La Roma ha inviato all’organo di controllo della Borsa il prospetto informativo riguardante l’aumento di capitale: un articolato dossier, che non dovrebbe presentare criticità. Jim tampona il presente pensando alla cessione
PALLOTTA-CONSOB OK E TRATTA CON FRIEDKIN (Corriere dello Sport, 25 Luglio 2020)
Entro il 10 agosto deve dare una risposta all’ultima offerta del magnate texano: si ragiona sulla cifra, ma tutto è ancora possibile
di Guido D’Ubaldo
ROMA
L’ufficio legale della Roma ha depositato giovedì alla Consob il prospetto informativo per l’aumento di capitale di 150 milioni, come era stato deliberato dall'assemblea dei soci azionisti. La Consob ora aprirà un’istruttoria, non dovrebbe rilevare criticità. Come è noto Pallotta completerà l'aumento di capitale entro dicembre, mancano ancora circa 42 milioni, può procrastinare il suo intervento grazie alle agevolazioni previste dal Decreto Liquidità. La squadra ha ripreso a vincere, ha buone prospettive per l’Europa League, la questione stadio procede nella direzione giusta, nonostante ancora il voto della Convenzione in aula non sia stato calendarizzato. Per il pagamento degli stipendi non ci saranno problemi, entro metà agosto anche la Covisoc deve avere tutte le spiegazioni, perchè la Roma è l’unica delle tre società quotate a non aver completato l’aumento di capitale. Ma l'urgenza adesso era la Consob. E’ stato presentato un prospetto molto dettagliato, composto di tanti allegati con documenti amministrativi e contabili. L’organismo di controllo della Borsa entro la fine di agosto dovrebbe dare l’ok. La posizione della Roma dovrà essere messa a posto, quasi tutte le società sono in difficoltà dopo il lockdown, con il campionato che sta per concludersi a porte chiuse e senza incassi al botteghino.
FRIEDKIN. Pallotta ritiene ancora bassa l'ultima offerta di Friedkin e a questo punto non ha grande fretta di vendere, anche se è sempre intenzionato a farlo. Intanto il presidente produrrà le garanzie necessarie alla Covisoc per l’scrizione al campionato, ed entro il 10 agosto dovrà rispondere all’ultima offerta presentata da Friedkin. L’imprenditore texano è disposto ad arrivare a 490 milioni di euro pagabili subito, in un’unica soluzione, oltre 85 milioni di euro da mettere subito nelle casse del club per avere liquidità e garantire la continuità aziendale e per riuscire a trattenere i giocatori migliori, evitando così il ridimensionamento. Pallotta parte da una richiesta di 600 milioni di euro, ma è disposto a trattare, un accordo potrebbe trovarsi intorno ai 540 milioni.
ALTRI INVESTITORI. Altre cordate interessate all’acquisto della società non trovano grandi riscontri nella sede di viale Tolstoj. Sono stati fatti alcuni sondaggi, ma nessuna richiesta di accesso alle carte per la due diligence. Quella fatta a suo tempo da Friedkin fu molto laboriosa, gli avvocati del magnate texano analizzarono tutti i contratti, lo stato patrimoniale delle dodici società che compongono la galassia Roma. Continuano a circolare voci di altre cordate interessate, c’è quella sudamericana che fa capo a imprenditori uruguaiani, c’è n’è un’altra del Kuwait, dietro la quale ci sarebbero uomini politici e dirigenti sportivi romani molto influenti. Ma non ci sono riscontri, se non riguardo qualche richiesta di informazioni. Qualche anno fa c’era stato l’interessamento concreto di un fondo del Qatar che poi è diventato main sponsor, ma all’epoca Pallotta non aveva la voglia di vendere che invece ha maturato oggi. Il suo entusiasmo per la Roma è scemato in questi anni, per le difficoltà che ha incontrato nel rapporto con i tifosi e per quelle che continua ad affrontare con la politica e la burocrazia per l’approvazione dello stadio. Da questo punto di vista il presidente è amareggiato per i tanti anni persi, ma è convinto che il Comune dovrà per forza di cose dare il via libera al progetto, altrimenti si ritroverà ad affrontare una causa milionaria. Pallotta andrà avanti e seguirà tutte le direttive, rispetterà tutte le scadenze. E’ un uomo d’affari, conosce le regole del business, muoverà i soldi solo all’ultimo, ma non verrà meno al rispetto delle regole.