lungo, molto significativamente.
Ecco il concetto che oggi esprimono i nostri autori preferiti: la roma farà mercato e lo farà in maniera molto soddisfacente perché conviene alle altre.

Smalling? conviene al Man. utd darglielo in prestito per un altro anno. Devono fare cassa. peccato che col prestito i soldi li vedono (forse) tra un anno, ma sicuramente gli conviene.

Under? se lo stanno litigando a coltellate sulle gengive, a quanto si evince. c'è una vera e propria asta in cui non si baderà a spese, perché conviene a tutti avere in squadra cotal campioncino.

Kluivert? è già pronto l biglietto sola andata con arrivo a Heatrow, conviene all'Arsenal averlo, in cambio dell'armeno più, immagino, una bustata piena di soldi. ma d'altronde come potrebbe essere altrimenti.

Pastore, Gonalons, Coric, Cristante ecc.? giocatori che la roma, pur avendo gran voglia di trattenerli, visto il rapporto davvero ottimo tra spesa fatta e prestazioni fornite, a malincuore venderà e che faranno le fortune delle squadre che il prossimo anno li avranno in rosa. 

Online calimero

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Re:Roma: resta la tensione finanziaria - Il Sole 24 Ore
« Risposta #3549 il: 18 Giu 2020, 11:10 »
Dimentichi Florenzi per il quale si è già scatenata un'asta perchè quelli del Valencia lo potrebbero riscattare a 15 mln e non lo faranno, pensa che tonti.

Offline Tarallo

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Re:Roma: resta la tensione finanziaria - Il Sole 24 Ore
« Risposta #3550 il: 18 Giu 2020, 11:14 »
Dimentichi Florenzi per il quale si è già scatenata un'asta perchè quelli del Valencia lo potrebbero riscattare a 15 mln e non lo faranno, pensa che tonti.

Non lo faranno perche' vorrebbero pagarlo molto di piu', ma la roma resiste.
Re:Roma: resta la tensione finanziaria - Il Sole 24 Ore
« Risposta #3551 il: 18 Giu 2020, 11:39 »

@Last
insisto ma visto che lo ripetono di un offerta rifiutata la AS CLOACA  non dovrebbe emettere un comunicato essendo quotata in borsa che in data tot ha rifiutato offerta tot ?
FInora hanno solo confermato la sussistenza di una trattativa ma qui si parla di 500 milioni rifiutati

Premetto che non sono un giurista e che a questa domanda dovrebbe rispondere chi conosce il TUF e il regolamento emittenti. Però visto che me lo chiedi ti dico come la penso.

Non credo proprio siano obbligati a comunicare i dettagli delle trattative, e questo per non pregiudicare i loro interessi. La Consob ha chiesto un chiarimento a fine 2019 e la as trigoria ha confermato che era in atto una trattativa. Lo stesso Jim l'ha ribadito martedì, facendo nomi e cognomi.

Quello che non si può fare, chiaramente, è ingannare il pubblico. Facendo un esempio, se un giorno un quotidiano dice che Dan è pronto all'offerta irrinunciabile e per questo il titolo fa un rialzo del 20%, mentre per Jim la trattativa è sepolta e non sente Dan da mesi, allora Jim dovrebbe emettere un comunicato e chiarire.

Offline simcar

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Re:Roma: resta la tensione finanziaria - Il Sole 24 Ore
« Risposta #3552 il: 18 Giu 2020, 12:05 »

quindi , in pratica il MU secondo 'sti geni vuole fare cassa in fretta,per reinvestire subito l'incasso, 
e quindi, glielo da in prestito con obbligo di riscatto, quindi 'na fretta tipo a un anno
(l'obbligo d'acquisto scatterebbe il 30 giugno 2021), nun fa una piega


 :roll:

Il bello se leggi l'articolo è che loro sembrano quelli dominanti, nel senso che il MU deve prima vendere per poi acquistare, quindi devono accettare l'offerta dell'asmafia, che non avrebbe problemi ad acquistare prima di vendere. Infatti lo vorrebbero gratis per un anno, e a 33 anni lo pagherebbero 18 miloni. Mah
Re:Roma: resta la tensione finanziaria - Il Sole 24 Ore
« Risposta #3553 il: 18 Giu 2020, 17:23 »
Il bello se leggi l'articolo è che loro sembrano quelli dominanti, nel senso che il MU deve prima vendere per poi acquistare, quindi devono accettare l'offerta dell'asmafia, che non avrebbe problemi ad acquistare prima di vendere. Infatti lo vorrebbero gratis per un anno, e a 33 anni lo pagherebbero 18 miloni. Mah


Mitomania galoppante al ritmo di Ribot, creazione di un mondo alternativo in cui sono al vertice del mondo, idolatria di falsi feticci e pupazzi vari, negazione psicotica della realtà, dissonanze cognitive.
Re:Roma: resta la tensione finanziaria - Il Sole 24 Ore
« Risposta #3554 il: 18 Giu 2020, 17:33 »
Fatemi capire un po' sto seller financing...

Io vendo la maghina a 10k. Il compratore non ha un euro e chiede a me di prestargli 10k. Lui me li ridà a rate + interessi diciamo 11k in tutto? Nel frattempo la maghina è sua

Quindi alla fine, tra due anni ad esempio, forse mi ritrovo i soldi...

Chi si è inventato sta formula???

Eccerto detta così pare n'enqulada, ma il vendor's loan è una pratica estremamente diffusa (o almeno lo era fino a che l'acquisition financing non era regalato).

Se il tuo problema è l'asset allocation (cioè non sai ndo mette i sordi perchè te escono da tutti i pori) io ti offro la possibilità di tenere investita una parte di quanto incassato dalla vendita in un'attività che conosci strabene perchè me l'hai appena venduta, a un tasso estremamente remunerativo. Rendimenti che da altre parti non trovi, magari investendo in asset che conosci meno.

Ovviamente sto discorso non si applica alla fogna putrescente, da cui prima esci e prima te salvi.
Re:Roma: resta la tensione finanziaria - Il Sole 24 Ore
« Risposta #3555 il: 18 Giu 2020, 17:36 »

Mitomania galoppante al ritmo di Ribot, creazione di un mondo alternativo in cui sono al vertice del mondo, idolatria di falsi feticci e pupazzi vari, negazione psicotica della realtà, dissonanze cognitive.


Dopo Least ci manca un Vittorino Andreoli , un Morelli , Crepet , Ferrarotti .

A me piace la Parsi .

C'e' un Laziale fra di loro ?  :pp

Re:Roma: resta la tensione finanziaria - Il Sole 24 Ore
« Risposta #3556 il: 18 Giu 2020, 22:04 »
Non dimentichiamo che Pedro è preso però hanno "sospeso" Petrachi perché ha mandato un sms da tradurre a un traduttore che però si è offeso e pure Pallotta che però ha ricevuto una traduzione edulcorata (testuali parole) ma comunque non si poteva permettere, Petrachi, di dire che voleva Pedro a Pallotta che gli ha detto che non lo prendeva e pure di farsi tradurre perché non sa l'inglese, che poi ma possibile che non sa l'inglese uno che fa il ds? Comunque alla fine Pedro lo prendiamo perché mica è stato Petrachi ma Fienga che fa tutto lui eppoi Petrachi, sempre lui, aveva un progetto di 3 anni ma solo se portava Conte.

Firmato TRS in circa 15 minuti.
Re:Roma: resta la tensione finanziaria - Il Sole 24 Ore
« Risposta #3557 il: 18 Giu 2020, 22:23 »
Sembra la trama di un film di Nolan
Re:Roma: resta la tensione finanziaria - Il Sole 24 Ore
« Risposta #3558 il: 18 Giu 2020, 23:03 »
Sembra la trama di un film di Nolan

Si, Memento. Ogni 2/3 minuti dicevano qualcosa in contraddizione con quanto detto prima ma alla fine erano tutti d'accordo.

Comunque sono curioso di capire questa cosa della sospensione. Ma che vuol dire? Che non lo pagano? Sepoffa'? Perché se è cosi' so' tutti bravi e abbiamo risolto il problema degli esuberi. Che ha fatto di male Petrachi oltre a dire cose normalissime per un DS?

A Lotito lo hanno massacrato per quattro spicci che non voleva dare a Zarate o perché denunciava giustamente gli accordi presi da Pandev e ancora dopo 10 anni ricicciano ciclicamente queste storie.
Re:Roma: resta la tensione finanziaria - Il Sole 24 Ore
« Risposta #3559 il: 18 Giu 2020, 23:31 »
Stanno facendo cagate su cagate. Se lo hanno “punito”, ossia se gli hanno inflitto una sanzione disciplinare, mica lo possono “sospendere” fino alla scadenza del contratto, mettendo nel frattempo uno al suo posto (il “promosso” De Sanctis).
Si sono totalmente incartati, anche se non è una cosa grave. Gli costerà 1-2 milioni di euro. Nulla rispetto alle oscure profondità del loro stato patrimoniale-cloaca....😀😀😀😀😀
 

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