L'articolo, senza dubbio alcuno, lo ha scritto Least.
Poi, giacchè è un paraculo della migliore specie, il fatto che l'abbia un po' ammorbidito è tutta un'altra storia...
Smentisco tutto, il comunicato di Standard & Poor's non è un nostro obiettivo.
Scherzi a parte, l'articolo di calcioefinanza fa un
doppio cut & paste del comunicato di S&P, di cui il primo, probabilmente, su
google translate Non trovi troppo “benevolo” quel comunicato di S&P?
Tra l’altro, sono molto leggeri nella narrazione del loro “errore” iniziale. Non hanno paura di una bella class action? Mah, mi pare strano proprio.
Il tono del comunicato potrebbe sembrare benevolo ma in effetti usano una terminologia piuttosto standard, che ben si presta a consentirgli di mandare un messaggio quasi ambivalente, da navigati
indovini . Le agenzie di rating sono sempre "vittime"
di
incentivi contrastanti, e questo emerge sia nei loro comunicati sia, soprattutto, nei rating che emettono.
Per fare un esempio molto recente degli incentivi contrastanti. Ad aprile S&P ha effettuato una sventagliata di downgrade (sui motivi di ciò ci torno sotto), e in quella sventagliata è rimasto colpito anche il
bond dell'inter, downgraded a B+. Alla pinetina a quanto pare non hanno affatto gradito la mazzata, a loro avviso immeritata (e io sono d'accordo con loro) e per tutta risposta hanno chiesto a S&P di
ritirare il rating. Ciò significa che nei prossimi anni l'Inter non sarà più un loro cliente.
Sul fronte incentivi delle agenzie di rating, ci sarebbe poi quello principale, ovvero dare una corretta stima delle probabilità di default. L'impressione è che negli ultimi anni le agenzie siano state su questo fronte in effetti troppo benevole. Nei mesi recenti hanno cercato di rimediare, per evitare che si ripetesse la stessa situazione post crisi finanziaria del 2008, che era costato ad esse un
mega-sputtanamento, per usare un termine tecnico
. Per fare un esempio, nei soli mesi di marzo e aprile, S&P ha downgraded o messo in creditwatch negativo circa un quinto dei bond che valuta.
In questa corsa ai ripari da parte delle agenzie di rating, una motivazione ricorrente è stata quella della "misapplication dei criteri", che è un modo abbastanza efficace di salvare la faccia. Ovvero, io agenzia di rating applicavo correttamente un modello di rating, ma quel modello di rating necessitava di essere rivisto (e infatti l'abbiamo rivisto e abbiamo risolto).
Detto questo, al di là del tono del comunicato, resta il fatto che per il trigoria si tratta di una bella
mazzata (a maggior ragione,
per una società in vendita). Oltre al secondo downgrade del bond in tre mesi, ora è chiaro che il bilancio dell'intero gruppo dovrà essere considerato e questa, come pure dicevamo qui 3 settimane fa quando commentavamo la revisione dei criteri di S&P, non è una bella notizia per Jim, a capo di un gruppo stra-indebitato, con costi in crescita e ricavi in calo.
Infatti, senza un massiccio aumento di capitale e inversione di rotta nella gestione, entro sei mesi si ritrovano con un rating alla soglia della tripla C, il che certifica una elevatissima probabilità di non riuscire a rimborsare il bond
nel 2024. Quello di S&P è infatti il cosiddetto "rating a lungo termine", che valuta
esclusivamente il rischio di rifinanziamento del bond.