Scusandoci per l'imperdonabile ritardo, questo è l'articolo odierno di cui si parla
LA SOCIETÀ - L’intrigo
Kuwaitiano allo scoperto
Pallotta: «Ma chi è?» (Corriere dello Sport, 3 Agosto 2020)
Il manager Fahad Al-Baker: «Ho fatto un’offerta per la Roma» Il patron esclude la trattativa
di Roberto Maida
ROMA
Avvertenza per l’uso: la Roma è una società quotata in Borsa, perciò ogni informazione va maneggiata con cautela. In questo periodo di transizione, ogni indiscrezione rischia di essere strumentalizzata. La verità è che tutto ancora può succedere, nel duello al vertice tra Fienga e Baldissoni che può incidere profondamente sul futuro del club. Le divisioni sono ormai note: Fienga, da capitano della nave in secca, sta spingendo per il passaggio di proprietà a Friedkin, che ha presentato una proposta concreta dopo aver esaminato i conti; Baldissoni invece spera di tornare al timone attraverso i suoi contatti mediorentali, ai quali si è interessato nientemeno che Massimo D’Alema, ex presidente del Consiglio.
IL TWEET. Ieri, con modalità comunicative bizzarre, l’imprenditore kuwaitiano Fahad Al-Baker ha scritto un tweet esplicito: «Ho presentato un’offerta a Pallotta per l’acquisto della Roma, attraverso l’intermediario Alharith Alateeqi. Aspetto la risposta, sperando che sia positiva». Immediata la replica di Pallotta dagli Stati Uniti: «Non so neanche chi sia, questo post è esilarante». In serata, verso la mezzanotte, Al-Baker è andato in diretta ad Atv, network del suo Paese, aggiungendo: «Non posso svelare oggi le cifre perché la Roma è una società quotata e perché c’è un competitor in corsa. E non ho voluto parlare prima di aver esaminato i conti. Ora abbiamo fatto tutto, due giorni fa abbiamo presentato l’offerta. Sono ottimista, abbiamo ottime possibilità».
RICOSTRUZIONE. Ora: sempre attraverso i social media, Al-Baker poche settimane fa aveva smentito di essere interessato alla Roma. E anzi di sentirsi «in imbarazzo» per essere stato tirato in ballo. Ora invece ha cambiato strategia, dichiarando di aver avviato una vera negoziazione. «Sono uscito allo scoperto - chiarisce - per fermare la fuga di false notizie». La Roma assicura di non aver ricevuto nemmeno una richiesta di esame della due diligence, operazione invece già effettuata da tempo dal Friedkin Group.
ATTESA. Lo stesso Friedkin, che con Pallotta ha riallacciato i contatti attraverso gli avvocati, attende con fiducia il momento buono per tornare alla carica. A differenza di altri soggetti, più o meno credibili, non ha mai parlato della Roma. E’ uno dei motivi per il quale venga ancora ritenuto da Fienga l’unico interlocutore affidabile.
MISTERI. L’intrigo comunque si infittisce. Perché una cordata del Kuwait effettivamente esiste. E’ stata presentata a D’Alema, e quindi a Baldissoni, da Ali Khaled Al-Jaber Al-Sabah, ex ambasciatore del Paese in Italia, simpatizzante della Roma, premiato anche qualche anno fa come Cavaliere della Roma dall’Utr. All’epoca conobbe anche Pallotta manifestando un interessamento per il club. Oggi Ali Khaled è ambasciatore in Arabia Saudita ma non ha perso di vista la squadra. C’è chi assicura che il gruppo faccia capo al Kuwait Investment Authority, il fondo sovrano, ma in questo senso nessuno si espone. Quanto al misterioso Al-Baker, di lui si sa solo che è proprietario di un’azienda di servizi chiamata Winners Trading Company insieme al fratello Bader. Si occupa di petrolio, ma anche di fornire limousine o camion, e ha stabilito partnership con varie multinazionali tra cui la Segafredo. Simpatizza per la Roma, che recentemente sui social ha messo un “like” a un suo commento. L’intermediario Alateeqi, che ha il titolo di “capitano” anche se non porta la fascia, vive invece a Roma e lavora come manager per la Q8, l’azienda petrolifera. Ma faranno sul serio?